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Anche il Cremlino cita apertamente i rischi di una «guerra civile». Non un pericolo imminente, né una minaccia a breve termine. Ma in un contesto come quello russo, un’uscita del genere è diventata una notizia virale soprattutto sui media ucraini. Secondo Alexander Kharichev, capo della Direzione presidenziale per il monitoraggio e l’analisi dei processi sociali, la Russia potrebbe trovarsi ad affrontare il rischio di un conflitto interno a causa delle crescenti tensioni sociali, economiche e politiche.
APPROFONDIMENTI
Il suo avvertimento è apparso in un articolo intitolato “Chi siamo?” pubblicato sulla rivista State, edita dall’Accademia presidenziale russa per l’economia nazionale e la pubblica amministrazione. Kharichev ha individuato una potenziale «guerra civile» come una delle cinque principali sfide che la Russia si trova ad affrontare, insieme alla perdita di sovranità politica e culturale, al declino demografico, all’erosione della fiducia pubblica nel governo, al crollo del sistema politico e a quella che ha descritto come «disumanizzazione» della società russa.
In risposta, Kharichev ha chiesto di promuovere una «società unita e solidale» costruita attorno all’ideologia del «non abbandoniamo i nostri», che, secondo lui, dovrebbe essere radicata nel «codice di civiltà» della Russia.
La legge sull’educazione patriottica
Ha aggiunto che una futura legge sull’educazione patriottica obbligherebbe tutte le istituzioni statali e le organizzazioni educative a promuovere questa ideologia e a rafforzare la lealtà civica.
Kharichev ha scritto che la guerra della Russia contro l’Ucraina aveva impedito la perdita della sovranità russa. «L’élite russa era concentrata esclusivamente sul mandare i propri figli all’estero, creando strutture pensionistiche all’estero.
Per la Russia, l’operazione militare speciale si è rivelata una purificazione». Affrontando il declino demografico, Kharichev lo ha descritto come parte di un «esperimento globalista» e di un «virus» diffuso attraverso la promozione di stili di vita senza figli e LGBTQ. Come contromisura, ha suggerito di incoraggiare le famiglie numerose e di produrre contenuti mediatici che mostrino famiglie con tre o più figli.
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Per ricostruire la fiducia nelle istituzioni statali, Kharichev propone un sistema meritocratico in cui i ruoli di leadership siano ricoperti dagli individui più capaci. Per contrastare quella che definisce «disumanizzazione», sollecita la creazione di una «persona del futuro» guidata da valori come il patriottismo, la solidarietà e il servizio.
Il capo dell’intelligence ucraina: rischio collasso economico
In precedenza, il capo dell’intelligence ucraina Oleg Ivashchenko aveva avvertito che la Russia potrebbe trovarsi di fronte al collasso economico entro la fine del 2025, a causa della riduzione delle sue riserve e dell’aumento dei costi della guerra. Ha dichiarato a Ukrinform che le ambizioni di Mosca rimangono elevate, ma le sue capacità sono «esaurite, tecnologicamente, economicamente e diplomaticamente», con il Fondo Nazionale per il Ricchezza sceso a 38 miliardi di dollari e gravi difficoltà finanziarie previste a breve.
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