Cambiare radicalmente, senza lasciare spazio alle mezze misure. Forse lo stesso si può dire della prima serata televisiva , almeno per come la si conosceva un tempo. Negli ultimi anni, la cosiddetta access prime time — la fascia che precede i programmi di punta — si è dilatata fino a inglobare l’inizio vero e proprio della serata, rendendo sempre più sfumati i confini tra un blocco e l’altro della programmazione. Rai e Mediaset si muovono ormai su uno stesso terreno, in cui gli orari di partenza si spostano sempre più avanti e il pubblico deve fare i conti con serate che si allungano ben oltre il previsto.
La Ruota della Fortuna oltre i limiti dell’access
È accaduto anche mercoledì 5 novembre, quando su Canale5 La Ruota della Fortuna ha proseguito la sua corsa fino a un orario inconsueto: la chiusura è arrivata oltre le 22, ben oltre la fine di Affari Tuoi su Rai1. Il programma condotto da Gerry Scotti con Samira Lui è partito subito dopo il Tg5 e ha mantenuto il pubblico incollato allo schermo, data anche la nuova manche annunciata a inizio settimana, ma ha finito per spingersi quasi un’ora oltre quello che dovrebbe essere il limite dell’ access prime time.
Il confronto con la Rete concorrente è immediato. Stefano De Martino ha salutato il pubblico di Rai1 un po’ prima ma non tanto in anticipo com’era stato promesso dalla Prima Rete, orario che, fino a qualche anno fa, segnava l’inizio dei programmi serali e non la fine del preserale. È chiaro, dunque, che l’effetto domino sugli ascolti è inevitabile: più un format si prolunga, più lo share cresce, anche semplicemente perché intercetta fette di pubblico che, a quell’ora, non hanno ancora scelto cosa guardare.
Ma nel caso del game show Mediaset, il discorso è più complesso. Il ritorno di un titolo storico come La Ruota della Fortuna è stato un punto di forza del palinsesto perché è un programma che funziona a prescindere dalla durata, sostenuto da una conduzione solida – quella di Gerry Scotti – e da un meccanismo immediato, che piace sempre di più al pubblico.
Le conseguenze sul prime time Mediaset
La questione dei tempi, però, pesa su tutto il resto della programmazione. Fino all’anno scorso, la fascia oraria era occupata da Striscia la Notizia, spesso indicata come il principale ostacolo ai risultati dei programmi serali di Canale 5: un traino considerato debole e un orario di inizio troppo tardo. Ma oggi, nonostante La Ruota della Fortuna garantisca numeri solidi, alcuni titoli continuano a faticare.
Io Canto Family non ha raggiunto le aspettative, mentre il Grande Fratello vive una stagione complessa, tra cali e risalite. Anche la fiction Mediaset — italiana o turca — si muove in un equilibrio fragile, con poche eccezioni che possano tenere testa alla concorrenza.
Ciò che emerge è un dato strutturale: la prima serata non comincia più quando dovrebbe. Lo spettatore, abituato a ritmi diversi, si ritrova spesso costretto a scegliere se seguire un programma fino in fondo o rinunciare a metà. E questa abitudine, nel lungo periodo, rischia di ridisegnare del tutto il concetto stesso di intrattenimento televisivo.
In attesa che Striscia la Notizia torni a occupare il suo posto, fissato per il 26 novembre, La Ruota della Fortuna resta la protagonista del momento: un gioco che continua a girare — e con lui, l’intero meccanismo del palinsesto Mediaset, sempre più spostato in avanti, come una ruota che non smette mai davvero di girare.
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