Questo appartamento a Milano, che si trova a nord-ovest della città è il pied-à-terre di una giovane architetta di successo che ci apre le porte dei suoi 80 mq.

Questa storia ha inizio con Maura. Un’anima gentile, dal fascino pugliese, che ha scelto Milano come città di adozione: magnetica, ricca di opportunità e sempre in movimento. Maura è anche co-founder di Opus Atelier, lo studio di architettura, sempre con sede in città, fondato insieme a Piervito Pirulli. Per dare voce alla sua creatività, e alla sua passione, Maura ha scelto un edificio vecchia Milano, situato nella parte nord ovest del capoluogo lombardo. Un manufatto architettonico a ridosso fra più epoche, che svela eterni tesori al suo interno. «La ricerca della casa è stato un viaggio lungo e pieno di insidie ma che alla fine mi ha portato nel posto giusto», ci racconta l’architetta, che è stata subito attratta «dagli stucchi a soffitto e dai dettagli, tipici milanesi, originali dei primi del Novecento».

Palazzo Milano

L’edificio vecchia Milano che ospita l’appartamento, nella zona Ovest della città, è un manufatto dei primi del Novecento. Le cornici della facciata e i suoi fregi anticipano il racconto del progetto di interior realizzato da Maura, di Opus Atelier.

Dario BorrutoArchitetto

Maura Pinto, l’architetto che si cela dietro questa raffinata ristrutturazione. Maura è anche mente creativa e co-founder di Opus Atelier.

Dario BorrutoFinestra pianta scala

Interno Milano, riconoscibile per i materiali tipici dei primi del Novecento. Le nuance del progetto partono dal contesto storico in cui si colloca.

Dario Borruto

L’immagine che oggi ci regala questo pied-à-terre, che è milanese ma anche un pò francese, è il frutto di una ristrutturazione delicata. «Tutti i caratteri originali dell’appartamento, il pavimento a spina di pesce italiana, gli stucchi dei soffitti, le porte, le modanature degli infissi e i decorati termosifoni in ghisa, sono stati accuratamente conservati e restaurati», suggerisce Maura che si è lasciata affascinare dalla storia e dalle sue tracce. Oggi convivono fra loro suggestioni diverse, che nascono da un profondo legame con l’architettura e con il design. Dentro casa si evince il gusto caldo, minimale, ed austero della progettista che ha scelto di «togliere più che di aggiungere». Maura infatti ci racconta che «la casa era carica di linguaggi diversi e di colori saturi, non esattamente in linea con la mia estetica». Per questo motivo oggi questo appartamento, nel cuore di Milano, appare come una scatola neutra, elegante ed estremamente accogliente.