L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che a seguito del processo di identificazione medico-legale, il corpo che Hamas ha restituito ieri sera appartiene al soldato dell’Idf israeliano-americano Itay Chen. Lo riporta Ynet. Chen era l’ultimo ostaggio ucciso rimasto nella Striscia di Gaza con cittadinanza Usa. \n

Gli Stati Uniti hanno inviato a diversi membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu una bozza di risoluzione per l’istituzione di una forza internazionale a Gaza per almeno due anni. La risoluzione darebbe agli Stati Uniti e ai Paesi partecipanti un ampio mandato per governare e offrire sicurezza nella Striscia fino alla fine del 2027, con la possibilità di allungare il mandato.

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Pronto un piano per l’uscita sicura di miliziani dalle zone di Gaza sotto il controllo di Israele, oltre la cosiddetta Linea Gialla. A quanto riferisce l’emittente Kan, il progetto prevede che i combattenti armati lascino la Linea Gialla su mezzi della Croce Rossa attraverso corridoi sicuri. Hamas ha dato il suo via libera. I mediatori sono in contatto con Israele per avere anche la sua luce verde.

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“,”postId”:”c405cf64-d4b4-4bfa-8cc2-417e6f09fe6e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T22:45:00.103Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T23:45:00+0100″,”video”:{“videoId”:”1049053″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/gaza-palestinesi-in-attesa-di-cibo-a-khan-younis-1049053″},”altBackground”:true,”title”:”Gaza, palestinesi in attesa di cibo a Khan Younis. VIDEO”,”content”:”

A Khan Younis, nella zona di al-Mawasi, i palestinesi si sono radunati davanti a una mensa popolare in attesa di ricevere cibo. Secondo il Programma Alimentare Mondiale (WFP), la Striscia di Gaza sta ricevendo solo la metà della quantità di cibo necessaria. La maggior parte dei camion che trasportano aiuti umanitari non raggiunge ancora le proprie destinazioni a causa delle restrizioni israeliane.

\n\n”,”postId”:”85a13551-e0b8-4630-af17-5770ed808dcb”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T22:30:00.890Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T23:30:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, arrestata la procuratrice che denunciò torture dell’Idf su palestinese in cella”,”content”:”

E’stata convalidata la carcerazione dell’ex avvocata militare generale israeliana Yifat Tomer-Yerushalmi e dell’ex procuratore capo dell’esercito, il colonnello Matan Solomosh, entrambi sotto accusa per aver divulgato alla stampa un video con gli abusi compiuti da soldati israeliani su un detenuto palestinese nel carcere di Sde Teiman.

“,”postId”:”4671c92b-6223-4bef-aea3-7de37dcb3067″,”postLink”:{“title”:”Israele, arrestata la procuratrice che denunciò le torture dell’Idf”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/11/04/israele-torture-idf-arresto-yifat-tomer-yerushalmi”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/ccb775bcb37538e95bae70e226af7188dcad8481/skytg24/it/mondo/2025/11/04/israele-torture-idf-arresto-yifat-tomer-yerushalmi/ex_procuratore.png?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-05T21:50:00.986Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T22:50:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Accordo Israele-Hamas, chi sono i prigionieri palestinesi che sono stati rilasciati”,”content”:”

L’accordo sulla prima fase del piano Trump per la fine della guerra a Gaza prevedeva la liberazione di 20 ostaggi israeliani e di circa 2mila detenuti palestinesi: 250 ergastolani, condannati per attentati e omicidi, e 1.722 incarcerati dal 7 ottobre 2023, non coinvolti nell’attacco di Hamas, tra cui anche 22 minorenni.

“,”postId”:”461274e0-40ff-4b2a-9abc-359300ebf16d”,”postLink”:{“title”:”Accordo Israele-Hamas, chi sono i prigionieri palestinesi da liberare”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/12/gaza-israele-hamas-prigionieri-palestinesi”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/312191180324e2d7059edac74e9238225b2a9694/skytg24/it/mondo/2025/10/12/gaza-israele-hamas-prigionieri-palestinesi/GettyImages-2240194093.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-05T21:10:00.721Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T22:10:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO”,”content”:”

Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.

“,”postId”:”869f2d97-29fe-4f19-b6c4-a29078f90d4f”,”postLink”:{“title”:”Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/13/rilascio-ostaggi-liberati-hamas-israele”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/e555d9b3e45aa00469e7369bd8285c5eed60f647/skytg24/it/mondo/2025/10/13/rilascio-ostaggi-liberati-hamas-israele/ostaggi_liberati_hamas_hero_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-05T20:58:43.930Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T21:58:43+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele ha ricevuto a Gaza bara con corpo ostaggio”,”content”:”

L’ufficio del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che la bara del soldato rapito e’ stata trasferita alle forze dell’IDF e dello Shin Bet all’interno del territorio di Gaza.

“,”postId”:”12d0f6dd-2dec-4167-bf13-a0941a84f5ef”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T20:30:00.699Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T21:30:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm el-Sheikh: i piani di pace negli ultimi decenni”,”content”:”

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

“,”postId”:”77fee391-056a-46a0-8890-98a946ef43c0″,”postLink”:{“title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-pace-piani”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/109f4c6e66aad5b71647ac9d7eb42ea1d01d862a/skytg24/it/mondo/2024/02/16/israele-palestina-piani-pace/hero_palestina_israele_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-05T19:50:00.941Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T20:50:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Quanti gli ostaggi liberati? Quanti i morti, tra Israele e Gaza? I numeri della guerra”,”content”:”

All’indomani della firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla \”fase 2\” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

\n\n”,”postId”:”f017b9b5-0f68-4420-a8d5-cdf11942c8a2″,”postLink”:{“title”:”Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/15/ostaggi-liberati-israele-morti-gaza-guerra”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/48ce94bce98c662b9786091741be6603b048aa05/skytg24/it/mondo/2025/10/15/ostaggi-liberati-israele-morti-gaza-guerra/ostaggi_israele_gaza_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-05T19:36:09.726Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T20:36:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: Hamas ha consegna a Croce Rossa bara di ostaggio”,”content”:”

L’organizzazione islamista Hamas ha consegnato la bara contenente il corpo di un presunto ostaggio al Comitato della Croce Rossa, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco, ha dichiarato l’esercito israeliano in un comunicato. \”Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, la bara di un ostaggio deceduto è stata trasferita alla loro custodia ed e’ in viaggio verso le truppe dell’esercito nella Striscia di Gaza\”, si legge nel comunicato. Gli islamisti avevano precedentemente annunciato che avrebbero consegnato il corpo, rinvenuto oggi durante gli scavi nel quartiere di Shujaiya, a est di Gaza City.

