un semplice incidente

Un semplice incidente di Jafar Panahi: vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2025, il regista è stato premiato alla Festa del cinema di Roma.

LA VIOLENZA SUBITA, UN TRAUMA INCANCELLABILE, IL DESTINO (ESISTE?) e il desiderio di vendetta… L’autore iraniano Jafar Panahi è un uomo “libero” dall’aprile 2023, dopo l’arresto (febbraio 2022), la detenzione in carcere e infine i domiciliari.

A tre anni dal suo memorabile film girato in clandestinità (Gli orsi non esistono) torna al cinema con Un semplice incidente, un’opera intensa, potente e in parte chiaramente autobiografica che mescola tragedia e commedia. Premiata con la Palma d’oro al Festival di Cannes 2025, corre per la Francia agli Oscar 2026: vincerà, almeno come Miglior film internazionale. Da non perdere sul grande schermo!

Periferia di Teheran. Una famiglia – un padre, una madre e una bambina – sta percorrendo in auto una strada dissestata mentre torna verso casa di notte. Improvvisamente il veicolo investe un cane. L’incidente danneggia il mezzo, obbligando la famiglia a una sosta forzata. Il meccanico che fornisce loro aiuto pensa di riconoscere nel capofamiglia l’uomo che lo ha torturato quando era prigioniero politico. Il meccanico però non ha mai visto l’uomo in volto e non è del tutto sicuro si tratti del suo carnefice. Lo rapirà e per accertarsi sia il vero aguzzino andrà in cerca degli altri ex compagni di carcere sopravvissuti… Da non perdere.

Un semplice incidente (It Was Just An Accident è il titolo internazionale) dell’autore iraniano Jafar Panahi racconta una storia in cui di “semplice” non c’è quasi nulla. Imprevisti, concatenazioni, regolamenti di conti… La violenza subita o perpetrata dal regime sembra creare legami indissolubili per cui un banale incidente (un cane investito con l’auto) può innescare un inarrestabile quanto assurdo effetto domino. Rapimenti, vendette, ritorsioni.

Panahi – in uno stile sospeso tra commedia dell’assurdo e tragedia del reale – pare dirci che nella crudeltà cupa e feroce di una dittatura ogni “verità” viene distorta, manipolata, annientata per sempre. Un gruppo di sopravvissuti può dunque ritrovarsi a esigere una giustizia sommaria su un uomo (forse) innocente. Le vittime diventano carnefici. I metodi inumani subiti si fanno imprinting per la rappresaglia.

Nel presente o recente passato di un paese senza libertà le ferite lasciate sui corpi e nella psiche delle persone sopravvissute sono così profonde da esigere un regolamento di conti. I protagonisti del racconto riconoscono in un uomo dalla gamba di legno il loro ex carceriere e torturatore detto “Gamba lesta”. È davvero lui il loro aguzzino torturatore quando erano in carcere? Qualcuno è sicuro, qualcun altro meno. Dove è giustizia?

Da vedere inoltre – sempre di Jafar Panahi – Il cerchio (2000, disponibile in Dvd Dolmen), Offside (2006, disponibile in Dvd Cecchi Gori Home Video), Taxi Teheran (2015, RaiPlay, Apple Tv, Amazon Prime Video, Rakuten Tv). Tre volti (2018, RaiPlay, Apple Tv, Amazon Prime Video, Rakuten Tv) e Gli orsi non esistono (2022, disponibile in Dvd d’importazione). Da recuperare anche La morte e la fanciulla di Roman Polanski (1994, Pluto Tv, RaroVideo Channel, Amazon Prime Video), This Must Be the Place di Paolo Sorrentino (2011, Infinity, Rakuten Tv, Amazon Prime Video). E Remember di Atom Egoyan (2015, Apple Tv, Amazon Prime Video, Rakuten Tv, TIMVision, Chili, MyMovies.it).