Una gara sprint per la Ferrari che ha confermato i problemi della SF-25 su questa pista. Quello che preoccupa è una certa instabilità, sommata alle velocità di punta davvero molto basse: due elementi che hanno ridotto la Rossa a lottare con l’Aston Martin di Alonso invece che per le posizioni che contano. Oggi, nella seconda qualifica del fine settimana, Hamilton è ancora una volta eliminato in Q2, mentre Charles strappa una terza piazza davvero super.

GP Brasile, Q1: Ferrari sembra più rapida sui rettilinei

La temperatura è scesa e le nuvole, dopo un rasserenamento, sono tornate a coprire il circuito di Interlagos. Tutto è pronto, e sarà curioso capire se il team di Maranello sarà riuscito a fornire una velocità di punta più consona alla SF-25. I motori si accendono e le vetture italiane scendono in pista. Interessante notare come Lewis abbia un set di Soft, mentre Charles monta un treno di coperture Medium. Si diversifica la strategia.

L’inglese arriva subito lungo in curva 1 ed è costretto ad alzare il piede. Al contrario, il monegasco chiude il giro, malgrado ci sia qualche problema di troppo nelle traiettorie del secondo settore. Successivamente anche il britannico completa il suo tentativo e stacca un tempo buono. Sembra inoltre che la top speed sia migliorata, proprio quello che desiderava il team come primo approccio alla qualifica.

Lewis torna ai box, in attesa di vedere cosa succede con il resto dei tempi. Al contrario, Charles, dopo due tornate per raffreddare le coperture, si lancia nuovamente. Il ferrarista abbassa il suo crono di mezzo secondo per poi prendere la via della pit lane. Nel mentre Hamilton sta nuovamente girando e, come prima, arriva lungo alla 1, alza il piede e torna a mettersi nel garage. Una breve pausa e ancora pista.

Leclerc monta le coperture Soft nuove di trinca, esattamente come il compagno di squadra. Ambedue le Rosse migliorano il rendimento, ovviamente, sebbene non manchino i soliti problemi legati all’handling. Per Lewis c’è anche un discorso legato alle mescole, in quanto, secondo l’inglese, la temperatura target nell’arco della tornata non era quella corretta, con un livello di grip più basso del dovuto.

GP Brasile, Q2: Hamilton ancora eliminato senza feeling con le gomme

Il discorso legato alle coperture per la Ferrari è sempre di attualità. Nel caso della numero 44 era l’asse posteriore a soffrire di scarsa aderenza, situazione che ovviamente ha tolto potenza alla trazione della vettura italiana. Per Charles, invece, abbiamo notato un sovrasterzo nella famigerata curva 8, zona della pista che a prescindere mette sempre in difficoltà le due SF-25, dove il posteriore perde forza all’apice della curva.

Si torna in pista, sempre con le Pirelli cerchiate di Rosso. Leclerc è costretto ad alzare il piede dopo curva 4. Il posteriore della sua vettura perde di colpo aderenza, ma per fortuna un riflesso tempestivo evita il peggio. Uno snap preoccupante. Il monegasco non si abbatte, rallenta e ci riprova il giro successivo. Lewis, invece, termina la prestazione, sebbene pure la sua stabilità non sia affatto buona.

Le Ferrari stanno rischiando, perché sebbene la top speed ora sia quasi a livello Mercedes sulla linea del traguardo, la stabilità di marcia sembra peggiorata. Una breve pausa e si torna a spingere, sempre con le Soft nuove. È il momento di dare tutto, insomma. Pare che i cambi di setup abbiano orientato la vettura al sovrasterzo nella cosiddetta fase di “mid entry”, situazione che appunto tende ad alleggerire non poco il retrotreno.

Una mossa probabilmente fatta per migliorare l’inserimento, che però resta un po’ complicato nel T2. Lo dimostra Leclerc, che nel suo ottimo tentativo perde leggermente la vettura sempre alla curva 8. Per Lewis le cose vanno decisamente peggio: i tre decimi che accumula dal compagno lo relegano in tredicesima piazza, ancora una volta eliminato in Q2. Charles, invece, passa, ottimizzando il rendimento della SF-25.

GP Brasile, Q3: Charles superlativo

Per Lewis possiamo aggiungere che, sin dalla prima parte della qualifica, non ha trovato feeling con l’auto, specie con le coperture. Non sappiamo se la sua segnalazione via radio sul cambiare il warm-up sia stata considerata dal muretto. Fatto sta che la sua SF-25, esattamente come ieri, non gli ha dato la soddisfazione che avrebbe voluto: vettura più rapida sui rettilinei ma scricchiolante nelle curve.

Ancora dodici minuti di qualifica e scopriremo cosa sarà in grado di fare Leclerc. L’unico ferrarista abbandona la pitlane con un treno di gomme nuove a banda rossa. Prima di arrivare all’ultima curva inserisce la modalità push e si lancia. Il suo giro è praticamente perfetto, eccetto per una piccolissima indecisione nell’ultima curva, dove non riesce a prendere l’apice come vorrebbe. Per il resto, davvero al top.

Finalmente il monegasco mette assieme il giro, riuscendo a domare la Rossa davvero in maniera stupefacente. In questo momento è secondo alle spalle di Piastri. Norris ha commesso un errore e si è “fumato” il suo primo tentativo. Pensare che Leclerc possa fare meglio di così sembra impossibile. Vedremo se saprà stupirci ancora. L’ora della verità arriva tre minuti più tardi: il giro di preparazione è analogo al precedente.

Un warm-up cauto, senza spingere. Questa volta il suo giro è più aggressivo e, di riflesso, più sporco, non migliorando. Tuttavia, il suo tempo precedente vale la seconda fila, superato dal ritorno di Lando e dall’ottimo rendimento di Antonelli. Una performance davvero eccezionale del monegasco che, al contrario del compagno, capisce la SF-25 e la porta in alto. Resta da capire se domani avrà il passo per il podio.

 

GP Brasile, risultati qualifica:

  • Lando Norris (McLaren)
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • George Russell (Mercedes)
  • Liam Lawson (Racing Bulls)
  • Oliver Bearman (Haas)
  • Pierre Gasly (Alpine)
  • Nico Hulkemberg (Stake)