“,”postId”:”887435f6-85d2-4bbd-96bc-2a36a969c525″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T19:26:09.517Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T20:26:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Usa condivideranno oggi a Onu la bozza su piano per Gaza”,”content”:”

Gli Usa condivideranno una bozza di risoluzione sul piano di pace del presidente Donald Trump per Gaza con i 10 membri eletti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel corso di mercoledì: lo riporta la Reuters sul suo sito citando ha un funzionario statunitense. I rappresentanti di Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Turchia ed Emirati Arabi Uniti si uniranno agli Stati Uniti, \”mostrando un chiaro sostegno regionale\”, ha aggiunto il funzionario. 

“,”postId”:”f344e481-6bdb-4995-9a82-6ab5cc5d2003″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T19:10:00.334Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T20:10:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”“Modello IRA” per il disarmo di Hamas, cos’è e perché se ne parla per il futuro di Gaza”,”content”:”

Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?

\n\n”,”postId”:”a9a356b9-7143-4bfa-ad47-48e2a6944dab”,”postLink”:{“title”:”Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/828e8384f5802996ec60a202e356ad45c5737e11/skytg24/it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza/hero_getty_disarmo_hamas_ira.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-05T18:51:23.063Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T19:51:23+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: Croce Rossa verso punto di consegna di un ostaggio a Gaza”,”content”:”

L’esercito israeliano riferisce che la Croce Rossa si sta dirigendo verso il punto d’incontro nel nord di Gaza, dove la bara di un ostaggio deceduto verrà trasferita sotto la sua custodia. L’identità verrà resa nota alle famiglie dopo l’identificazione ufficiale delle spoglie, aggiunge l’Idf su X, ribadendo che \”Hamas è tenuta a rispettare l’accordo e ad adottare le misure necessarie per restituire tutti gli ostaggi deceduti\”. 

“,”postId”:”3007a541-af4a-40b6-bcb2-90eb8b6ea2a9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T16:44:03.796Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T17:44:03+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zuppi: \”Tregua fragile, ma regge\””,”content”:”

Speriamo \”che le provocazioni non inneschino reazioni contrarie\”, la \”tregua sarà pure fragile ma regge\”. Così il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, a margine di un evento a Palazzo Borromeo con la comunita’ ebraica, rispondendo ai giornalisti sulla situazione delle colonie in Cisgiordania.

“,”postId”:”3ce02e45-0902-4d3f-b48d-d498cbe60ce8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T16:19:35.270Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T17:19:35+0100″,”video”:{“videoId”:”1049053″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/gaza-palestinesi-in-attesa-di-cibo-a-khan-younis-1049053″},”altBackground”:true,”title”:”Gaza, palestinesi in attesa di cibo a Khan Younis”,”postId”:”deee712b-64b1-4647-a539-8465b368e389″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T15:31:49.218Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T16:31:49+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas annuncia consegna salma ostaggio questa sera”,”content”:”

Hamas ha annunciato che restituirà questa sera la salma di un altro ostaggio israeliano. Lo riferisce la stampa israeliana. La consegna è prevista per le 21 ora locale.

“,”postId”:”e59af907-8db3-4943-ae02-4c50fade1527″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T14:41:20.570Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T15:41:20+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, prolungata la detenzione dell’ex capo avvocata Idf”,”content”:”

Il tribunale ha prorogato la detenzione dell’ex avvocata dell’Idf Yifat Tomer-Yerushalmi fino a venerdì, a causa di preoccupazioni circa il suo possibile intralcio alle indagini. Lo scrive il Jerusalem Post. La polizia ipotizza che anche l’essersi resa irrintracciabile per qualche ora lunedì, quando la famiglia aveva temuto un tentativo di suicidio, fosse un piano per distruggere le prove nell’inchiesta sulla fuga di notizie sugli abusi su un detenuto palestinese a Sde Teiman.

“,”postId”:”8e339af1-9618-43d2-a310-de916851c1e1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T12:18:44.862Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T13:18:44+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media, raid israeliano sul sud del Libano: almeno un morto”,”content”:”

Un attacco aereo attribuito a Israele viene segnalato nel sud del Libano. L’agenzia libanese Nna riferisce di un raid che ha colpito un’auto nella zona di Burj Rahal, nella regione di Tiro. Il bilancio ufficiale parla di almeno un morto e un ferito. Per ora non ci sono notizie da parte delle forze israeliane. 

“,”postId”:”10064931-d274-424c-b88e-74089ed67009″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T11:45:24.028Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T12:45:24+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele restituisce salme 15 palestinesi a Gaza”,”content”:”

Le autorità israeliane hanno restituito a quelle della Striscia di Gaza le salme di 15 palestinesi, dopo la riconsegna ieri da parte di Hamas del corpo del sergente Itay Chen, ucciso e rapito il 7 ottobre del 2023. Lo ha reso noto il Nasser Hospital di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Sale così a 285 il numero dei corpi dei palestinesi che Israele ha restituito a Gaza in cambio di quelli degli ostaggi deceduti.

“,”postId”:”f2744b4b-3209-44a9-9fb7-d94ae17cbfc3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T10:46:00.949Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T11:46:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Prorogata di 48 ore carcerazione ex avvocata militare”,”content”:”

E’ stata prorogata di altre 48 ore la carcerazione dell’ex avvocata militare generale israeliana Yifat Tomer-Yerushalmi, sotto accusa per aver divulgato alla stampa un video con gli abusi compiuti da soldati israeliani su un detenuto palestinese nel carcere di Sde Teiman. Lo riferisce la stampa israeliana. Il tribunale aveva accolto la richiesta di Tomer-Yerushalmi di non presentarsi in aula e partecipare all’udienza a distanza.

“,”postId”:”24315835-87be-4007-892c-e083096bfc38″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T10:31:48.398Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T11:31:48+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Corpi 15 palestinesi restituiti da Israele, in tutto 285″,”content”:”

I funzionari dell’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, hanno annunciato di aver ricevuto i corpi di 15 palestinesi, portando il numero totale di corpi rimpatriati a Gaza a 285. Lo riporta l’Associated Press. Questo rimpatrio avviene il giorno dopo che Hamas ha consegnato il corpo di Itay Chen, un soldato israeliano ucciso il 7 ottobre 2023 durante l’attacco al kibbutz Nir Oz, il cui corpo era stato portato a Gaza. In conformità con i termini dell’accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, per ogni soldato israeliano restituito dal movimento islamista palestinese, Israele restituisce 15 corpi palestinesi.

