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Redazione Economia

L’obiettivo è contrastare il tabagismo e reperire nuove risorse per il sistema sanitario nazionale: occorre raccogliere 50 mila firme. In Italia quasi un quarto degli adulti fuma regolarmente

Tasse extra sulle sigarette. Al via la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare promossa da Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, Fondazione Umberto Veronesi e Fondazione Aiom. La richiesta è di introdurre un’accisa fissa di 5 euro su tutti i prodotti da fumo e da inalazione di nicotina, compresi quelli di nuova generazione (sigarette elettroniche e tabacco riscaldato). L’obiettivo dei promotori contrastare il tabagismo e reperire nuove risorse per il sistema sanitario nazionale. 

I danni del fumo

In Italia quasi un quarto degli adulti fuma regolarmente ed è preoccupante anche la diffusione tra i più giovani, spiegano i promotori dell’iniziativa. Un teenager su 5 tra i 15 e i 19 anni fa un uso quotidiano di sigarette, comportamento che tende poi a mantenere per il resto della vita. Da qui la scelta di lanciare una grande campagna di sensibilizzazione promossa dalla società scientifica (Aiom) e dalle principali fondazioni dell’oncologia (Fondazione Airc, Fondazione Veronesi, Fondazione Aiom, in collaborazione con Fondazione The Bridge). L’obiettivo è raccogliere, entro la primavera, 5 mila firme autenticate. Saranno poi consegnate, insieme al testo del provvedimento, al Parlamento che dovrà discutere la proposta.



















































Campagna anti-fumo mai realizzata prima

 La campagna, la prima del genere mai realizzata in Italia, è stata annunciata oggi in un convegno nazionale al Senato promosso da Aiom, alla vigilia del suo XXVII congresso nazionale, su iniziativa della vicepresidente del Senato Mariolina Castellone. «Chiediamo alle istituzioni una legge nelle modalità e nei termini previsti dalla Costituzione – dichiarano Francesco Perrone, presidente Aiom, Daniele Finocchiaro, consigliere delegato di Fondazione Airc, Giulia Veronesi per Fondazione Veronesi e Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom – Nonostante le norme più restrittive approvate negli ultimi decenni, ancora troppi cittadini fumano. Il tabagismo rappresenta uno dei più rilevanti fattori di rischio oncologico; vanno quindi incentivati tutti gli strumenti che favoriscano la cessazione». 

Il confronto internazionale

Le esperienze internazionali (in primo luogo di Francia e Irlanda) dimostrano che il forte incremento sostanziale del prezzo delle sigarette rappresenta la sola strategia efficace per abbassare drasticamente il numero di fumatori. Si stima una possibile riduzione del 37% del consumo di tabacchi se si aumentasse di 5 euro il prezzo delle sigarette e degli altri prodotti correlati. Lo scopo è rendere il fumo una pratica davvero costosa e poco sostenibile, soprattutto per i più giovani». Inoltre, «l’incremento delle entrate potrà contribuire a finanziare il Servizio sanitario nazionale, a tutto vantaggio dei cittadini colpiti dal cancro e non solo».

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6 novembre 2025