Dopo l’esonero di Patrick Vieira, il Genoa ha deciso di affidare la panchina a Daniele De Rossi, ex allenatore della Roma. La decisione arriva in un momento delicato della stagione con la squadra impegnata nella lotta per la salvezza. L’accordo tra le parti è ormai definito. Il contratto proposto prevede otto mesi di durata, fino al termine della stagione, con un rinnovo automatico di due anni in caso di salvezza. Secondo le indiscrezioni, la trattativa si è concentrata più sugli aspetti tecnici e sul progetto sportivo che sulle cifre economiche. De Rossi ha chiesto garanzie di fiducia e stabilità, due condizioni che, secondo il suo entourage, erano mancate nelle precedenti esperienze a Ferrara e a Roma.
L’impatto economico del contratto di Daniele De Rossi
Dal punto di vista economico, il contratto di De Rossi rappresenta un impegno importante ma sostenibile per le casse del Genoa. L’ex tecnico della Roma dovrebbe percepire un compenso intorno a 1 milione di euro netti fino a fine stagione, cifra che si traduce in un costo complessivo di circa 2,4 milioni lordi per il club.
Si tratta di un ingaggio in linea con il budget societario e inferiore rispetto al precedente allenatore, Patrick Vieira, che guadagnava 1,4 milioni di euro netti a stagione. Per il Genoa, dunque, l’arrivo di De Rossi comporta un leggero risparmio economico rispetto al tecnico francese, ma anche un investimento in prospettiva. Se il nuovo allenatore dovesse centrare l’obiettivo salvezza, il contratto biennale che scatterebbe automaticamente comporterebbe un esborso più consistente, ma sostenuto da una maggiore stabilità tecnica.
Rispetto all’esperienza romana, dove De Rossi percepiva circa 3 milioni di euro netti a stagione, il nuovo incarico segna una netta riduzione dell’ingaggio. Una scelta che evidenzia la volontà dell’ex centrocampista di rimettersi in gioco e costruire un percorso professionale solido, accettando una cifra inferiore in cambio di un progetto più coerente con le sue ambizioni.
Un progetto di rilancio sportivo e gestionale
L’arrivo di De Rossi si inserisce in un piano di rinnovamento tecnico voluto dalla dirigenza del Genoa, che ha valutato diversi profili prima di convergere sul nome dell’ex giallorosso. In lizza c’erano anche Paolo Vanoli e altri tecnici italiani, ma la scelta è ricaduta su un allenatore giovane, determinato e con voglia di affermarsi in Serie A dopo l’addio alla Roma.
De Rossi, dopo aver iniziato la carriera come collaboratore tecnico di Roberto Mancini in Nazionale, ha guidato la Spal in Serie B e successivamente la Roma, con cui ha ottenuto un sesto posto nella stagione 2023/24. Il suo bilancio complessivo è di 47 partite da allenatore tra tutte le competizioni, con 17 vittorie, 15 pareggi e 15 sconfitte. In Serie A, ha collezionato 10 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte su 22 panchine.
Nei mesi precedenti, De Rossi si era dedicato all’attività dirigenziale come presidente dell’Ostiamare, club di Serie D attualmente primo in classifica. Il ritorno in panchina con il Genoa rappresenta per lui una nuova sfida professionale e personale.