“,”postId”:”0ed1ae0b-d22b-46ad-a773-49bf7cd3e7c7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T10:11:23.308Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T11:11:23+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Katz: \”Combatteremo Hamas senza limiti e distruggeremo tunnel\””,”content”:”

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato che le Idf distruggeranno i tunnel di Hamas e uccideranno i suoi terroristi all’interno delle aree di Gaza controllate da Israele \”senza alcuna limitazione\”. In una nota, Katz ha detto che ”la politica di Israele a Gaza è chiara: le Idf stanno operando per distruggere i tunnel ed eliminare i terroristi di Hamas senza alcuna limitazione all’interno dell’area gialla sotto il nostro controllo\”. Inoltre, ha affermato Katz, ”l’obiettivo, oltre a restituire tutti gli ostaggi caduti, è disarmare Hamas e smilitarizzare Gaza\”.

“,”postId”:”30641ff8-afbb-438b-b93b-327d06a0542f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T09:54:50.503Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T10:54:50+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Il Papa: \”Preghiamo per chi soffre la guerra\””,”content”:”

\”Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per quanti sono provati dai conflitti armati in diverse parti del mondo; penso in particolare al Myanmar ed esorto la Comunità Internazionale a non dimenticare la popolazione birmana e a fornire la necessaria assistenza umanitaria\”. Lo ha detto il Papa al termine dell’udienza generale.

“,”postId”:”905fa220-8d77-4589-a351-08e5541cad42″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T09:54:04.024Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T10:54:04+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Se ci sarà negoziato con gli Usa sarà solo sul nucleare\””,”content”:”

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che nel caso venisse avviato un negoziato tra la Repubblica islamica e gli Stati Uniti i colloqui riguarderanno soltanto il dossier nucleare. \”Si tratterebbe solo ed esclusivamente del dossier nucleare\”, ha detto il capo della Diplomazia di Teheran, in seguito a una riunione di gabinetto, come riferisce Mehr. I colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti avviati in aprile sono stati interrotti in giugno, in seguito al conflitto tra la Repubblica islamica e Israele e il bombardamento dei principali siti nucleare iraniani da parte di Washington. Il ministero degli Esteri iraniano ha recentemente affermato che continua uno scambio di messaggi a livello indiretto tra l’Iran e gli Stati Uniti ma questo non significa che sono stati avviati nuovi colloqui.

“,”postId”:”f9450e37-3b5d-46b1-9fda-90ab118d1bc3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T09:33:50.652Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T10:33:50+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Teheran: \”Nostra connazionale rilasciata in Francia, ora in ambasciata a Parigi\””,”content”:”

Teheran annuncia che si trova nell’ambasciata iraniana a Parigi la  cittadina iraniana Mahdieh Esfandiari, arrestata in Francia a febbraio  con l’accusa di apologia del terrorismo sui social. \”La nostra  connazionale in Francia, Esfandiari, è ora libera, è nella nostra  ambasciata e speriamo possa tornare una volta concluso il processo a suo  carico\”, ha detto il capo della diplomazia della Repubblica islamica,  Abbas Araghchi.

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Scontri fra polizia e manifestanti, con diversi arresti e alcuni feriti,  ieri all’apertura a Sydney dell’Indo-Pacific International Maritime  Exposition nell’International Maritime Exposition a Sydney, tra le  critiche alla partecipazione delle maggiori compagnie israeliane di  armamenti. Tra queste una sussidiaria australiana della più grande  compagnia israeliana di armamenti, Elbit Systems, e la compagnia di  proprietà statale Rafael Advanced Defense Systems. La polizia riferisce  che stava creando una zona di esclusione quando gli agenti sono stati  aggrediti da manifestanti, respinti utilizzando spray urticante. Gli  organizzatori del Palestine Action Group hanno tuttavia respinto la  versione, sostenendo di essere stati aggrediti dagli agenti appena  giunti sul posto. \”La polizia ci ha subito attaccato da tutte le  direzioni… hanno immediatamente cominciato a usare spray urticante,  Lanciandosi a cavallo sulle persone\”, ha detto ai giornalisti Josh Lees,  organizzatore del Palestine Action Group. \”Circa 50 manifestanti, me  incluso, sono stati colpiti direttamente con forti spruzzi urticanti\”.  Una giovane ha riferito di essersi fratturata un ginocchio mentre  cercava di evitare che altri manifestanti le cadessero addosso ed è  stata ricoverata in ospedale. Il Palestine Action Group aveva  pubblicizzato i suoi piani di ostacolare la conferenza, ma decine di  agenti, a piedi e a cavallo, di prima mattina hanno circondato il centro  espositivo per prevenire disagi o interruzioni all’evento.

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La Germania ha messo al bando l’associazione islamica \”Muslim Interaktiv\”, su iniziativa del ministero dell’Interno. Il gruppo \”respinge i principi della democrazia e dello stato di diritto, e ha un atteggiamento anticostituzionale\”, si legge in una nota del dicastero. \”Chi nelle nostra strade chiede il califfato e incita all’odio in modo inaccettabile contro lo Stato di Israele, contro gli ebrei e contro i diritti di donne e minoranze incorre in tutta la durezza dello Stato di diritto\”, ha commentato il ministro della Csu Alexander Dobrindt.

“,”postId”:”0052d515-5816-4f09-a213-a1262f8a3aa2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T09:09:05.415Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T10:09:05+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Accordo fra Hamas e Anp per comitato gestione Gaza\””,”content”:”

