Più giocate decisive, più dentro la partita: Rafa ha ritrovato il timone ed è l’uomo decisivo nella corsa scudetto del Milan
Giornalista
4 novembre – 10:06 – MILANO
Rafa Leao è un po’ così, sembra distaccato quando invece è partecipe, pare che tutto possa scivolargli addosso e invece no, ascolta e assorbe ogni stimolo. Rafa sorride in campo anche quando gli succede di sbagliare, ma è un’espressione che spesso nasconde la rabbia o la frustrazione. Sorrideva davvero due sere fa, quando ha bruciato Ndicka in velocità e servito l’assist della partita: un momento che il Milan ha scelto di riproporre sui social a velocità rallentata, perché i tifosi rossoneri apprezzassero al meglio. E Leao sorrideva davvero anche quando è tornato dal campo e ha trovato l’intero spogliatoio ad applaudirlo: tutti in piedi per lui e Maignan, che si erano attardati sul prato di San Siro per le interviste di rito. Rafa e Mike erano infatti stati eletti migliori in campi della supersfida alla Roma. Leao per aver ispirato il gol vittoria di Pavlovic, Maignan per averlo conservato nella parata del rigore su Dybala. Rafa è ben voluto dal gruppo e il sentimento è reciproco, senza distinzioni tra fuoriclasse e giovani emergenti: Leao ascolta Modric e dedica post su Instagram a Bartesaghi, come successo nelle ultime ore.
Anzianità rossonera—
Oggi Rafa è una via di mezzo: un talento che ancora ha da esprimere un ampio potenziale, ma anche uno dei senatori rossoneri. Escluso Gabbia, cresciuto nel vivaio milanista ma reduce dal prestito al Villarreal, Rafa è il giocatore con maggior anzianità rossonera. E in campo fa valere la sua leadership: prima erano gli altri a incoraggiarlo, due sere fa contro la Roma era lui che si girava verso i compagni più in difficoltà per battere le mani in segno di incitamento. Applausi poi ricambiati nello spogliatoio. Leao si era messo al servizio della squadra anche con altri gesti, per esempio con il perfetto assist servito a Pavlovic a centro area: Rafa era partito dalla sua zona di comfort, la fascia sinistra, lasciando la parte del centravanti a un difensore centrale. Con il passaggio chiave di domenica sera Rafa è diventato uno dei tre attaccanti, insieme a Dybala e Lautaro Martinez, ad aver sia segnato che fornito almeno un assist in ognuna delle ultime sette stagioni di Serie A (dal 2019/20, la prima del rossonero nella competizione).
Che numeri—
Oltre gli assist ci sono infatti anche i gol: tre in questo inizio di stagione in A compromesso dall’infortunio al polpaccio. Tre gol in quattro partite da titolare in campionato, tre giocate fino al novantesimo. A Bergamo contro l’Atalanta Rafa, complice stavolta il fastidio all’anca, era durato un tempo. In Coppa Italia altra rete nell’unica gara giocata, i 17 minuti contro il Bari prima del ko. I minuti stagionali sono in tutto 380, con un gol ogni 126 e una giocata decisiva (gol o assist) ogni 95’. Media realizzativa da vero trascinatore, ben superiore ai suoi precedenti standard: Leao ha giocato 18.102 minuti con il Milan, con 74 gol segnati, uno ogni 245’. Questo Rafa fa altre cose mai viste, per esempio segnare su rigore: quello alla Fiorentina è stato il suo primo gol rossonero dal dischetto.
Fatti e parole—
È un fatto insolito anche che Rafa sia rimasto in campo contro la Roma nonostante una forma non ottimale e che sia uscito solo in pieno recupero con i crampi, tra cori e applausi di San Siro. In moltissime altre occasioni aveva finito la partita dando l’impressione di non aver dato tutto e neppure tanto. Oltre i fatti ci sono poi le parole, che stavolta hanno un peso diverso. Quelle che Rafa aveva pronunciato in tv (“Sono a disposizione della squadra, come chiede Allegri: da attaccante, trequartista, esterno… Come vuole l’allenatore, l’importante è essere d’aiuto”) e quelle dette riservatamente a Tare (“Ci ha promesso una grande partita, è un ragazzo per bene oltre a un giocatore che fa vincere le partite da solo” aveva rivelato il ds prima del match). E infine i messaggi che Rafa rivolge agli oltre 7 milioni di follower social, come gli ultimi cuori rossoneri e la scritta “Nulla più”.
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