I virus respiratori iniziano a farsi sentire a Roma e nel Lazio. Secondo l’ultimo rapporto della Sorveglianza integrata dei virus respiratori RespiVirnet, coordinata dall’Istituto superiore di Sanità, nella Regione, si sono contati in una settimana (dal 20 al 26 ottobre) 1690 casi di infezioni respiratorie acute.

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Tra i virus respiratori circolanti, si legge nel rapporto, i valori di positività più elevati sono stati rilevati per i Rhinovirus, per il SARS-CoV-2 e per i virus parainfluenzali. I risultati si riferiscono ai dati raccolti attraverso i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che fanno parte delle reti sentinella epidemiologica di RespiVirNet. La co-circolazione dei diversi virus respiratori contribuisce a determinare il valore di incidenza delle infezioni respiratorie acute (Ari). Anche nel flusso ospedaliero, i tassi di positività più elevati sono stati rilevati per i Rhinovirus, seguiti dal Covid.

Nel Lazio, in particolare, nella settimana dal 20 al 26 ottobre si sono contati 1690 casi. L’incidenza è di 7.23  ed esprime il numero di infezioni respiratorie acute (casi) per mille assistiti. Il valore più alto, in Italia si registra in Basilicata, con un’incidenza di 13,55; il più basso in Molise, 1.61. A livello nazionale l’incidenza è pari a 7.36.

Per quanto riguarda le fasce di età, l’incidenza più alta si registra nei più piccoli, vale a dire nella fascia 0-4 anni. Nel Lazio è pari a 18.79, per un totale di 208 casi. Si contano inoltre 170 casi in bambini e adolescenti dai 5 ai 14 anni (incidenza: 6.05); 189 casi (incidenza 8.60) nella fascia 15-24.

Negli over 25 e negli adulti fino ai 44 anni, i virus respiratori hanno colpito 404 persone, con un’incidenza di 8.66. Sono invece 453 i casi nella fascia 45-64 (incidenza 6.47). Infine, tra gli over 65 si contano 266 casi con un’incidenza del 4.74.

L’intollerabile ritardo del vaccino per la bronchiolite. Nel Lazio migliaia di neonati rimandati ad anno nuovoLa campagna vaccinale nel Lazio

Nella Regione, da inizio ottobre, è partita la campagna vaccinale contro l’influenza, rivolta in prima battuta a over 60, persone fragili, bambini fino ai 6 anni compiuti, operatori sanitari e donne in gravidanza. 

“A 22 giorni dall’inizio delle vaccinazioni – ha fatto sapere a fine ottobre la Federazione dei medici di medicina generale del Lazio (Fimmg) – sono stati somministrati nella regione 293.359 vaccini di cui 270mila negli studi dei 3800 medici famiglia, numero in aumento rispetto alla scorsa stagione dove nello stesso periodo erano state 260mila le vaccinazioni somministrate in totale di cui 235mila negli studi dei medici di famiglia.