Uno dei più importanti leader di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha dichiarato che fra la sua fazione e l’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) è stato raggiunto un accordo in merito all’istituzione di un comitato temporaneo che gestirà la Striscia di Gaza per conto dell’Anp. Lo riporta il Times of Israel.     Tra le responsabilità del comitato ci sarà la supervisione dei valichi di frontiera e delle forze di sicurezza nella Striscia, ha detto Moussa Abu Marzouk ad Al Jazeera, aggiungendo che sarà presieduto da un ministro dell’Anp.Abu Marzouk non ha chiarito se questa decisione sia stata approvata sia dagli Stati Uniti che dall’Anp, il che significa che non è chiaro se l’accordo abbia un qualche peso.    Nelle ultime settimane, Hamas si è astenuta dal parlare pubblicamente della composizione del comitato che supervisionerà gli affari civili di Gaza, in linea con il piano di pace della Casa Bianca.    Secondo quanto riportato dai media arabi, uno dei candidati proposti per guidare il comitato è il Ministro della Salute dell’Anp, Majed Abu Ramadan. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, Israele avrebbe respinto la sua candidatura.    Abu Marzouk ha affermato che Israele continua a rifiutare di consentire alle forze Onu di operare nelle aree attualmente sotto il suo controllo nella Striscia, il che, a suo dire, contraddice la bozza di proposta presentata dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, incentrata sullo spiegamento di una forza internazionale di stabilizzazione a Gaza.    E ha chiarito che permangono disaccordi sui dettagli operativi della forza internazionale, come ad esempio dove debba operare e quale sarà il suo mandato, e ha affermato che \”su questa questione è ancora necessaria una lunga discussione\”.    Evitando di dare una risposta definitiva sul fatto che Hamas si disarmerà, come richiesto dall’ampio piano di pace per Gaza del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Abu Marzouk ha affermato che \”Hamas è la forza che controlla il territorio (a Gaza). Se verrà disarmato, ci saranno altre armi e altri gruppi. Proprio come in Iraq, quando l’esercito iracheno fu sciolto, ne seguì il caos: emersero Al Qaida e l’Isis\”. E ha aggiunto che una mossa del genere \”non contribuirebbe alla stabilità o all’attuazione degli accordi (come il cessate il fuoco)\”. \”Non c’è alcun vuoto: qualsiasi forza sostitutiva deve essere palestinese e approvata dai palestinesi, quindi non ci sarà alcun rifiuto o conflitto interno\”.

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Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella  Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di  frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel  frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con  diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di  peacekeeping. Di questo si è parlato nella puntata del 10 ottobre di  \”Numeri\”, approfondimento di Sky TG24.

“,”postId”:”4cb94702-215f-4fb6-adc5-6149533358f5″,”postLink”:{“title”:”Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/11/tregua-gaza-forza-multilaterale-pace”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/7681cde1c4e2a55d79fe47b87dab584c38573979/skytg24/it/mondo/2025/10/11/tregua-gaza-forza-multilaterale-pace/tregua_gaza_hero_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-05T08:26:56.429Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T09:26:56+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ministro Israele: \”Ebrei Ny fuggano da Mamdani e vengano qui\””,”content”:”

L’elezione di Zohran Mamdani, \”sostenitore di Hamas\”, significa che gli  ebrei di New York dovrebbero fuggire in Israele, secondo quanto  dichiarato dal ministro israeliano alla Diaspora, Amichai Chikli, citato  dal Times of Israel.     \”La città che un tempo era simbolo di libertà globale ha consegnato  le chiavi a un sostenitore di Hamas, a qualcuno le cui posizioni non  sono lontane da quelle dei fanatici jihadisti che, 25 anni fa, uccisero  3.000 dei suoi concittadini\”, scrive Chikli su X, riferendosi agli  attacchi dell’11 settembre 2001. \”Questo è un punto di svolta cruciale  per la città di New York\”, e \”la scelta fatta da New York scuote le  fondamenta stesse del luogo che ha dato libertà e opportunità di  successo a innumerevoli rifugiati ebrei dalla fine del XIX secolo, un  luogo che è diventato la sede della più grande comunità ebraica al mondo  al di fuori di Israele\”.

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Il procuratore generale Gali Baharav-Miara ha\nannunciato che non partecipera’ alla discussione della Knesset sulla\nprevenzione dei conflitti di interesse nell’ambito dell’indagine sull’ex\nprocuratore capo militare Yifat Tomer-Yerushalmi, nonche’ nell’indagine\nsulle false dichiarazioni giurate presentate alla Corte Suprema. Lo\nriferisce il sito Ynet, precisando che una discussione congiunta e’ in\nprogramma questa mattina presso le Commissioni Costituzione, Affari Esteri\ne Difesa della Knesset. L’ex procuratore generale militare Yifat\nTomer-Yerushalmi, e’ sospettata di frode, abuso di fiducia, abuso\nd’ufficio, ostruzione alla giustizia e divulgazione illecita di materiale\nnell’ambito dello scandalo delle fughe di notizie sugli abusi a Sde\nTeiman. Tomer-Yerushalmi ha chiesto di non presenziare all’udienza per la\nproroga della detenzione, che si terra’ questa mattina presso il Tribunale\ndi Tel Aviv, e di poterla seguire da remoto tramite Zoom \”date le sue\ncondizioni\”. L’ex avvocata militare generale israeliana e’ stata fermata\nlunedi’ sera dopo che per qualche ora aveva fatto perdere le proprie\ntracce.

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Re Felipe VI di Spagna ha fatto appello a Israele e a Hamas perché diano \”prova di controllo\” e facciano \”tacere le armi\” per dare al Medio Oriente \”l’opportunità di una pace duratura\” offerta dall’accordo di cessate il fuoco e del piano di pace promosso dal presidente statunitense, Donald Trump.\n    Nel discorso durante la cena ufficiale, ieri sera a Madrid, in onore del sultano di Oman, Haitham bin Tarik, in visita di Stato in Spagna, Felipe VI ha di nuovo lamentato \”la devastante tragedia umanitaria\” che sta vivendo Gaza e \”gli interrogativi che aprono le recenti violazioni del cessate il fuoco\”, ribadendo l’impegno di Madrid per la soluzione dei due Stati nella regione.\n    \”Ribadiamo il nostro appello al contenimento, al silenzio delle armi e al rispetto degli accordi\”, ha detto il monarca, poiché \”possiamo essere di fronte a questa opportunità per una pace duratura che, da decenni, è la grande aspirazione del popolo palestinese e del popolo israeliano\”, ha aggiunto il capo dello Stato spagnolo. Nel difendere \”uno scenario nel quale uno Stato palestinese sovrano e indipendente conviva in pace e in sicurezza con uno Stato di Israele, pienamente riconosciuto da tutti\”, il monarca ha evidenziando la necessità che Paesi arabi, che ancora non lo hanno fatto, come Oman, procedano a tale riconoscimento.\n   Allo stesso tempo, Felipe VI ha messo in rilievo gli sforzi della Spagna \”a sostegno dell’unità, dell’integrità territoriale e della sovranità del Libano e dell’Iraq\”, così come le sue relazioni con i paesi del Golfo, sia nel quadro bilaterale che attraverso l’Ue, \”con l’obiettivo di costruire una nuova architettura di sicurezza regionale che consenta di integrare Iran nella regione e porre fine alla guerra in Yemen\”.

