Ultimo saluto sulle note di Morricone. La figlia Sabrina: «Mi ha chiesto perdono chi ha investito mio padre, ma io non posso perdonarlo»

In tanti si sono voluti ritrovare per un ultimo saluto a un amico, a un uomo incontrato per caso durante la vita e mai più lasciato scappare, un ultimo addio a Ettore, instancabile lavoratore e ciclista, lasciato andar via sulle note di Ennio Morricone, con i suoi Nuovo cinema Paradiso e Mission. Ma il suo ricordo rimarrà sempre nei cuori di chi lo ha conosciuto. «Mi mancherai papà», le parole della figlia Sabrina. Oggi è stato il giorno dell’ultimo saluto a Ettore Pausini, zio di Laura, morto investito la scorsa settimana sugli Stradelli Guelfi da un’auto pirata che non si è nemmeno fermata a prestargli soccorso. Per lui si sono raccolti clienti di una vita del suo storico negozio di barbiere, volontari e non solo dell’associazione Onconauti della quale anche Ettore faceva parte, amici delle due ruote e vicini di negozio. 

Tutti si sono stretti alla figlia Sabrina, con la quale Ettore aveva un rapporto speciale: «Eri un uomo mite, generoso, con il quale parlare di tutto, dalla natura alla politica. E soprattutto scappavi dalla prepotenza». Lei, che vive a Trento, è arrivata a Bologna nei giorni scorsi: «Sono andata a vedere dove è successo: mi ha chiesto perdono chi ha investito mio padre, ma io non posso perdonarlo. E vorrei vederlo in viso».
Della sua vena altruistica, del suo saper ascoltare, del suo amore per il mondo, l’Africa soprattutto, e il volontariato tutto hanno voluto spendere due parole, per sempre.



















































Stretto nel silenzio e nel dolore anche il fratello di Ettore, Fabrizio, papà della cantante Laura e accompagnato dall’altra figlia: «Siamo venuti per dimostrare l’affetto nei confronti dello zio e di un fratello», hanno detto lasciando la Certosa.

8 novembre 2025