La kazaka batte 6-3 7-6 la bielorussa numero uno del mondo e incassa il premio da 5 milioni di euro
8 novembre 2025 (modifica alle 20:08) – RIAD (ARABIA SAUDITA)
Per Aryna Sabalenka le Wta Finals sono ormai una maledizione. Stavolta è Elena Rybakina a togliere il sorriso alla numero uno del mondo nella finale di Riad. È la moscovita naturalizzata kazaka a negarle ancora la vittoria (la bielorussa è alla quinta partecipazione). E proprio sul suo campo, quello della potenza: inavvicinabile al servizio che si abbatte come un maglio dall’alto del suo metro e 84, Elena ha in realtà battuto la bielorussa 6-3, 7-6(0), generando la grande sorpresa rispetto ai pronostici della vigilia, anche grazie alle sue risposte, alla profondità e violenza dei suoi colpi e alla solidità dimostrata in quasi tutto il match. La storia recente di Elena si collega fatalmente a quella del suo allenatore Stefano Vukov, squalificato per un anno per comportamenti vessatori e inappropriati nei confronti della sua allieva. Lei l’ha sempre difeso e ha ripreso a giocare alla grande proprio quando il coach, perdonato in estate dalla federazione internazionale, è tornato ad allenarla. L’incredibile è che Rybakina fino a 10 giorni fa non era nemmeno sicura di partecipare alle Finals: c’è riuscita con un rush finale maestoso che le dà il secondo grande titolo della sua carriera dopo Wimbledon 2022.
corpo a corpo nelle wta finals—
“È stata una vittoria incredibile, al termine di un match durissimo. Sono certa che avremo in futuro tante altre battaglie insieme: adesso sono strafelice”, ha commentato la vincitrice. La finale è stata una vera battaglia, a tratti un corpo a corpo fra due super-atlete dal fisico spaziale, che si sono prese reciprocamente a pallate. Aryna è rimasta spesso in soggezione nei propri turni di servizio, proprio per la pressione che le rovesciava addosso la facilità con cui Rybakina (12 ace alla fine) teneva la propria battuta. Le ormai proverbiali urla di Sabalenka sono echeggiate poco e in situazioni quasi disperate: la numero uno del mondo è apparsa spesso sull’orlo del ko, ma si è ripresa con reazioni rabbiose e battute fulminanti.
forza mentale rybakina—
Il primo set si è risolto in definitiva su un break a zero al sesto gioco, quando Rybakina ha mostrato grandi progressi nella sua risposta e anche nel diritto, il suo colpo meno sicuro. La forza mentale di Aryna le ha procurato due palle break nel game successivo, ma il cannone del braccio di Elena è stato implacabile e ha portato fino in fondo il vantaggio. Più incerto e a tratti drammatico l’andamento del secondo set quando Sabalenka è stata spesso a un passo dal crollo, quando ha cominciato a perdere il controllo del dritto, ma si è saputa riprendere da situazioni delicatissime come 4 palle break, due sull’1-1 e altre due sul 4-4 con reazioni degne di una regina. Sul 4-5 si è avuto l’unico momento emotivamente difficile per Rybakina che ha smarrito di colpo la sua prima palla mortifera andando sul 5-5 con un po’ di fortuna. Ma, arrivata al tie break, Elena dilaga e Sabalenka si arrende di schianto. I 5 milioni per la vittoria dopo percorso netto andranno a Elena, ma non è questo che brucia di più stasera ad Aryna.
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