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Israele era riluttante ad accettare un mandato Onu per la forza internazionale per Gaza, ma ha fatto marcia indietro sotto la pressione degli Stati Uniti. Lo scrive la Cnn citando un alto funzionario israeliano secondo cui lo Stato ebraico è stato in ogni caso coinvolto nella stesura della risoluzione e sta ancora cercando di influenzarne la formulazione.    \”Al momento, non ci sono problemi importanti per noi: la domanda è se rimarrà così\”, ha detto il funzionario. L’attuale bozza di lavoro non include alcun obbligo di riferire al Consiglio di Sicurezza, e Israele vuole che rimanga così. \”Alcuni paesi cercheranno di aumentare il più possibile il coinvolgimento del Consiglio di Sicurezza, e Israele cercherà di impedirlo\”, ha aggiunto il funzionario.    Secondo il network israeliano Channel 12, funzionari dello Stato ebraico sono tuttavia fortemente contrari ad alcune clausole della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sull’istituzione di una forza internazionale a Gaza. Al di là delle implicazioni militari, alcuni funzionari israeliani considerano la proposta una pericolosa \”internazionalizzazione\” del conflitto israelo-palestinese, temendo che possa portare a un indesiderato controllo internazionale non solo a Gaza, ma anche in Cisgiordania. 

“,”postId”:”7b302863-df7d-43c1-8d3e-6bd4f909b5da”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-05T05:28:34.560Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-05T06:28:34+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: ‘Idf offre passaggio sicuro 200 Hamas in cambio corpo Goldin'”,”content”:”

Il Capo di Stato Maggiore delle Idf, Tenente Generale Eyal Zamir, avrebbe detto ai funzionari politici che raccomanderà di consentire un passaggio sicuro ai circa 200 miliziani di Hamas intrappolati a Rafah, nel sud di Gaza sotto il controllo israeliano, solo se il gruppo palestinese restituirà il corpo del tenente Hadar Goldin, ucciso durante la guerra di Gaza del 2014 e il cui corpo è stato sequestrato da Hamas. \”Sono disposto a prendere in considerazione il rilascio dei terroristi da Rafah a una condizione: la restituzione di Hadar Goldin. Altrimenti, nessun terrorista lascerà Rafah vivo\”, avrebbe dichiarato Zamir ai vertici politici israeliani, secondo quanto riportato da Channel 12.

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L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che a seguito del processo di identificazione medico-legale, il corpo che Hamas ha restituito ieri sera appartiene al soldato dell’Idf israeliano-americano Itay Chen. Lo riporta Ynet. Chen era l’ultimo ostaggio ucciso rimasto nella Striscia di Gaza con cittadinanza Usa.

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L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che a seguito del processo di identificazione medico-legale, il corpo che Hamas ha restituito ieri sera appartiene al soldato dell’Idf israeliano-americano Itay Chen. Lo riporta Ynet. Chen era l’ultimo ostaggio ucciso rimasto nella Striscia di Gaza con cittadinanza Usa. 

Gli Stati Uniti hanno inviato a diversi membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu una bozza di risoluzione per l’istituzione di una forza internazionale a Gaza per almeno due anni. La risoluzione darebbe agli Stati Uniti e ai Paesi partecipanti un ampio mandato per governare e offrire sicurezza nella Striscia fino alla fine del 2027, con la possibilità di allungare il mandato.

Pronto un piano per l’uscita sicura di miliziani dalle zone di Gaza sotto il controllo di Israele, oltre la cosiddetta Linea Gialla. A quanto riferisce l’emittente Kan, il progetto prevede che i combattenti armati lascino la Linea Gialla su mezzi della Croce Rossa attraverso corridoi sicuri. Hamas ha dato il suo via libera. I mediatori sono in contatto con Israele per avere anche la sua luce verde.

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Gaza, palestinesi in attesa di cibo a Khan Younis. VIDEO

A Khan Younis, nella zona di al-Mawasi, i palestinesi si sono radunati davanti a una mensa popolare in attesa di ricevere cibo. Secondo il Programma Alimentare Mondiale (WFP), la Striscia di Gaza sta ricevendo solo la metà della quantità di cibo necessaria. La maggior parte dei camion che trasportano aiuti umanitari non raggiunge ancora le proprie destinazioni a causa delle restrizioni israeliane.

28 minuti fa

Israele, arrestata la procuratrice che denunciò torture dell’Idf su palestinese in cella

E’stata convalidata la carcerazione dell’ex avvocata militare generale israeliana Yifat Tomer-Yerushalmi e dell’ex procuratore capo dell’esercito, il colonnello Matan Solomosh, entrambi sotto accusa per aver divulgato alla stampa un video con gli abusi compiuti da soldati israeliani su un detenuto palestinese nel carcere di Sde Teiman.

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22:50

Accordo Israele-Hamas, chi sono i prigionieri palestinesi che sono stati rilasciati

L’accordo sulla prima fase del piano Trump per la fine della guerra a Gaza prevedeva la liberazione di 20 ostaggi israeliani e di circa 2mila detenuti palestinesi: 250 ergastolani, condannati per attentati e omicidi, e 1.722 incarcerati dal 7 ottobre 2023, non coinvolti nell’attacco di Hamas, tra cui anche 22 minorenni.

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22:10

Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO

Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.

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21:58

Israele ha ricevuto a Gaza bara con corpo ostaggio

L’ufficio del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che la bara del soldato rapito e’ stata trasferita alle forze dell’IDF e dello Shin Bet all’interno del territorio di Gaza.

21:30

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm el-Sheikh: i piani di pace negli ultimi decenni

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

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20:50

Quanti gli ostaggi liberati? Quanti i morti, tra Israele e Gaza? I numeri della guerra

All’indomani della firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla “fase 2” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a GazaDagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a GazaVai al contenuto

20:36

Idf: Hamas ha consegna a Croce Rossa bara di ostaggio

L’organizzazione islamista Hamas ha consegnato la bara contenente il corpo di un presunto ostaggio al Comitato della Croce Rossa, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco, ha dichiarato l’esercito israeliano in un comunicato. “Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, la bara di un ostaggio deceduto è stata trasferita alla loro custodia ed e’ in viaggio verso le truppe dell’esercito nella Striscia di Gaza”, si legge nel comunicato. Gli islamisti avevano precedentemente annunciato che avrebbero consegnato il corpo, rinvenuto oggi durante gli scavi nel quartiere di Shujaiya, a est di Gaza City.

