di
Michele Farina
La Corte suprema per ora dà ragione al presidente Trump sul blocco
Tirate la cinghia, la spesa può attendere. La Corte suprema dà parzialmente ragione all’amministrazione Trump che in tempo di shutdown non vuole usare 5 miliardi pronti all’uso per coprire i costi dello Snap. Sei dollari di buoni al giorno, 5 euro a testa per 42 milioni di americani che faticano a comprarsi da mangiare, un esborso di 9 miliardi al mese per le casse federali: tanto vale, in cibo e soldoni, il Supplemental Nutrition Assistance Program al centro di una saga politico-giudiziaria che non fosse per 15 milioni di piccole pance sarebbe anche appassionante.
Il massimo organo di Giustizia venerdì sera ha sospeso «temporaneamente» le ingiunzioni di alcuni tribunali che avevano ordinato all’amministrazione di far ripartire i depositi su milioni di carte di debito per i food stamps. I supremi giudici danno tempo al governo di fare appello contro la decisione di un magistrato del Rhode Island che giovedì, accusando l’amministrazione di bloccare i buoni spesa «per ragioni politiche», le aveva ordinato di dare fondo a un tesoretto che «sfugge» alla tagliola dello shutdown, lo stop dei servizi per mancata copertura finanziaria cominciato il primo di ottobre a causa dello stallo sulla legge di bilancio.
Niente buoni spesa, stipendi sospesi per migliaia di dipendenti, voli cancellati (ieri 800) e un caos negli aeroporti che potrebbe accentuarsi se lo shutdown durasse fino alle feste del Thanksgiving a fine mese. Sulla questione cibo diversi Stati democratici (dall’Oregon a New York) hanno cominciato a sborsare comunque quei 6 dollari a testa. Lo stesso dipartimento dell’Agricoltura (da cui dipende lo Snap) venerdì aveva lasciato presagire lo sblocco dei buoni spesa. Poi silenzio.
Giochi politici sulla pancia degli americani. Il presidente ieri è tornato sulle radici dello shutdown, la mancata intesa sull’Obamacare: i democratici vogliono salvarlo, per garantire la copertura sanitaria a 14 milioni di cittadini, mentre i repubblicani lo taglierebbero ma non hanno i numeri per impedire il filibustering, l’ostruzionismo parlamentare. La boutade di Trump sul social Truth? Che i soldi dell’Obamacare vadano direttamente ai cittadini. I democratici avevano proposto l’estensione del programma di un anno. I repubblicani hanno rifiutato. E Trump ha proclamato ufficialmente quella che si chiude oggi «la settimana dell’anticomunismo». Ironie e video sul presidente che venerdì era parso addormentato durante un evento sulla sanità alla Casa Bianca. Scherza il governatore della California Gavin Newsom: «Dozy Don è tornato».
8 novembre 2025
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