Mattia Gaffuri ha firmato un biennale con il Team Picnic PostNL. Come anticipato nelle scorse settimane, il 26enne lombardo approda dunque finalmente nel WorldTour coronando una lunga e atipica gavetta che lo ha visto eccellere fra gli amatori, diventare un podcaster di ciclismo fra i più apprezzati nonché leader nel ciclismo virtuale, il tutto senza mai rinunciare al suo grande sogno di diventare professionista. Un obiettivo sfiorato innanzitutto con la Alpecin-Deceuninck grazie alla Zwift Academy che in passato aveva visto trionfare l’amico Luca Vergallito, che finalmente si è dunque concretizzato dopo un 2025 di alto livello, prima con la maglia dello Swatt Club, poi, in qualità di stagista, con la Polti – VisitMalta.
Il momento più alto della sua stagione resta il quinto posto ai campionati italiani, chiusi in quinta posizione al termine di una corsa vissuta da protagonista e vinta dal compagno Filippo Conca. Il mese dopo la maglia tricolore arriva poi anche per lui, nel Gravel, dopo aver ottenuto alcuni risultati interessanti anche su strada nel calendario nazionale. Ad agosto arriva la chiamata della formazione professional di Ivan Basso e Alberto Contador, con la quale si mette il più possibile in mostra cercando spesso e volentieri di attaccare dalla distanza per poi ottenere un undicesimo posto al Trofeo Tessile & Moda, in cima a Oropa.
Prestazioni, assieme ai podi ottenuti a Tour de Beauce e Oberösterreich Rundfahrt, che hanno convinto la formazione neerlandese a dargli una possibilità nella massima divisione, firmando un contratto biennale. “La sua è una storia piuttosto particolare – commenta Rudi Kemna – È arrivato piuttosto tardi al livello agonistico e proviene dal mondo del gravel. È lì che ha attirato la nostra attenzione e da quel momento abbiamo iniziato a seguirlo da vicino. Quello che abbiamo visto è stato davvero impressionante, con prestazioni eccellenti anche contro i professionisti. Una volta entrati in contatto con lui e aver esaminato i suoi dati, abbiamo avuto la conferma di ciò che avevamo visto: i suoi numeri sono eccezionali. Ai Campionati Italiani, ad esempio, il suo compagno di squadra ha vinto il titolo professionistico e Mattia ha svolto un ruolo cruciale nell’assicurarsi che il favorito principale non potesse recuperare. Lo consideriamo un corridore che, in pochi anni, potrà potenzialmente competere nelle finali delle Classiche delle Ardenne, mentre nei Grandi Giri sarà un tassello importante per i nostri leader Max Poole e Oscar Onley. Anche alla fine della stagione ha mostrato cose davvero impressionanti correndo come stagista, quindi siamo molto felici di averlo con noi per i prossimi anni”.
Chiaramente soddisfatto anche il corridore lombardo, che in questa squadra trova anche similitudini nel suo approccio razionale al ciclismo: “Ciò che mi ha davvero attratto del Team Picnic PostNL è l’attenzione ai dettagli e la forte attenzione allo sviluppo a lungo termine dei corridori. L’approccio scientifico della squadra, dall’allenamento all’attrezzatura, è qualcosa che apprezzo molto, soprattutto perché negli ultimi anni ho lavorato anch’io come allenatore. Non vedo l’ora di fare esperienza in gare più importanti, cosa che finora non ho avuto molte occasioni di fare”
Pronto al mettersi al servizio dei suoi compagni, il corridore lombardo non nasconde anche le sue ambizioni. “Mi descriverei come uno scalatore, più un diesel con un motore potente – aggiunge – Inoltre, so di avere ancora margini di crescita per quanto riguarda la tecnica di gara. Il mio obiettivo è diventare un corridore in grado di puntare a fare risultato nelle gare a tappe minori, pur essendo un supporto affidabile per i nostri finalizzatori in montagna. Sono abbastanza costante in sella alla bici e, fuori dalla bici, direi che imparo in fretta: una volta che mi metto in testa qualcosa, mi impegno davvero per raggiungerla. Sono fiducioso che la mia capacità di imparare e adattarmi, insieme al supporto della squadra, mi aiuteranno a fare grandi passi avanti nei prossimi anni”.
