Magonza, 6 novembre 2025 – Martinelli 6,5 – Primo intervento apprezzabile in avvio sul colpo di testa da due passi di Weiper; si ripete poi sempre sul centravanti nel finale. Non può nulla su Hollerbach che si presenta davanti a lui, così come su Lee per il 2-1.
Pongracic 5 – La manovra bassa all’inizio passa dai suoi piedi e al primo vero affondo innesca l’azione da cui nasce lo 0-1. Si distingue anche per un paio di break. Ma col passare dei minuti perde sicurezze e lucidità e non è la prima volta. Poi pasticcia nell’occasione del pari.
Pablo Marì 5,5 – Deve sorvegliare Sieb, che si inserisce, ma soprattutto Weiper, punta centrale. Tiene la posizione anche se non si segnala certo per guizzi e iniziativa. Rimedia un giallo evitabile. Dal 69’ Comuzzo 5 -Entra con difficoltà nella partita andando anche in confusione su di un paio di disimpegni, poi si perde Lee che firma la beffa.
Ranieri 4,5 – Nelle sue zone staziona e accelera Kawasaki e si arrangia in qualche maniera. Poi il guaio. Da un suo inutile colpo di tacco nasce la palla persa che Hollerbach recupera e sfrutta con la complicità della difesa.
Dodo 6 – Al piccolo trotto, ma non per scelta. Quando punta gli avversari spesso nasce qualcosa di interessante. Lontano dall’essere il vero Dodo, ma qualcosa di diverso si è visto. Alcuni traversoni dei suoi e uno in particolare non sfruttato da Kean.
Sohm 7 – Primo gol in una competizione ufficiale con la maglia viola. Finalmente un po’ di personalità e continuità. E’ il pezzo migliore del centrocampo, capace di coprire e anche inserirsi con i tempi giusti. Non tutto va nel verso giusto, ma è in un buon momento e lo conferma anche l’ottimo suggerimento che lo sciagurato Piccoli spreca malamente. Ripartire da lui lì nel mezzo. Dall’84’ Fagioli sv.
Nicolussi Caviglia 6 – Detta i ritmi, non sempre è preciso, ma il tocco per costruire l’1-0 è degno di nota. Qualche passaggio a vuoto, nel momento migliore dei tedeschi, poi riemerge e si vede che potrebbe avere numeri interessanti.
Ndour 5,5 – Cerca di fare filtro lì nel mezzo dove il Mainz prova a costruire le ripartenze sui secondi palloni. Non sempre è preciso nella costruzione e talvolta macchinoso nel disimpegno. Dal 59′ Mandragora 5,5 – Entra in un momento delicato e dovrebbe dare sostanza alla mediana quando c’è bisogno di fare argine: missione a metà.
Fortini 6 – Vivace lungo la corsia di sinistra. Cerca sempre di creare superiorità e spingere soprattutto nella ripresa sulla corsia di sinistra. Vive sugli strappi, ma anche sulle possibili ripartenze che non sempre nascono nella maniera giusta, ma non per colpa sua.
Fazzini 6 – Ha sui piedi il pallone del raddoppio, al culmine della prima vera discesa di Dodo, ma la deviazione provvidenziale sulla linea di Potulski gli toglie la gioia del gol. Nella ripresa non cala, anzi prova sempre a spingere
Piccoli 4,5 – Fa tanto movimento, accorciando e allungando la squadra, per dettare il passaggio e sembra una serata giusta. Poi però inizia l’incubo. Si divora un gol praticamente fatto grazie a una palla di Fortini. Si trasforma in difensore disinnescando una conclusione velenosa di Fazzini, dopo una bella discesa di Dodo. Poi un altro errore sotto porto che condiziona alla fine il risultato. Dal 59′ Kean 5 – Cerca di dare profondità, ma non precisione, mandando sul fondo un colpo di testa non da lui. Non è felice un controllo in mezzo all’area e l’occasione d’oro sfuma.
All. Galloppa 6 – Non può avere la bacchetta di sambuco di Harry Potter, tornata al legittimo proprietario; ma prova a far sparire di colpo tutte le magagne che attanagliano la squadra dall’inizio. Queste però riaffiorano nel finale e il risultato alla fine resta sempre lo stesso, non per colpa sua. Va solo ringraziato.