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20:26

Usa condivideranno oggi a Onu la bozza su piano per Gaza

Gli Usa condivideranno una bozza di risoluzione sul piano di pace del presidente Donald Trump per Gaza con i 10 membri eletti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel corso di mercoledì: lo riporta la Reuters sul suo sito citando ha un funzionario statunitense. I rappresentanti di Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Turchia ed Emirati Arabi Uniti si uniranno agli Stati Uniti, “mostrando un chiaro sostegno regionale”, ha aggiunto il funzionario. 

20:10

“Modello IRA” per il disarmo di Hamas, cos’è e perché se ne parla per il futuro di Gaza

Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?

Gaza, cos'è il 'modello IRA' per il disarmo di HamasGaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di HamasVai al contenuto

19:51

Idf: Croce Rossa verso punto di consegna di un ostaggio a Gaza

L’esercito israeliano riferisce che la Croce Rossa si sta dirigendo verso il punto d’incontro nel nord di Gaza, dove la bara di un ostaggio deceduto verrà trasferita sotto la sua custodia. L’identità verrà resa nota alle famiglie dopo l’identificazione ufficiale delle spoglie, aggiunge l’Idf su X, ribadendo che “Hamas è tenuta a rispettare l’accordo e ad adottare le misure necessarie per restituire tutti gli ostaggi deceduti”. 

17:44

Zuppi: “Tregua fragile, ma regge”

Speriamo “che le provocazioni non inneschino reazioni contrarie”, la “tregua sarà pure fragile ma regge”. Così il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, a margine di un evento a Palazzo Borromeo con la comunita’ ebraica, rispondendo ai giornalisti sulla situazione delle colonie in Cisgiordania.

17:19

Gaza, palestinesi in attesa di cibo a Khan Younis

16:31

Hamas annuncia consegna salma ostaggio questa sera

Hamas ha annunciato che restituirà questa sera la salma di un altro ostaggio israeliano. Lo riferisce la stampa israeliana. La consegna è prevista per le 21 ora locale.

15:41

Israele, prolungata la detenzione dell’ex capo avvocata Idf

Il tribunale ha prorogato la detenzione dell’ex avvocata dell’Idf Yifat Tomer-Yerushalmi fino a venerdì, a causa di preoccupazioni circa il suo possibile intralcio alle indagini. Lo scrive il Jerusalem Post. La polizia ipotizza che anche l’essersi resa irrintracciabile per qualche ora lunedì, quando la famiglia aveva temuto un tentativo di suicidio, fosse un piano per distruggere le prove nell’inchiesta sulla fuga di notizie sugli abusi su un detenuto palestinese a Sde Teiman.

13:18

Media, raid israeliano sul sud del Libano: almeno un morto

Un attacco aereo attribuito a Israele viene segnalato nel sud del Libano. L’agenzia libanese Nna riferisce di un raid che ha colpito un’auto nella zona di Burj Rahal, nella regione di Tiro. Il bilancio ufficiale parla di almeno un morto e un ferito. Per ora non ci sono notizie da parte delle forze israeliane. 

12:45

Israele restituisce salme 15 palestinesi a Gaza

Le autorità israeliane hanno restituito a quelle della Striscia di Gaza le salme di 15 palestinesi, dopo la riconsegna ieri da parte di Hamas del corpo del sergente Itay Chen, ucciso e rapito il 7 ottobre del 2023. Lo ha reso noto il Nasser Hospital di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Sale così a 285 il numero dei corpi dei palestinesi che Israele ha restituito a Gaza in cambio di quelli degli ostaggi deceduti.

11:46

Prorogata di 48 ore carcerazione ex avvocata militare

E’ stata prorogata di altre 48 ore la carcerazione dell’ex avvocata militare generale israeliana Yifat Tomer-Yerushalmi, sotto accusa per aver divulgato alla stampa un video con gli abusi compiuti da soldati israeliani su un detenuto palestinese nel carcere di Sde Teiman. Lo riferisce la stampa israeliana. Il tribunale aveva accolto la richiesta di Tomer-Yerushalmi di non presentarsi in aula e partecipare all’udienza a distanza.

11:31

Corpi 15 palestinesi restituiti da Israele, in tutto 285

I funzionari dell’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, hanno annunciato di aver ricevuto i corpi di 15 palestinesi, portando il numero totale di corpi rimpatriati a Gaza a 285. Lo riporta l’Associated Press. Questo rimpatrio avviene il giorno dopo che Hamas ha consegnato il corpo di Itay Chen, un soldato israeliano ucciso il 7 ottobre 2023 durante l’attacco al kibbutz Nir Oz, il cui corpo era stato portato a Gaza. In conformità con i termini dell’accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, per ogni soldato israeliano restituito dal movimento islamista palestinese, Israele restituisce 15 corpi palestinesi.

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11:11

Katz: “Combatteremo Hamas senza limiti e distruggeremo tunnel”

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato che le Idf distruggeranno i tunnel di Hamas e uccideranno i suoi terroristi all’interno delle aree di Gaza controllate da Israele “senza alcuna limitazione”. In una nota, Katz ha detto che ”la politica di Israele a Gaza è chiara: le Idf stanno operando per distruggere i tunnel ed eliminare i terroristi di Hamas senza alcuna limitazione all’interno dell’area gialla sotto il nostro controllo”. Inoltre, ha affermato Katz, ”l’obiettivo, oltre a restituire tutti gli ostaggi caduti, è disarmare Hamas e smilitarizzare Gaza”.

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10:54

Il Papa: “Preghiamo per chi soffre la guerra”

“Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per quanti sono provati dai conflitti armati in diverse parti del mondo; penso in particolare al Myanmar ed esorto la Comunità Internazionale a non dimenticare la popolazione birmana e a fornire la necessaria assistenza umanitaria”. Lo ha detto il Papa al termine dell’udienza generale.

10:54

Iran: “Se ci sarà negoziato con gli Usa sarà solo sul nucleare”

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che nel caso venisse avviato un negoziato tra la Repubblica islamica e gli Stati Uniti i colloqui riguarderanno soltanto il dossier nucleare. “Si tratterebbe solo ed esclusivamente del dossier nucleare”, ha detto il capo della Diplomazia di Teheran, in seguito a una riunione di gabinetto, come riferisce Mehr. I colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti avviati in aprile sono stati interrotti in giugno, in seguito al conflitto tra la Repubblica islamica e Israele e il bombardamento dei principali siti nucleare iraniani da parte di Washington. Il ministero degli Esteri iraniano ha recentemente affermato che continua uno scambio di messaggi a livello indiretto tra l’Iran e gli Stati Uniti ma questo non significa che sono stati avviati nuovi colloqui.

