“Fare comunità”: questo il tema scelto per la XIII edizione della Festa dell’Architetto 2025, organizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) che si è svolta lo scorso venerdì 31 ottobre a Ca’ Giustinian, sede de La Biennale di Venezia.
Al centro del dibattito non solo la qualità dell’architettura, ma soprattutto la volontà di riaffermare la necessità degli approcci rigenerativi urbani finalizzati alla valorizzazione di interventi sullo spazio per migliorare le condizioni di vita di cittadini e comunità.
E su quest’onda che la giuria, presieduta da Tatiana Bilbao, ha assegnato gli attesi premi di Architetto italiano e Giovane Talento dell’Architettura italiana, rispettivamente assegnati allo studio milanese fondato da Michele De Lucchi AMDL Circle per il progetto di rigenerazione delle Gallerie d’Italia a Torino e a facchinelli daboit saviane per la Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d’Alpago, frutto di concorso di progettazione.
La giuria ha felicemente evidenziato l’elevato numero delle candidature, sottolineando la maggiore partecipazione proveniente dal nord Italia, con forte attenzione agli interventi attenti alla comunità e al territorio, ma anche alla trasformazione e riuso dell’esistente.
“Ora che la rigenerazione urbana è tornata al centro anche del dibattito parlamentare va riaffermato con forza che la qualità progettuale è assolutamente necessaria per lo sviluppo di città e territori, e, di conseguenza, per il superamento dei disagi sociali e urbani. – ha sottolineato Massimo Crusi, Presidente del CNAPPC – I Premi oltre ad illuminare il lavoro degli Architetti e a far emergere le eccellenze, rappresentano un importante strumento di conoscenza dei territori e, facendone emergere le criticità, accelerano il bisogno di mettere in atto specifiche ed innovative strategie di intervento”.
Composizione della giuria: Tatiana Bilbao (presidente), Alessandra Ferrari (vicepresidente CNAPPC), Emanuele Scaramellini (Giovane Talento dell’Architettura italiana 2024), Michele Rossi (Park Associati), Regina Freimüller Söllinger (Aspern Seestadte) e Roberto Beraldo (architetto).
Il Premio Architetto italiano va ad AMDL Circle per le Gallerie d’Italia a Torino
Con il progetto “Gallerie d’Italia” realizzato a Torino è lo studio milanese AMDL CIRCLE, fondato da Michele De Lucchi, ad aggiudicarsi il Premio “Architetto italiano” 2025. Il progetto che ha trasformato le sale sotterranee di Palazzo Turinetti, precedentemente legate all’attività bancaria (archivi, caveau, sale meeting, parcheggi), in spazi per valorizzare e raccontare le opere di fotografia e video-art ha incontrato il favore della giuria sia per il programma progettuale che per la sua raffinatezza che mostra grande cura del dettaglio e dei materiali.
Motivazione della giuria: “Il progetto recupera gli spazi bancari d’appoggio al piano interrato quali archivi, parcheggi, caveau e li trasforma promuovendoli a spazi museali di valorizzazione e conoscenza della fotografia e videoarte. Il progetto ha incontrato il favore della giuria sia per il programma progettuale che per la raffinatezza del progetto che mostra grande cura del dettaglio e dei materiali”.
Ne avevamo parlato qui:
→ Torino, le nuove Gallerie d’Italia di De Lucchi portano fotografia e video sotto piazza San Carlo


foto: © Marco Tacchini
Il Giovane Talento dell’architettura italiana è facchinelli daboit saviane con la Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d’Alpago (BL)
Il “Giovane Talento dell’Architettura italiana” 2025 è stato assegnato allo studio facchinelli daboit saviane per la NUOVA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A PUOS D’ALPAGO (BL), frutto di un concorso di progettazione organizzato dal Comune con lo scopo di contrastare il fenomeno dello spopolamento investendo sull’istruzione.
Motivazione della giuria: “Il progetto, che riguarda un edificio scolastico pubblico frutto di un concorso di progettazione, è stato giudicato favorevolmente dalla giuria poiché denota una maturità progettuale che il giovane studio ha dimostrato di possedere. Oltre alla capacità progettuale è stata valutata positivamente l’attenzione ai costi, alla circolarità dei materiali e alla finalità rigenerativa di questo edificio che raccoglie le funzioni di tre plessi desueti”
Ne avevamo parlato qui
→ Realizzata la scuola di Alpago nata dal concorso vinto dal giovane studio Fds architettura


foto: © Gustav Willeit
Le menzioni “Architetto italiano”
Oltre al vincitore, la giuria ha assegnato due menzioni.
La prima a BALANCE Architettura per il progetto BICOCCA SUPERLAB, riqualificazione (LEED Gold) di un edificio direzionale a Milano un tempo sede degli uffici di una nota fabbrica di metallurgia milanese e oggi noto col soprannome di “grattacielo orizzontale” per la sua lunghezza.
La giuria ne ha apprezzato “la pulizia e l’approccio innovativo della facciata costituita da un prototipo di montanti esterni in gomma siliconica riciclabile trasparente, sviluppata sperimentalmente per questo progetto”.

foto: © Filip Dujardin
La seconda menzione è stata assegnata a C&P architetti, per HORTUS CONCLUSUS, un padiglione leggero a destinazione scolastica inserito in uno spazio verde inutilizzato a Mestre.
La giuria ha apprezzato “il diverso modo di intendere la rigenerazione: recuperare l’attitudine alla didattica all’aperto (propria del periodo pandemico) intervenendo sull’esistente con un progetto equilibrato e in grado di creare connessioni col contesto”.

foto: © Marcello Mariana
Le menzioni Giovane talento dell’Architettura italiana
Anche le menzioni Giovane Talento sono due: la prima spetta di diritto a CASA LARUN a Tregnago (VR) di zarcola architetti, già vincitori del Wood Architecture Prize by Klimahouse 2025, valutata positivamente dalla giuria “per l’approccio sensibile, sia per le scelte compositive che materiche: la tessitura della facciata è conseguenza dell’utilizzo delle pietre di recupero locali”.

foto: © Alessandro Saletta
La seconda menzione è stata invece assegnata a e BOCCACCIO 164 a Sesto San Giovanni (Mi) di FORM-A, un complesso abitativo realizzato da una cooperativa, ritenuto meritevole di menzione “per la capacità di controllo del progetto e la qualità dell’edificato. Tassello di completamento all’interno di una ex area industriale, lavora con il rapporto tra vuoti e pieni, e col colore di tradizione per ricreare un luogo urbano identitario”.

foto: © Francesca Iovene
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pubblicato il: 04/11/2025