È stata chiamata con due riferimenti temporali, «2022-2025» ovvero gli anni che contengono l’esperienza artistica affiancata alla cultura per i vini della enoteca-galleria Lagobava artevino di Cannobio, la nuova mostra allestita nello storico palazzo Pironi.

Per festeggiare il traguardo dei quattro anni di progetto Micaela Lago e Gabriele Bava – che con i rispettivi cognomi hanno contraddistinto il luogo dove operano – hanno pensato a una collettiva che richiamasse tutti gli artisti che sono transitati dalla galleria-enoteca: «2022-2025» si chiama quindi l’esposizione che verrà inaugurata oggi (sabato 8) alle 17. Rappresenta un mosaico di ciò che è successo negli ultimi quattro anni nella galleria Lagobava.

Degustazioni tra l’arte

All’inaugurazione, in presenza di una parte degli artisti protagonisti, si abbina come sempre una degustazione: è il produttore Gianluca Roggero, titolare dell’azienda agricola San Biagio di La Morra (Cuneo) a presentare i suoi vini; si assaggerà un Barolo, una bollicina Alta Langa metodo classico, un Nebbiolo nonché un Cabernet sauvignon, interessante perché vitigno internazionale (francese) presentato per come interpretato da un piemontese. Affiancano i calici formaggi dell’affinatore Guffanti di Arona e prodotti tipici delle Langhe.

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La prima fu Jill Mathis

Condividere i sapori è il metodo per inaugurare la mostra «2022-2025» che rimane poi allestita fino al 7 marzo. La prima a esporre alla Lagobava appena aperta era stata in vista di Pasqua 2022 la fotografa americana, da anni residente nel Vco, Jill Mathis, che sarà anche presente domani. Dopo di lei ci sono stati – tra fotografia, pittura, scultura – Aldo Damioli, Valerio Tedeschi, Alessia Zucchi, Ralph Gibson, Davide Baroggi, opere del Museo Alessi, Maurizio Bottoni, Kazumasa Mizokami, Marco Casentini, Sandro Chia, Enrica Borghi, Marcello Morandini, Maria Teresa Barisi, Ugo Nespolo.

Il percorso «2022-2025» espone almeno un’opera per ciascuno, che per Lagobava è anche «un modo per ringraziare gli artisti che hanno creduto nel nostro progetto, a cominciare da quando siamo partiti – dice Micaela Bava -. Invece di fare una mostra che fosse di richiamo per un determinato nome abbiamo preferito dare spazio a chi ci ha accompagnato finora con la sua arte con gratitudine per chi ha fatto parte del viaggio finora».

L’EVENTO

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«Non c’è un tema»

Per la stessa ragione, ovvero innanzitutto omaggiare chi è transitato dalla Lagobava, la mostra «non ha un titolo particolare, se non le date del periodo che rappresenta, né filo conduttore. Ogni artista ha scelto liberamente quale opera esporre – spiega Lago -. Il percorso si propone di richiamare almeno in parte le emozioni provate nelle rispettive personali che abbiamo ospitato».

Le visite saranno possibili, dopo il taglio del nastro, fino a marzo dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (esclusi i festivi).