Le scene di guerriglia hanno richiesto un massiccio intervento delle forze dell’ordine per tentare di disperdere i violenti e riprendere il controllo della situazione.
Vallecas si è trasformata in un campo di battaglia. La vigilia della partita di Conference League tra il Rayo Vallecano e il Lech Poznan, del 6 novembre 2025, è stata macchiata da una violenza urbana senza precedenti. Quella che doveva essere una serata di calcio europeo si è trasformata in una guerra tra ultras per le strade del quartiere madrileno.
La guerriglia tra i tifosi di Rayo e Poznan—
I protagonisti di questi scontri sono stati i gruppi radicali delle due tifoserie: da un lato i “Bukaneros“, noto gruppo ultras di casa, e dall’altro i temuti “radicales” del Lech Poznan, arrivati dalla Polonia. Gli ultras polacchi, in particolare, sono noti in tutta Europa per la loro estrema pericolosità e la loro ideologia radicale. Il loro arrivo a Madrid era stato fin da subito classificato come “ad alto rischio“. Le autorità temevano esattamente il tipo di escalation violenta che si è poi verificata, trasformando il quartiere operaio in un teatro di scontri pianificati.
Secondo quanto si evince, non si è trattato di scontri casuali, ma di un appuntamento organizzato e premeditato tra le due fazioni per dar vita a uno scontro violento. Le strade di Vallecas sono diventate lo scenario di questa follia. Le scene di guerriglia hanno richiesto un massiccio intervento delle forze dell’ordine per tentare di disperdere i violenti e riprendere il controllo della situazione.
Un altro tentativo di violenza è arrivato, sempre da parte dei gruppi ultras, nell’intento di forzare l’area dell’impianto sportivo e di scontrarsi nelle sue immediate vicinanze. Questo episodio di violenza estrema ha fatto scattare l’allarme rosso per la gestione dell’ordine pubblico.
L’atmosfera prima del fischio d’inizio è diventata incandescente, con il timore che la violenza possa esplodere nuovamente all’interno o al termine dell’incontro.
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