È di due morti il bilancio di un drammatico incidente avvenuto alle 7.30 sulla tangenziale sud di Bergamo, all’altezza di Stezzano. Le vittime di uno scontro tra un furgoncino e un’auto sono due uomini di 23 e 62 anni mentre un terzo di 64 è stato estratto dalle lamiere in gravissime condizioni e trasportato in fin di vita all’ospedale Papa Giovanni XXXIII di Bergamo. Altre tre persone sono ferite.

Nell’incidente sono rimaste coinvolte due automobili e un furgoncino: lo scontro, frontale, è stato fatale per le due persone alla guida dei due mezzi, che sono decedute sul colpo. Si tratta del conducente di un furgoncino Citroen Berlingo, un 62enne di Urgnano e un 23enne della provincia di Milano che invece era al volante di una Mercedes.

Una terza persona, estratta dalle lamiere, è stata trasportata in condizioni disperate, al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri di Bergamo. Sul posto, oltre a numerosi mezzi del 118, anche i vigili del fuoco che sono stati coinvolti nel tentativo di rianimare le persone coinvolte, visto il numero di feriti che sarebbero almeno altri tre: un ragazzo di 25 anni e due donne di 55 e 56 anni.

Il tratto di Tangenziale è stato chiuso al traffico per permettere ai soccorsi di operare e alle forze dell’ordine di eseguire i rilievi e ricostruire l’esatta dinamica dello scontro.


L’incidente gravissimo che ha visto scontrarsi un’auto e un furgoncino sulla Tangenziale Sud a Stezzano: il bilancio è pesantissimo, 2 morti e 4 feriti di cui uno gravissimo

L’incidente gravissimo che ha visto scontrarsi un’auto e un furgoncino sulla Tangenziale Sud a Stezzano: il bilancio è pesantissimo, 2 morti e 4 feriti di cui uno gravissimo

(Foto di
Colleoni)


Il tratto di tangenziale sud  chiuso per il gravissimo incidente che ha causato la morte di 2 persone e il ferimento di altre quattro di cui una gravissima

Il tratto di tangenziale sud chiuso per il gravissimo incidente che ha causato la morte di 2 persone e il ferimento di altre quattro di cui una gravissima

(Foto di
Colleoni)