Un concerto che è una festa, con 21 ospiti, musicisti dal vivo, un Dj, scenografie semplici e spettacolari. Al centro c’è la musica, per come l’ha sempre intesa lui, in un percorso mai lineare ma sempre coerente. Il racconto

Ventuno ospiti sul palco e un Forum gremito in ogni ordine di posti. Universo Neffa è stato più di un concerto, più di un ritrovo di vecchi e nuovi amici, persino più di una festa. È la celebrazione di un ritorno, quello del guaglione sulla traccia, parafrasando l’attacco di In Linea, prima canzone dello storico Neffa e i Messaggeri della Dopa e, non a caso, anche dello show andato in scena mercoledì 5 novembre a Milano. Un lungo abbraccio che i fan attendevano da tempo, che si era iniziato a concretizzare con l’uscita di Canerandagio, il suo primo disco rap in 27 anni.

 

Tra atmosfere 90s e distopia

Ad accompagnare Neffa una band e un Dj, quel Double S che lo segue da sempre. E poi tutti, ma proprio tutti, gli artisti che hanno collaborato con lui nel suo nuovo disco, una situazione più unica che rara, uno sforzo organizzativo e produttivo notevole che in termini di risposta del pubblico e resa artistica ha senza dubbio pagato. Lo spettacolo alterna richiami degli anni ’90 (un gigantesco stereo, un bus “devastato” dal bombing dei writer) e le atmosfere distopiche di Canerandagio, concedendosi deviazioni più pop, blues, cantautoriali, nel ripercorrere in ordine sparso le tappe della carriera di un artista poliedrico e sempre libero.

 

In Linea, Suona Ancora e I Messaggeri aprono il concerto per poi introdurre il primo ospite della serata, Jake La Furia, che rappa su Biancoenero. Neffa trascina il suo pubblico, lo trasporta nel viaggio, chiede più volte “Prende bene?” ed effettivamente prende benissimo. Il funk e la black music sono il filo conduttore di un percorso che, guardato dallo specchietto retrovisore, assume una coerenza che molti negarono e misero in discussione all’uscita de La mia signorina. Non ci sono barriere di genere nella musica, Neffa lo sa e non costruisce il suo show su blocchi monolitici. Piuttosto ondeggia tra il suo lato più hip hop e quello più cantautoriale, tra il passato remoto, quello più prossimo e il presente.

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Una lunghissima lista di ospiti

Il pubblico esplode quando sul palco sale Kaos, pilastro dell’hip hop italiano, per cantare Carcere a Vita e Deidellolimpo. A tratti si ha proprio la sensazione di essere trasportati tra le pagine di Aelle, rivista che per 10 anni, tra il 1991 e il 2001, ha accompagnato i b-boy d’Italia tenendoli aggiornati su tutte le novità hip hop. Poi le atmosfere si fanno più smooth con Prima di andare via, Cambierà, Mondo nuovo, Molto calmo e Dove sei.

Il blocco centrale è occupato perlopiù dai brani più recenti, ed è qui che comincia un tourbillon di ospiti da capogiro. Con qualcuno – come Kaos – ci è cresciuto, qualcun altro è cresciuto con la sua musica – ed è il caso di Coez o Gemitaiz, che non si fanno problemi a dirlo a gran voce -, uno in particolare – Fabri Fibra – ne è stato praticamente battezzato, praticamente tutti gli devono tanto. C’è pure un vecchio nemico come J-Ax, ci sono Gué e Joshua che fanno vibrare il Forum, e c’è gente che quando usciva 107 Elementi,  il suo ultimo album rap prima di Canerandagio, non andava nemmeno alle elementari come Nayt o doveva ancora nascere come Ele A.

L’abbraccio a Deda

Inutile e ridondante sarebbe elencare tutti i featuring sul palco (li trovate nella scaletta in coda a questo articolo), importante e fondamentale citare però l’omaggio a Deda, che insieme a Gruff viene citato quando Neffa mette in fila Cani sciolti e Lo straniero e poi a sorpresa viene invitato sul palco per un ringraziamento doveroso e un abbraccio con l’amico di sempre davanti al Forum. Lo stesso Forum che all’unisono canta Lontano dal tuo sole e a cui Neffa dice “siete stati il feat più bravo di tutti stasera, persino di me”. Ci sono anche almeno un paio di momenti intrisi di impegno politico: un omaggio a Marco Pannella e alla sua battaglia per la legalizzazione della cannabis prima di La mia signorina e una carrellata sullo schermo gigante delle notizie che hanno segnato gli anni tra il 1993 e il 2025, quelli della sua carriera musicale: si parte con l’arresto di Totò Riina, si chiude con le bombe israeliane su Gaza, passando per la caduta delle Torri Gemelle, la vittoria dei Mondiali del 2006, l’elezione di Papa Francesco, mentre il pubblico partecipa alternando le emozioni tra esplosioni di gioia e fischi di rabbia.

Il bis è forse il brano più atteso, certamente quello più iconico della storia dell’hip hop italiano. Aspettando il sole, cantato per la prima volta dal vivo con Giuliano Palma. Tutti la sanno a memoria, tutti la rappano e cantano, tutti si lasciano trasportare un’ultima volta nel viaggio di Giovanni Pellino. Un viaggio mai lineare ma sempre coerente e libero. Un viaggio che speriamo possa continuare a lungo.

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La scaletta di Universo Neffa

  • INTRO DJ
  • IN LINEA / SUONA ANCORA / I MESSAGGERI
  • BIANCOENERO feat. JAKE LA FURIA
  • SANTOSUBITO / RUBIK
  • FUNK-A-UN
  • PERDERSI&RITORNO feat. FRAH QUINTALE
  • (INTRO) + CARCERE A VITA + DEIDELLOLIMPO feat. KAOS
  • INTERLUDIO + LITTLEBOYFUNKYINTRO
  • PRIMA DI ANDARE VIA
  • CAMBIERÀ
  • IL MONDO NUOVO
  • MOLTO CALMO
  • DOVE SEI
  • CANERANDAGIO feat. IZI
  • INTERLUDIO 2 + BUFERA feat. FRANCO 126
  • CUOREAPEZZI feat. GUE’, JOSHUA
  • L’INCOGNITA + GRANFINESSE
  • TUTTELESTELLE feat. ELE A, FRANCESCA MICHIELIN
  • INQUINARE feat. COEZ
  • AGGIO PERZO O SUONN feat. COEZ
  • SHOW
  • UNO COME ME feat. J-AX
  • DOMANI feat. NAYT
  • LA MIA SIGNORINA
  • QUANDO SORRIDI
  • COME MAI
  • STARE AL MONDO feat. AL CASTELLANA
  • ARGIENTO feat. LUCARIELLO, STE
  • MIRAGGIO feat. JOAN THIELE, GEMITAIZ
  • LONTANO DAL TUO SOLE / UNA DIREZIONE GIUSTA
  • TROPPAWEED / BURNOUT
  • CANI SCIOLTI / LO STRANIERO
  • LUNAROSSA feat. MAHMOOD
  • HYPE (NUOVE INDAGINI) feat. FABRI FIBRA, MYSS KETA
  • FOGLIE MORTE feat. FABRI FIBRA
  • ASPETTANDO IL SOLE feat. GIULIANO PALMA

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