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10:33

Teheran: “Nostra connazionale rilasciata in Francia, ora in ambasciata a Parigi”

Teheran annuncia che si trova nell’ambasciata iraniana a Parigi la  cittadina iraniana Mahdieh Esfandiari, arrestata in Francia a febbraio  con l’accusa di apologia del terrorismo sui social. “La nostra  connazionale in Francia, Esfandiari, è ora libera, è nella nostra  ambasciata e speriamo possa tornare una volta concluso il processo a suo  carico”, ha detto il capo della diplomazia della Repubblica islamica,  Abbas Araghchi.

10:12

Australia: Expo armamenti, proteste contro compagnie israeliane

Scontri fra polizia e manifestanti, con diversi arresti e alcuni feriti,  ieri all’apertura a Sydney dell’Indo-Pacific International Maritime  Exposition nell’International Maritime Exposition a Sydney, tra le  critiche alla partecipazione delle maggiori compagnie israeliane di  armamenti. Tra queste una sussidiaria australiana della più grande  compagnia israeliana di armamenti, Elbit Systems, e la compagnia di  proprietà statale Rafael Advanced Defense Systems. La polizia riferisce  che stava creando una zona di esclusione quando gli agenti sono stati  aggrediti da manifestanti, respinti utilizzando spray urticante. Gli  organizzatori del Palestine Action Group hanno tuttavia respinto la  versione, sostenendo di essere stati aggrediti dagli agenti appena  giunti sul posto. “La polizia ci ha subito attaccato da tutte le  direzioni… hanno immediatamente cominciato a usare spray urticante,  Lanciandosi a cavallo sulle persone”, ha detto ai giornalisti Josh Lees,  organizzatore del Palestine Action Group. “Circa 50 manifestanti, me  incluso, sono stati colpiti direttamente con forti spruzzi urticanti”.  Una giovane ha riferito di essersi fratturata un ginocchio mentre  cercava di evitare che altri manifestanti le cadessero addosso ed è  stata ricoverata in ospedale. Il Palestine Action Group aveva  pubblicizzato i suoi piani di ostacolare la conferenza, ma decine di  agenti, a piedi e a cavallo, di prima mattina hanno circondato il centro  espositivo per prevenire disagi o interruzioni all’evento.

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10:10

Berlino mette la bando associazione “Muslim interaktiv”

La Germania ha messo al bando l’associazione islamica “Muslim Interaktiv”, su iniziativa del ministero dell’Interno. Il gruppo “respinge i principi della democrazia e dello stato di diritto, e ha un atteggiamento anticostituzionale”, si legge in una nota del dicastero. “Chi nelle nostra strade chiede il califfato e incita all’odio in modo inaccettabile contro lo Stato di Israele, contro gli ebrei e contro i diritti di donne e minoranze incorre in tutta la durezza dello Stato di diritto”, ha commentato il ministro della Csu Alexander Dobrindt.

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10:09

Media: “Accordo fra Hamas e Anp per comitato gestione Gaza”

Uno dei più importanti leader di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha dichiarato che fra la sua fazione e l’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) è stato raggiunto un accordo in merito all’istituzione di un comitato temporaneo che gestirà la Striscia di Gaza per conto dell’Anp. Lo riporta il Times of Israel.     Tra le responsabilità del comitato ci sarà la supervisione dei valichi di frontiera e delle forze di sicurezza nella Striscia, ha detto Moussa Abu Marzouk ad Al Jazeera, aggiungendo che sarà presieduto da un ministro dell’Anp.Abu Marzouk non ha chiarito se questa decisione sia stata approvata sia dagli Stati Uniti che dall’Anp, il che significa che non è chiaro se l’accordo abbia un qualche peso.    Nelle ultime settimane, Hamas si è astenuta dal parlare pubblicamente della composizione del comitato che supervisionerà gli affari civili di Gaza, in linea con il piano di pace della Casa Bianca.    Secondo quanto riportato dai media arabi, uno dei candidati proposti per guidare il comitato è il Ministro della Salute dell’Anp, Majed Abu Ramadan. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, Israele avrebbe respinto la sua candidatura.    Abu Marzouk ha affermato che Israele continua a rifiutare di consentire alle forze Onu di operare nelle aree attualmente sotto il suo controllo nella Striscia, il che, a suo dire, contraddice la bozza di proposta presentata dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, incentrata sullo spiegamento di una forza internazionale di stabilizzazione a Gaza.    E ha chiarito che permangono disaccordi sui dettagli operativi della forza internazionale, come ad esempio dove debba operare e quale sarà il suo mandato, e ha affermato che “su questa questione è ancora necessaria una lunga discussione”.    Evitando di dare una risposta definitiva sul fatto che Hamas si disarmerà, come richiesto dall’ampio piano di pace per Gaza del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Abu Marzouk ha affermato che “Hamas è la forza che controlla il territorio (a Gaza). Se verrà disarmato, ci saranno altre armi e altri gruppi. Proprio come in Iraq, quando l’esercito iracheno fu sciolto, ne seguì il caos: emersero Al Qaida e l’Isis”. E ha aggiunto che una mossa del genere “non contribuirebbe alla stabilità o all’attuazione degli accordi (come il cessate il fuoco)”. “Non c’è alcun vuoto: qualsiasi forza sostitutiva deve essere palestinese e approvata dai palestinesi, quindi non ci sarà alcun rifiuto o conflitto interno”.

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10:01

Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella  Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di  frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel  frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con  diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di  peacekeeping. Di questo si è parlato nella puntata del 10 ottobre di  “Numeri”, approfondimento di Sky TG24.

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09:26

Ministro Israele: “Ebrei Ny fuggano da Mamdani e vengano qui”

L’elezione di Zohran Mamdani, “sostenitore di Hamas”, significa che gli  ebrei di New York dovrebbero fuggire in Israele, secondo quanto  dichiarato dal ministro israeliano alla Diaspora, Amichai Chikli, citato  dal Times of Israel.     “La città che un tempo era simbolo di libertà globale ha consegnato  le chiavi a un sostenitore di Hamas, a qualcuno le cui posizioni non  sono lontane da quelle dei fanatici jihadisti che, 25 anni fa, uccisero  3.000 dei suoi concittadini”, scrive Chikli su X, riferendosi agli  attacchi dell’11 settembre 2001. “Questo è un punto di svolta cruciale  per la città di New York”, e “la scelta fatta da New York scuote le  fondamenta stesse del luogo che ha dato libertà e opportunità di  successo a innumerevoli rifugiati ebrei dalla fine del XIX secolo, un  luogo che è diventato la sede della più grande comunità ebraica al mondo  al di fuori di Israele”.

