Gli Schützen, gruppo alpino del Sud Tirol, contro Jannik che aveva rivendicato la sua italianità: “Frasi avventate che fanno male e hanno un effetto che va ben oltre lo sport”
8 novembre – 09:38 – MILANO
Come la fai la sbagli, potrà pensare Jannik Sinner in queste ore. Del resto dopo le accuse di essere “anti-italiano”, il 24enne di Sesto Pusteria ora viene criticato per esserlo “troppo”: l’attacco stavolta arriva dagli Schützen (membri di associazioni che si ispirano alle tradizioni dei bersaglieri tirolesi, milizie per la difesa territoriale) che in una lettera aperta al numero uno del tennis mondiale (impegnato a Torino per le Atp Finals) si dicono feriti della sua recente dichiarazione di essere felice di essere nato in Italia e non in Austria. Dopo il caso sollevato per il no alla Davis con gli strali lanciati anche da Bruno Vespa (“Perché un italiano dovrebbe tifare Sinner?”), ora i cosiddetti tiratori scelti riaccendono la polemica, anche se i toni restano pacati. Il motivo? Proprio le parole, con le quali l’altoatesino ha voluto mettere a tacere una volta per sempre le critiche.
orgoglio—
Nei giorni scorsi, in un’intervista a Sky, aveva infatti sottolineato di essere “orgoglioso di essere italiano e felice di essere nato qui, non in Austria”. Frase che prevedibilmente non è piaciuta agli Schützen, che in passato hanno sempre contestato gli atleti sudtirolesi che sventolano il tricolore oppure intonano l’inno di Mameli. “In una società libera ognuno deve poter definire la propria identità – sottolinea il comandante dei Cappelli piumati dell’Alto Adige Christoph Schmid – Sai bene che affermazioni come questa, soprattutto se pronunciate da una personalità tanto conosciuta, hanno un effetto che va ben oltre lo sport. Vengono accolte con soddisfazione dai nazionalisti italiani, mentre qui da noi suscitano preoccupazione. Perché toccano questioni per noi centrali: la nostra lingua, la nostra storia, la nostra identità. Fa male quando personalità di spicco del nostro territorio, con parole avventate, danno l’impressione che questo legame storico (con l’Austria, ndr.) e l’autonomia faticosamente conquistata abbiano perso significato”.
appello—
Gli Schützen lanciano perciò un appello a Sinner: “Quando in futuro ti verrà chiesto del tuo sentimento nazionale, ti preghiamo di riflettere sul peso delle tue parole. Parla pure — se lo desideri — della tua appartenenza all’Italia, ma fallo con rispetto verso tutti coloro che si sentono sudtirolesi, ladini o appartenenti ad altre minoranze. Proprio tu, che viaggi tanto nel mondo, sai bene che apertura e diversità non sono una debolezza, ma una forza”. Sulla questione è intervenuto anche il governatore altoatesino Arno Kompatscher: “Chiedo semplicemente di lasciarlo in pace e di lasciarlo giocare a tennis. Noi invece limitiamoci a fargli il tifo e a sostenerlo agli Atp Finals di Torino e nella lotta per il numero uno”
La Gazzetta dello Sport
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