Un SSD portatile non può mancare nel kit di ogni bravo creator. Professionista o aspirante; ma anche nello zainetto di ogni utente evoluto. Ce ne sono tanti, di tutti i tagli e per tutte le tasche. Ma onestamente ne abbiamo trovato solo uno con la miniaturizzazione e la versatilità del Lexar Professional Go. Si tratta di un vero e proprio kit il cui elemento base è un piccolissimo SSD con connettore USB-C maschio già presente: in pratica si attacca al PC e allo smartphone direttamente, senza la necessità di un cavetto aggiuntivo. Ma la vera versatilità arriva dagli accessori in dotazione che abilitano questo SSD ad essere utilizzato con successo sia con gli smartphone, per estendere di molto la memoria di archiviazione, che con le fotocamere che permettono la memorizzazione su unità esterna. Abbiamo provato questo Lexar Professional Go e siamo davvero rimasti positivamente colpiti dalla comodità di questa soluzione.


Il Lexar Professional Go è  un SSD portatile pensato per ottimizzare il workflow di registrazione e post-produzione direttamente da dispositivi mobili, anche se, data la sua versatilità, gli scenari di utilizzo vanno molto oltre questo ambito. Questa unità combina un SSD ultracompatto con un piccolo hub
USB-C, molto utile per moltiplicare le situazioni di impiego e, per esempio, permettere la connessione a uno smartphone via USB-C lasciando la possibilità nel contempo di ricaricare il device.

L’unità SSD portatile è decisamente piccola, praticamente più piccolo dell’hub: appena 2,5 x 4,3 cm, con uno spessore di circa 8 millimetri e un peso di soli 13 grammi. L’intero kit (SSD più Hub) misura 68.8 x 43.5 x 8.25mm.

In termini di connessione, l’SSD utilizza il protocollo USB 3.2 Gen 2, un bus che sulla carta è sufficiente anche per registrazioni video ad alta risoluzione senza perdita di frame
e per garantire rapidi backup e processi di post-produzione.

La misura di prestazioni conferma questa ipotesi, con una velocità di lettura e scrittura che si attesta a 930 MB/sec, un valore che consente di montare direttamente su SSD progetti 4K anche complessi.

La caratteristica distintiva del prodotto è la sua versatilità d’uso. Il Lexar Profesisonal Go può essere utilizzato da solo, con il connettore type C integrato, che elimina la necessità di cavi per la massima libertà e portabilità, con PC, tablet e smartphone. Noi per esempio, l’abbiamo collegato direttamente a un Macbook Pro M2, anche se, a causa delle dimensioni, si finisce per coprire parzialmente l’altra USB-C affiancata a quella di connessione.


In alternativa l’unità può essere collegata all’Hub in dotazione, che dispone di quattro connettori USB Type-C. Questo hub permette agli utenti di espandere la versatilità dell’apparecchio. È possibile, infatti, collegare accessori come microfoni, illuminazione o power bank per alimentare il sistema. L’Hub
stesso supporta velocità di trasferimento fino a 10 Gbps e un alimentatore Hub fino a 30 W

In una delle nostre prove, per esempio, abbiamo usato una configurazione completa e molto funzionale, pur nella sua “leggerezza”. In pratica abbiamo usato il Lexar Go Professional come supporto di registrazione video per un iPhone 17 Pro in un cage SmallRig.

Abbiamo però usato l’hub per collegare al telefono anche il ricevitore dei radiomicrofoni, ottenendo così una soluzione perfetta per le nostre riprese. Girando con Blackmagic Camera, abbiamo potuto scegliere come destinazione delle catture video direttamente una cartella sull’SSD esterno. In questo modo, a fine riprese, è bastato staccare il piccolo SSD dall’hub e attaccarlo al PC per avere immediatamente tutti i video in linea, pronti per l’editing.

Editing che è stato fatto con Davinci Resolve operando sempre sullo stesso SSD e salvando su di esso l’export a fine editing. Insomma, questa soluzione garantisce a un creator il vero massimo della velocità, tanto che questa soluzione per chi riprende con smartphone rischia di essere la migliore in assoluto. Anche in considerazione del fatto che avremmo potuto montare un battery pack al rig collegandolo all’hub per mantenere lo smartphone sempre alimentato.


Il kit include due adattatori USB Type-C (maschio-maschio e maschio-femmina) che permettono per esempio di collegare al volo l’SSD allo smartphone tenendolo a contatto con la back cover. Tra l’altro, è supportato l’utilizzo dell’adattatore di collegamento diretto anche se si una una cover: lasciando la guaina in silicone inclusa, si possono utilizzare custodie fino a 1,6 mm di spessore. Senza la guaina, è possibile arrivare fino a 2,6 mm di spessore. Per custodie più spesse, è necessario il cavo adattatore cold shoe
USB Type-C. Completa il kit una piccola custodia in plastica per proteggere l’unità SSD e di un’utilissima pochette che permette di tenere in ordine anche tutti gli altri componenti. Una piccola chicca è un set di etichette adesive presagomate per adattarsi al meglio all’unità SSD, così da marcare anche a penna il contenuto del disco, nel caso in cui se ne abbia più di uno.




Il miglior amico del creator su smartphone

Il Lexar Professional Go Portable SSD è una vera miscela perfetta di miniaturizzazione e prestazioni, una soluzione definitiva per la registrazione video fluida tramite smartphone. È certamente perfetto per gli utenti di iPhone Pro e Pro Max dal 15 in avanti, permettendo la registrazione diretta di video Apple ProRes 4K a 60 fps su supporto esterno. Ma lo scenario d’uso più convincente è quello da noi testato come supporto esterno per video in qualsiasi formato e codifica per rendere istantanei i tempi di export dal telefono che, altrimenti, sono tutt’altro che immediati.

E poi ci si libera dai vincoli di spazio disponibile sul device in caso di ripresa. Ma non solo: data la dimensione e la velocità di connessione e lettura/scrittura, questo SSD si candida anche a diventare una specie di super-chiavetta USB dalla capienza altissima e prestazioni incommensurabili a quelle, spesso scadenti, delle USB stick.

Segnaliamo anche la classificazione IP65, che indica un’ottima resistenza alla polvere e all’acqua. Lexar garantisce anche la tenuta a cadute fino a 1 metro.

Sul fronte software, da segnalare l’app Lexar che permette di fare una copia delle proprie foto da iPhone o Android sull’SSD o addirittura un backup completo: una bella comodità. App consente anche di vincolare l’accesso al disco all’inserimento di un PIN di sicurezza.


Veniamo ai prezzi: la versione da noi provata, da 1 TB, si trova normalmente a 199,99 euro (ma abbiamo trovato anche qualche offerta a tempo fino a 130 euro, un vero affare); quella da 2 TB, suggerita, si attesta a 299,99, prezzi assolutamente sostenibili  da un professionista ma tutto sommato accessibil anche agli amatori o ai creator indipendenti. La soluzione, stante anche le buone prestazioni e la grande miniaturzazione, è certamente tra i supporti esterni più interessanti: a noi è piaciuto molto e ha cambiato radicalmente in nostro workflow per l’editing video per le catture da smartphone.