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09:15

Israele:caso ex avvocata militare, Baharav-Miara non va a Knesset

Il procuratore generale Gali Baharav-Miara ha
annunciato che non partecipera’ alla discussione della Knesset sulla
prevenzione dei conflitti di interesse nell’ambito dell’indagine sull’ex
procuratore capo militare Yifat Tomer-Yerushalmi, nonche’ nell’indagine
sulle false dichiarazioni giurate presentate alla Corte Suprema. Lo
riferisce il sito Ynet, precisando che una discussione congiunta e’ in
programma questa mattina presso le Commissioni Costituzione, Affari Esteri
e Difesa della Knesset. L’ex procuratore generale militare Yifat
Tomer-Yerushalmi, e’ sospettata di frode, abuso di fiducia, abuso
d’ufficio, ostruzione alla giustizia e divulgazione illecita di materiale
nell’ambito dello scandalo delle fughe di notizie sugli abusi a Sde
Teiman. Tomer-Yerushalmi ha chiesto di non presenziare all’udienza per la
proroga della detenzione, che si terra’ questa mattina presso il Tribunale
di Tel Aviv, e di poterla seguire da remoto tramite Zoom “date le sue
condizioni”. L’ex avvocata militare generale israeliana e’ stata fermata
lunedi’ sera dopo che per qualche ora aveva fatto perdere le proprie
tracce.

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08:22

Appello di re Felipe VI a Israele e Hamas: “Rispettino accordi”

Re Felipe VI di Spagna ha fatto appello a Israele e a Hamas perché diano “prova di controllo” e facciano “tacere le armi” per dare al Medio Oriente “l’opportunità di una pace duratura” offerta dall’accordo di cessate il fuoco e del piano di pace promosso dal presidente statunitense, Donald Trump.
    Nel discorso durante la cena ufficiale, ieri sera a Madrid, in onore del sultano di Oman, Haitham bin Tarik, in visita di Stato in Spagna, Felipe VI ha di nuovo lamentato “la devastante tragedia umanitaria” che sta vivendo Gaza e “gli interrogativi che aprono le recenti violazioni del cessate il fuoco”, ribadendo l’impegno di Madrid per la soluzione dei due Stati nella regione.
    “Ribadiamo il nostro appello al contenimento, al silenzio delle armi e al rispetto degli accordi”, ha detto il monarca, poiché “possiamo essere di fronte a questa opportunità per una pace duratura che, da decenni, è la grande aspirazione del popolo palestinese e del popolo israeliano”, ha aggiunto il capo dello Stato spagnolo. Nel difendere “uno scenario nel quale uno Stato palestinese sovrano e indipendente conviva in pace e in sicurezza con uno Stato di Israele, pienamente riconosciuto da tutti”, il monarca ha evidenziando la necessità che Paesi arabi, che ancora non lo hanno fatto, come Oman, procedano a tale riconoscimento.
   Allo stesso tempo, Felipe VI ha messo in rilievo gli sforzi della Spagna “a sostegno dell’unità, dell’integrità territoriale e della sovranità del Libano e dell’Iraq”, così come le sue relazioni con i paesi del Golfo, sia nel quadro bilaterale che attraverso l’Ue, “con l’obiettivo di costruire una nuova architettura di sicurezza regionale che consenta di integrare Iran nella regione e porre fine alla guerra in Yemen”.

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08:19

Cnn: “Israele lavora per influenzare formulazione risoluzione Onu”

Israele era riluttante ad accettare un mandato Onu per la forza internazionale per Gaza, ma ha fatto marcia indietro sotto la pressione degli Stati Uniti. Lo scrive la Cnn citando un alto funzionario israeliano secondo cui lo Stato ebraico è stato in ogni caso coinvolto nella stesura della risoluzione e sta ancora cercando di influenzarne la formulazione.    “Al momento, non ci sono problemi importanti per noi: la domanda è se rimarrà così”, ha detto il funzionario. L’attuale bozza di lavoro non include alcun obbligo di riferire al Consiglio di Sicurezza, e Israele vuole che rimanga così. “Alcuni paesi cercheranno di aumentare il più possibile il coinvolgimento del Consiglio di Sicurezza, e Israele cercherà di impedirlo”, ha aggiunto il funzionario.    Secondo il network israeliano Channel 12, funzionari dello Stato ebraico sono tuttavia fortemente contrari ad alcune clausole della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sull’istituzione di una forza internazionale a Gaza. Al di là delle implicazioni militari, alcuni funzionari israeliani considerano la proposta una pericolosa “internazionalizzazione” del conflitto israelo-palestinese, temendo che possa portare a un indesiderato controllo internazionale non solo a Gaza, ma anche in Cisgiordania. 

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06:28

Media: ‘Idf offre passaggio sicuro 200 Hamas in cambio corpo Goldin’

Il Capo di Stato Maggiore delle Idf, Tenente Generale Eyal Zamir, avrebbe detto ai funzionari politici che raccomanderà di consentire un passaggio sicuro ai circa 200 miliziani di Hamas intrappolati a Rafah, nel sud di Gaza sotto il controllo israeliano, solo se il gruppo palestinese restituirà il corpo del tenente Hadar Goldin, ucciso durante la guerra di Gaza del 2014 e il cui corpo è stato sequestrato da Hamas. “Sono disposto a prendere in considerazione il rilascio dei terroristi da Rafah a una condizione: la restituzione di Hadar Goldin. Altrimenti, nessun terrorista lascerà Rafah vivo”, avrebbe dichiarato Zamir ai vertici politici israeliani, secondo quanto riportato da Channel 12.

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06:28

Israele, ‘corpo restituito è ostaggio americano Itay Chen’

L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che a seguito del processo di identificazione medico-legale, il corpo che Hamas ha restituito ieri sera appartiene al soldato dell’Idf israeliano-americano Itay Chen. Lo riporta Ynet. Chen era l’ultimo ostaggio ucciso rimasto nella Striscia di Gaza con cittadinanza Usa.