«Nessuna disconnessione mentale»

«La mente di Alessia Pifferi non si disconnette mai dalla figlia Diana», ha ribadito Tontodonati. «Nel raccontare bugie alla madre o al compagno, nomina più volte la bambina, inventa dettagli, costruisce storie per mascherare la realtà. Nessuna patologia può far pensare a momenti di disconnessione mentale».

Per la pm, la donna è perfettamente consapevole e capace di agire con lucidità: «Non si ravvisa alcuna reazione acuta dal punto di vista psicotico. La Pifferi si è adattata al contesto carcerario, e questa è prova della sua intelligenza e della capacità di muoversi nella realtà».