Dopo la delusione dei Mondiali e la tentazione del ritiro, il campione olimpico dei 100 metri ha ripreso la preparazione in Florida. Niente indoor, l’obiettivo è Birmingham

Non poteva finire così. Non poteva finire allo Stadio Nazionale di Tokyo – il teatro delle sue imprese olimpiche 2021 – con una doppia eliminazione in semifinale ai Mondiali, nei 100 (con 10”16) e nella 4×100 (con un suo aggancio in avvio di seconda frazione al sudafricano Naswanganyi) e concreti propositi di ritiro. “Devo capire se vale la pena continuare – disse -: l’atleta di vertice è concentrato 24 ore su 24. Non c’è solo l’allenamento: per esempio si deve mangiare e dormire in un certo modo. Non ho 22 anni, né le energie di allora: le rinunce pesano. Adesso mi serve tempo per riflettere, ho bisogno di liberare la testa”. Da allora è trascorsa una cinquantina di giorni e di Marcell Jacobs, che il 26 settembre ha compiuto 31 anni, si sono un po’ perse le tracce. A esperienza iridata conclusa, dopo un passaggio da Jacksonville, in Florida, dove da due anni fa base con la famiglia, è tornato in Oriente insieme alla moglie Nicole, concedendosi una lunga vacanza tra Bali e Seul. Da alcuni giorni è di nuovo negli Stati Uniti. Nessuna decisione ufficiale è stata ancora presa, nessun annuncio è stato ancora fatto. Ma c’è più di un motivo per credere che la parola fine non verrà pronunciata in tempi brevi. 

programmi—  

Alle porte, per il poliziotto bresciano, c’è un mesetto di lavori di ripresa, di condizionamento generale. In attesa – probabilmente – di coach Rana Reider, ancora in Cina, dov’è referente dei migliori sprinter. Da domenica a venerdì 21 si disputerà infatti la 15ª edizione dei Giochi Nazionali. Si tratta di una rassegna quadriennale per rappresentative provinciali di assoluto rilievo: a quella del 2021, divisi in 34 discipline, hanno partecipato circa 12.000 atleti. Si svolgerà tra Hong Kong, Macao e Guangzhou. In quest’ultima città, in maggio già sede dei Mondiali di staffette, da sabato 15 a giovedì 20 si svolgeranno le gare di atletica, tranne quelle di marcia e maratona. Reider a parte, dopo una stagione nella quale è stato a lungo assente, sono state valutate altre opzioni, ma al momento scartate. In Florida ci sono diversi, prestigiosi gruppi di allenamento per velocisti: da quello guidato da Lance Brauman, a quello che fa capo a Dennis Mitchell. Ma rispondono a sponsor tecnici diversi da quello di Marcell. Altre strade, come quella che avrebbe condotto alla North Carolina A&T State University della non lontanissima Greensboro, dove il referente per l’atletica è l’ex grande ostacolista Allen Johnson, non sono state giudicate percorribili. Nulla, va ribadito, è comunque stabilito definitivamente. Se non che l’azzurro continuerà a risiedere per buona parte dell’anno oltre Atlantico – celebrato Halloween con tanto di addobbi, i figli Meghan e Anthony, da lunedì, hanno anche passaporto statunitense – senza disdegnare periodi in Italia e in particolare nella sua Desenzano. Dove, oltre agli affetti familiari, hanno sede il Centro e l’Academy che portano il suo nome. E poi la voglia e le ambizioni di un campione del suo calibro, al di là di certi impegni contrattuali pluriennali, dopo riflessioni giuste e legittime, sono riemerse. Anche se il Consiglio Federale – due pesi e due misure – nell’ambito dell’Elite Club 2026, partendo da quella Top, lo ha retrocesso di due fasce… 

il futuro—  

Marcell difficilmente farà la prossima attività indoor. Ma all’aperto, con il mirino puntato sugli Europei di Birmingham (10-16 agosto), la stagione si presenterà meno impegnativa delle ultime. Nella storia, vada come vada, c’è già e non lo toglierà nessuno: un terzo oro continentale consecutivo sui 100 lo renderebbe leggenda.