di
Rebecca Luisetto

Vicenza, i dubbi della famiglia dell’uomo di 48 anni trovato senza vita il 2 novembre. «Stava bene ed era scrupoloso». Il 13 ottobre il decesso simile della compagna di squadra Anna Zilio, 39 anni

Saranno l’autopsia e gli accertamenti sul corpo di Alberto Zordan a chiarire le cause della morte del maratoneta di Sovizzo (Vicenza), trovato senza vita a casa sua nella notte tra sabato 1 novembre e domenica 2. Aveva 48 anni. Un decesso avvenuto a pochi giorni da quello della sua compagna di squadra Anna Zilio, 39 anni originaria di Marano Vicentino, anche lei runner esperta trovata senza vita nell’abitazione di Verona lo scorso 13 ottobre e per la cui morte la procura ha disposto autopsia e accertamenti.
Zordan e Zilio erano tesserati nel Team Km Sport, un’associazione sportiva veronese che raduna appassionati di podismo, ciclismo e triathlon. Il fatto che le due morti siano state così vicine ha fatto sorgere qualche dubbio ai familiari e agli amici del quarantottenne che hanno chiesto accertamenti.

In salute e attento ad alimentazione e stile di vita

Zordan viene descritto come una persona attenta all’alimentazione, che non fumava e non beveva alcolici, senza contare la sua abitudine di allenarsi con regolarità. Non di poco conto il fatto che il maratoneta non avrebbe mai registrato alcun problema cardiologico. Secondo quanto emerso, infatti, l’atleta era particolarmente seguito dal punto di vista medico, soprattutto in questo periodo in cui si stava preparando a una competizione importante: la maratona di Valencia del 7 dicembre. «La sua sarà una mancanza molto dura da digerire – ha commentato l’amico Paolo Fongaro -. Alberto era una persona che non si lamentava, vedeva le sconfitte come un punto di partenza, lo chiamavo “il samurai” perché era come un guerriero che non smetteva mai di combattere. Dava il cento per cento in tutto ciò che faceva, nel lavoro e nella famiglia, come anche nello sport».



















































La passione per la corsa

La passione di Zordan per la corsa era nata una decina di anni fa, quando si era tesserato per la prima volta con l’Atletica vicentina, per poi passare al gruppo Vicenza Marathon, fino ad arrivare all’associazione veronese con la quale gareggiava dal 2019. Il quarantottenne era runner solo nel tempo libero, quello che non era riservato alla moglie Valentina e alla figlia di 11 anni o occupato dal mestiere di tutti i giorni. Dopo gli studi di ragioneria all’istituto tecnico economico Fusinieri di Vicenza, la vittima si era dedicata al mondo della grafica. Nel 2013 aveva fondato l’azienda Artegrafica Zordan con sede a Sovizzo, poi chiusa, e dal 2023 era responsabile logistica e facility dell’Agrolab group Italia di Altavilla Vicentina, dove era molto stimato dai colleghi.

Il lavoro di grafico

Il maratoneta di passioni ne aveva davvero molte, tanto che per diversi anni aveva collaborato anche nella realizzazione del periodico locale Sovizzo Post. «Abbiamo lavorato insieme a questo foglio di informazione per 20 anni – ha concluso Fongaro – pubblicando 334 numeri. Era il mio grafico, impaginava e curava la stampa. Poi da questa esperienza è nata un’amicizia fraterna».
Il funerale di Zordan si svolgerà il 6 novembre alle 15 nella chiesa di Santa Maria Assunta a Sovizzo al Piano.


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5 novembre 2025 ( modifica il 5 novembre 2025 | 07:59)