Firenze, 6 novembre 2025 – E’ un diamante leggendario, di cui si conosceva l’esistenza. E che nessuno aveva mai visto. Una pietra preziosa appartenuta ai Medici. Di cui si parla nelle cronache dell’epoca e anche in alcuni documenti ufficiali. Ma che non era mai riemersa dai meandri della storia. Adesso, torna alla luce. Anche, in qualche modo, grazie al clamoroso furto del Louvre delle scorse settimane.

La pietra che un tempo “visse” a Firenze è adesso in Canada, nel caveau di una banca, gelosamente custodita. Sono stati gli Asburgo, che divennero proprietari del diamante dopo i Medici, a portarlo via dall’Austria, dalla loro terra, nei complicati e drammatici mesi dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Approdò appunto in Canada, dopo essere stato custodito in Svizzera durante la Prima Guerra Mondiale. Ha resistito alle guerre. Ma quella pietra c’è ancora e adesso il progetto dei discendenti degli Asburgo è quello di esporlo, almeno in Canada. In una vicenda che potrebbe farsi intricata anche dal punto di vista giudiziario. A chi appartiene davvero il Fiorentino? Ai discendenti degli Asburgo o all’Austria?

Quanto costa il diamante fiorentino? few

Il titolo del New York Times: “Il diamante fiorentino riemerge dopo cento anni”. Più a destra il diamante stesso nelle foto del quotidiano, che ha potuto visionare quello e altri gioielli degli Asburgo custoditi in Canada

La vicenda del diamante viene raccontata in un articolo del New York Times. E’ una storia appunto da leggenda, per un diamante da 137 carati il cui valore è inestimabile. Pesa 27 grammi e ha 126 faccette. Che valore può avere una pietra preziosa del genere? La stima è difficile. Se solo un diamante da 137 carati può valere di per sé una cinquantina di milioni di dollari, il valore di una pietra dalla storia così incredibile può raddoppiare. Impossibile però appunto poter dare un prezzo a questo incredibile diamante. 

La storia del diamante

Sono stati i discendenti di Carlo I, che sapevano per filo e per segno la storia della pietra e della sua collocazione, a rivelare appunto dove si trovasse il diamante fiorentino. Che non è solo. Nel caveau in Canada ci sono infatti un’altra serie di gioielli che fanno parte del tesoro degli Asburgo. E che riemergono appunto con la documentazione pubblicata dal quotidiano Usa. La casa reale, in particolare l’imperatrice Zita, moglie di Carlo I, stabilì che nessuno avrebbe potuto rivelare niente del diamante fiorentino prima di cento anni dalla morte dello stesso imperatore, avvenuta nel 1922. E nel 2022, appunto dopo cento anni, il gioielliere reale Christoph Köchert fu chiamato dall’Austria in Canada dai discendenti della corona austriaca per una valutazione e una certificazione del diamante. Era lui, era il Fiorentino, constatò il gioielliere, emozionato di vedere con i propri occhi ciò che “possedeva” soltanto sotto forma di foto: uno scatto in bianco e nero, datato 2018. 

La rivelazione: ecco il Fiorentino

E si arriva ai giorni nostri. L’onda emozionale del furto del Louvre (che non riguarda gioielli degli Asburgo Lorena) ha in qualche modo smosso l’animo dei discendenti austriaci. Uno degli eredi ha contattato il quotidiano Spiegel che ha anch’esso dato la notizia. Una grande emozione per gli appassionati di preziosi di tutto il mondo. Il Fiorentino esiste e sta bene. Nonostante nella sua storia ammantata di leggenda sia stato, secondo quanto si dice, “tagliato” più di una volta.