Il tecnico, squalificato, inquadra il derby: “Sfida di grande sperequazione tra i due club, ma con forza, sentimento e coraggio possiamo tentare l’impresa”. Torna disponibile Nkounkou, in porta Paleari
7 novembre – 13:02 – TORINO
“Dobbiamo giocare con la luce negli occhi. Questo derby è una grande opportunità”. La stracittadina di Torino è alle porte e Marco Baroni accompagna alla vigilia i cronisti dentro lo spogliatoio per raccontare sensazioni ed emozioni. “La voglia della squadra è tanta di fare un grande derby, la squadra è accesa e sente l’importanza di questo evento”, racconta l’allenatore del Toro poco prima di scendere in campo per guidare l’allenamento di rifinitura.
SENTIMENTO—
Baroni è al suo primo derby della Mole: che cosa è per lui questa stracittadina? “Quello di Torino è un derby di grande sperequazione tra due club, lo dimostrano i numeri e le differenze storiche di investimenti tra i club. Noi dobbiamo portare in campo il sentimento, dobbiamo incarnare la storia bellissima del Toro e del popolo granata – racconta -. Ai ragazzi ho chiesto una partita di grande forza, di sentimento e di coraggio: questo è quello che dobbiamo fare per provare questa impresa in una partita che è straordinaria”.
OPPORTUNITà—
Baroni ha studiato a fondo l’ultima Juventus, quella affidata a Luciano Spalletti. “Rispetto alle settimane precedenti ci sono sicuramente delle differenze: oggi la Juve sta bene fisicamente, ma questo è anche merito del lavoro di Igor Tudor. Spalletti è un allenatore importante, ha toccato i tasti giusti: noi sappiamo che loro sono forti, ma dobbiamo guardare a noi stessi. Dobbiamo interpretare una partita di grande valore, di attenzione, di compattezza e dedizione – prosegue -: è quello che serve contro una Juve di valore. Noi abbiamo questa grande opportunità: portare in campo i nostri valori”. E una cosa la sottolinea: “Queste sono partite che non lasciano spazio a momenti di disattenzione, vanno vissute pallone su pallone, con intensità e presenza individuale e di squadra. Dobbiamo alzare il livello della prestazione individuale e di squadra: non mi piace parlare di partite perfette, perché il calcio è uno sport di errori, ma dobbiamo portare in campo il coraggio e i valori dentro i valori la bellezza della storia del Toro”.
SPALLETTI—
Sarà anche il derby di due allenatori toscani, Baroni e Spalletti, che si conoscono bene. “Luciano è un allenatore di grandissima esperienza – Baroni spende per lui parole di elogio -, ho grande stima e grande rispetto per lui. So che se la giocherà bene, noi cercheremo di complicare la vita il più possibile a questa Juventus. Pur all’interno di tutte le difficoltà che riserva una partita difficile, per noi c’è una grande opportunità e dobbiamo puntare a questo”.
PALEARI TRA I PALI—
Sulla formazione anticipa che “Paleari sarà in campo dal primo minuto”. E spiega: “Israel sta rientrando, sta sempre meglio ma le prestazioni, la voglia e lo spirito con cui ha giocato Paleari ci permettono di non forzare il rientro di Israel”. Nelle ultime due partite Ilic ha giocato al posto di Asllani: “Sono due giocatori di grande qualità – dice su di loro -: non è sceso Asllani, è salito Ilic. Li voglio gestire bene entrambi”. Rientra Nkounkou: “Ora è disponibile, se non parte subentra: lo riaspetto dove l’ho lasciato”. Squalificato, Baroni seguirà il derby dalla tribuna, in panchina ci sarà il vice Leonardo Colucci: “Io ho un grande dispiacere per non essere in panchina, c’è Leo al mio posto: lui ha sempre fatto il primo, ha grandi valori morali e professionali, quindi non devo dirgli niente. Io soffrirò un po’ più distante”. Sull’incidente che ha coinvolgo nella notte il cappellano del Toro don Riccardo Robella dice: “Aspettiamo anche noi buone notizie, siamo tutti vicini a don Riccardo”.
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