A volte, va detto, basta passare dal telecomando allo smartphone e il gioco è fatto. Non è peccato dire che fino a qualche mese fa il reality show sembrava aver detto tutto. Le isole, le case, le prove di resistenza, gli amori costruiti e le liti preconfezionate: tutto già visto e raccontato (fin troppo). Poi è arrivato The Traitors (lo stesso discorso vale per Pechino Express e Money Road per Sky, Il Collegio su RaiPlay e Celebrity Hunted proprio su Prime Video) e il genere ha improvvisamente ritrovato una ragione d’essere. Nato nei Paesi Bassi nel 2021 e oggi adattato in decine di versioni internazionali tra cui quella italiana, il programma ha ribaltato le regole del gioco televisivo. La sua forza? Un’idea semplice ma dirompente: trasformare la convivenza in un’indagine collettiva. Girato interamente in Trentino, tra Castel Valer e Castel Nanno in Val di Non, il programma è prodotto da Fremantle Italia per Prime Video, con il supporto di Trentino Film Commission. Qui, all’interno di un castello isolato, un gruppo di concorrenti convive tra prove di squadra e sospetti incrociati. Quattordici volti noti del mondo dello spettacolo e dei social tra cui Giuseppe Giofrè, Michela Andreozzi, Paola Barale, Filippo Bisciglia, Giancarlo Commare, Tess Masazza, Aurora Ramazzotti e Rocco Tanica si sfidano ad un LOL del tradimento (chi si fa «sgamare», è fuori). Alcuni sono «leali», altri (in segreto) «traditori». Ogni notte, i traditori eliminano un giocatore. Ogni giorno, invece, il gruppo tenta di smascherarli. Una meccanica ispirata ai classici giochi da tavolo come un Cluedo 2.0, ma portata a un livello di intensità psicologica che il piccolo schermo (e lo streaming, in parte) non vedeva da anni. E il risultato, inevitabilmente, fa sembrare stanchi molti reality tradizionali.

Psicologia e tensione: il vero motore dello show

I primi due ingredienti del format li avete appena letti una riga sopra. In The Traitors, infatti, l’interesse non nasce dal conflitto, ma dal dubbio. Di chi possiamo fidarci, oggi? In effetti, di nessuno: ogni sorriso può essere una menzogna mentre ogni decisione rappresenta una prova di fiducia. Il pubblico da casa diventa parte della missione vestendo i panni di un investigatore, scrutando ogni dettaglio per capire chi mente davvero (pur sapendolo già dalla prima puntata, tra l’altro). La paura di essere esclusi, il bisogno di fidarsi, la sensazione di vulnerabilità. The Traitors ci obbliga a interrogarci su quanto, nella vita reale, sappiamo davvero leggere le persone intorno a noi. Ecco perché potremmo definirlo un vero e proprio esperimento sociale, specchio della società contemporanea.

Alessia Marcuzzi, la Regina del sospetto

Al centro del gioco c’è una Alessia Marcuzzi inedita: controllata, elegante, magnetica. Dimenticate la conduttrice solare dei grandi show Mediaset: qui è una padrona di casa cupa e misteriosa, la Signora del Castello, che governa la narrazione con ritmo e sguardo glaciale. Ogni sua apparizione è caratterizzata dall’iconico mantello e cappuccio alternato ad outfit più streetwear come jeans e camicia a quadri. E quando pronuncia la frase «il traditore ha colpito ancora», il gelo cala sulla tavola rotonda. La scelta di affidarle la conduzione si è rivelata vincente: Marcuzzi porta credibilità, ironia e una dose di mistero perfetta per il tono dark del programma. È decisamente una rinascita professionale e un cambio d’identità (per Prime Video aveva già presentato Red Carpet – Vip al Tappeto con la Gialappa’s Band).

Il format che ha conquistato il mondo

Nato nei Paesi Bassi nel 2021 con il titolo De Verraders, il format creato da IDTV per RTL 4 in breve tempo è diventato un successo internazionale, adattato in più di venticinque paesi. Le versioni britannica e statunitense sono oggi le più note: la prima, condotta da Claudia Winkleman, ha vinto un BAFTA 2023 come miglior reality; la seconda, guidata da Alan Cumming e girata nello spettacolare Ardross Castle nelle Highlands scozzesi, si è aggiudicata l’Emmy 2025 per miglior «reality competition». Ogni adattamento ha saputo declinare l’idea originale con uno stile visivo fortissimo, in particolar modo l’Italia: un taglio a tratti cinematografico (castelli, boschi, candele, tavoli delle accuse). Da venerdì il format andrà in onda per la prima volta in nuovo Paese: l’Ucraina.

L’hype cresce: due puntate al gran finale

Con le ultime due puntate in arrivo il 6 novembre su Prime Video, l’attesa è altissima. Le alleanze si sgretolano, i sospetti si moltiplicano e sui social esplode la caccia all’ultimo traditore. Le teorie dei fan si rincorrono sui vari social, mentre ogni scena viene analizzata come in una serie HBO: chi mente? chi sta bluffando? chi si salverà? Non ci resta che scoprirlo!

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