La storica voce della band californiana e corista per Elvis Presley, è morta a 78 anni a Nashville dopo una lunga malattia. Entrò nella band nel 1972 insieme al marito Keith
Si è spenta a Nashville, dopo una lunga battaglia contro il cancro, Donna Jean Godchaux: aveva 78 anni. Nata in Alabama nel 1947, è stata molto più di una corista: la sua voce ha attraversato generi e decenni, portando calore e armonia in mondi musicali dominati dagli uomini. Negli anni Settanta, il suo ingresso nei Grateful Dead segnò una svolta per la band, aggiungendo sfumature soul e gospel al loro rock psichedelico.
Dalle session di Muscle Shoals ai Dead
Prima di diventare “la donna dei Dead”, Donna Jean aveva già inciso la sua impronta nella storia della musica. Negli studi di Muscle Shoals prestò la voce a brani immortali come “Suspicious Minds” di Elvis Presley e “When a Man Loves a Woman” di Percy Sledge. Nel 1972 entrò nei Grateful Dead insieme al marito Keith, partecipando a tour leggendari e album come Europe ’72, Wake of the Flood e Terrapin Station. La sua presenza sul palco era discreta ma essenziale: un contrappunto femminile in un universo sonoro dominato da jam infinite.
Una vita dedicata alla musica
Dopo l’uscita dai Dead nel 1979, Donna Jean non smise mai di suonare. Fondò la Heart of Gold Band e poi la Donna Jean Godchaux Band, collaborando negli anni con RatDog, Dark Star Orchestra e Dead & Company. Nel 1994 è entrata nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Grateful Dead, e nel 2016 nell’Alabama Music Hall of Fame. Due riconoscimenti che raccontano meglio di qualsiasi parola quanto la sua voce abbia contribuito a plasmare la storia del rock.
TAG: