Bologna, 7 novembre 2025 – “Non ce la facciamo più”, c’è “un’enorme pressione di quelli che da fuori regione si vengono a curare” in Emilia Romagna, “ci stanno intasando il sistema”.

E’ lo sfogo duro e perentorio di Michele de Pascale che di sicuro non le manda a dire sulle problematiche della sanità in Emilia Romagna. Il governatore della nostra regione, stamattina a Radio 24, alla trasmissione Mattino 24, ha parlato in maniera tranchant sul problema dell’alto numero di persone che da fuori regione sceglie di venire a curarsi in Emilia Romagna.

“Non ce la facciamo più, c’è un’enorme pressione”

“In questo momento il principale problema dell’Emilia-Romagna è il nostro storico motivo di orgoglio e cioè l’enorme pressione di quelli che da fuori Regione si vengono a curare qui. Noi non ce la facciamo più, non riusciamo più soddisfare i nostri cittadini perché ci stanno intasando il sistema. Lo dico con rispetto, io tra l’altro porto un cognome meridionale, quindi ci mancherebbe che non capissi il diritto universale di tutti i cittadini a curarsi, ma non ce la stiamo assolutamente facendo più”. 

“Disposti a trovare un’intesa coi medici di base”

Poi il presidente dell’Emilia Romagna è intervenuto anche sull’annosa questione dell’accordo da trovare coi medici di base

“Faccio un appello di cuore – ha detto de Pascale, sperando che si arrivi a un accordo coi medici di famiglia -: siamo disponibili a trovare un’intesa” coi medici di base, “però dobbiamo farlo perché se non funziona la medicina generale non può funzionare il sistema sanitario nazionale. Adesso sembra che si rinnovi il nuovo contratto nazionale della medicina generale”, dice de Pascale in conclusione dell’intervista a Radio 24.

“Possiamo salvare il sistema sanitario”

“Io – sottolinea il governatore – sono sei mesi che in Emilia-Romagna discuto con i sindacati regionali per fare l’accordo integrativo. Io faccio un appello anche ai sindacati nazionali. Noi abbiamo bisogno in Emilia-Romagna di dare un messaggio al paese. Se qui siamo tra i più avanzati, riusciamo a fare l’accordo e a far funzionare meglio la medicina generale, noi possiamo vincere la sfida di salvare il sistema sanitario”.