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Tra pochi giorni anche Telecom Italia comunicherà al mercato i conti dei primi 9 mesi del 2025 e quelli relativi al terzo trimestre 2025. La data da segnarsi in agenda è quella del 5 novembre, giorno in cui il consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Labriola si riunirà per approvare i risultati. Il giorno successivo, il 6 novembre, è prevista la conference call con la comunità finanziaria.
In attesa dei risultati, il mercato guarda alla trimestrale della controllata Tim Brasil, al consensus per i risultati di Tim ma anche ai rumors che danno il gruppo prossimo all’annuncio di una jv con Poste Italiane nel settore dei servizi digitali.
Nuovo trimestre positivo per Tim Brasil, la controllata sudamericana di Telecom Italia, con i numeri che arrivano sempre con qualche giorno di anticipo rispetto a quelli di Tim. L‘utile netto è balzato del 50% a 1,2 miliardi di reais, in rialzo i ricavi che hanno registrato un aumento del 4,5% su base annua e hanno raggiunto i 6,7 miliardi di reais, ossia circa 1,1 miliardi di euro (+4,6% atteso dal consensus). Una crescita che è stata principalmente guidata dalle performance del segmento mobile, che continua a essere un pilastro per l’azienda, con ricavi per 6,2 miliardi (+5,2% a/a). Nel trimestre in esame anche l’Ebitda è cresciuto del 7,2%, confermando la solidità finanziaria della compagnia e la sua capacità di generare valore.
“I risultati sono stati nel complesso sostanzialmente in linea come ricavi (con ottima dinamica di clienti post paid) e leggermente meglio come Ebitda/Ebitda aL grazie al controllo dei costi”, commentano gli analisti di Equita sim aggiuggendo che sono state “confermate tutte le guidance sull’anno, che sono supportate a nostro avviso dalla riaccelerazione dell’Ebtida nel terzo e dalla buona dinamica di clienti post paid”.
Prima della pubblicazione dei risultati, che arriveranno il 5 novembre a mercati chiusi, Tim ha pubblicato leprevisioni degli analisti per il terzo trimestre 2025. Stando al consensus di analisti pubblicato sul sito di Telecom Italia, i ricavi dovrebbero attestarsi a 3,4 miliardi di euro, in crescita del 2,2%, con il fatturato di Tim Domestic visto in lieve crescita dello 0,8% (con le attese per le vendite di Tim Consumer a -1% e quelle per Tim Enterprise a +4,5%).
Nel trimestre in esame i ricavi da servizi sono invece previsti in crescita del 2,6% a 3,21 miliardi contro i 3,13 miliardi di un anno fa.
Secondo le attese, l’Ebitda dovrebbe attestarsi a 1,13 miliardi di euro, +4,8% rispetto agli 1,08 miliardi di euro del terzo trimestre 2024, mentre l’Ebitda AL è stimato in rialzo del 5,4% a 966 milioni. A fine settembre 2025 l’indebitamento finanziario netto adjusted (ipotizzando che la vendita di Sparkle avvenga nel 2026) è visto in calo a 7,52 miliardi di euro.
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Non solo conti, si guarda anche alle sinergie tra Tim e Poste Italiane, azionista di controllo della tlc italiana con una quota del 25% circa. Le ultime indiscrezioni della stampa nazionale vanno nella direzione della creazione di una società per il cloud alle imprese, facendo così leva nella solida posizione di mercato di TIM Enterprise. Secondo quanto anticipato da “Il Corriere della Sera”, i due gruppi hanno firmato un memorandum per la creazione di una joint venture focalizzata su cloud e intelligenza artificiale generativa.
“Potrebbe essere uno di quei progetti che potrebbero generare sinergie tra le due aziende e ci aspettiamo che l’Amministratore Delegato Labriola fornisca maggiori dettagli sulla questione nella prossima conference call sui risultati finanziari“, segnalano da Banca Akros ricordando che di recente il ceo di Tim, Pietro Labriola, ha confermato che ” ulteriori dettagli qualitativi sull’implementazione delle sinergie saranno condivisi a novembre, mentre i dati economici più dettagliati saranno probabilmente presentati al mercato in occasione dell’aggiornamento del piano industriale di Tim a febbraio 2026″.