Dopo le medaglie e i record, Federica e Matteo hanno raccontato in un libro la loro sfida più grande: diventare genitori
9 novembre – 11:17 – MILANO
A quasi due anni dalla pubblicazione di Oro, il libro in cui ha raccontato per la prima volta tutta la sua storia, Federica Pellegrini sta per tornare in libreria, in coppia col marito Matteo Giunta, con In un tempo solo nostro, un diario a due voci che svela il lato più intimo e vero della loro storia d’amore e il loro primo anno da genitori della piccola Matilde, nata il 3 gennaio 2024.
Federica Pellegrini e il primo bacio con Matteo—
Intervistati dal Corriere della Sera in occasione dell’uscita di In un tempo solo nostro, Federica Pellegrini e Matteo Giunta, convolati a nozze il 27 agosto 2022, hanno ripercorso il modo in cui il loro rapporto allenatore-atleta si è evoluto in una storia d’amore. C’è voluto del tempo ed è stata Federica a fare la prima mossa: “Lui se l’è tirata tantissimo! Ma tanto!”, ha ammesso la Divina prima di raccontare il divertente aneddoto che ha portato al loro primo bacio, in occasione di una festa di Halloween: “Io sono veneta, figlia di un barman, lui è di Pesaro… Sapevo che la sua base alcolica non era proprio così solida come la mia, quindi ho puntato su quello…”.
È stato Matteo, invece, a rivelare le difficoltà sperimentate nei primi mesi di relazione, quando la coppia non era ancora pronta a un annuncio ufficiale: “Per mantenere la nostra storia riservata, mi nascondevo nel bagagliaio. Per fortuna la macchina era grande, ma io sono alto un metro e 94; così mi è venuta la sciatica”.
La nascita di matilde e le difficoltà—
La piccola Matilde è venuta al mondo quasi due anni fa, quando Federica e Matteo facevano coppia ormai da cinque anni: “Questa bimba ci ha messo un po’ ad arrivare. Quando ci provi e ci metti qualche mese in più di quello che ti sei messo in testa sembra che non arrivi mai. La genitorialità è un percorso molto potente. Dall’inizio fino ad adesso, che Matilde ha quasi due anni, mi hanno detto: sarà sempre più complicato”, ha svelato Pellegrini.
La gravidanza per Federica non è stata affatto facile: “Il corpo che cambia è difficile da accettare. All’inizio ti guardano come a dire “come è grassa!”, prima ancora di capire che è la pancia della gravidanza. Poi, quando la pancia è esplosa, per me è stato il momento più bello in assoluto”, ha proseguito la campionessa, costretta anche a un parto molto difficile, avvenuto con cesareo d’urgenza.
“Sono state 48 ore di follia. Adesso ci rido su. Matteo è sempre stato con me, è stato incredibile il suo supporto. Ho avuto contrazioni molto forti. Dovevano essere quelle di preparazione, però erano già molto dolorose. Questa cosa mi sembrava stranissima, perché ho una tolleranza del dolore abbastanza alta. E invece sono partite già potentissime, però erano molto distanti, abbiamo dovuto aspettare tantissimo tempo. E poi… problemi su problemi”, ha raccontato Pellegrini: “A un certo punto si è perso il battito della bambina. E il chirurgo ci ha detto: non ha senso aspettare, andiamo in sala operatoria. Sono stati due giorni veramente ‘interessanti'”.
Molto difficili anche i primi due mesi dopo la nascita di Matilde: “A un certo punto scoppiavo in un pianto dirotto, e non sapevo perché. Poi abbiamo scoperto che era questo ‘baby blues’, che per fortuna non è mai sfociato in una depressione post partum, ma è appena un gradino sotto. Anche gestire questa cosa non è stato facile. Per fortuna non ho vissuto uno degli effetti della depressione: il rifiuto di mia figlia. Anzi, allattare mi faceva stare meglio”.
Matilde e il futuro nello sport—
Ora che quel periodo difficile è alle loro spalle, Federica e Matteo si stanno dedicando anima e cuore a Matilde. Alla domanda sul futuro sportivo della bimba, la 37enne non ha dubbi: “Noi stiamo cercando di passare a Matilde la nostra passione. Matteo ci proverà con altri sport”. Se per Matteo “lo sport non è un diktat”, Federica non sembra molto d’accordo: “Certo che lo è”, ha puntualizzato la campionessa di nuoto, vincitrice di sei medaglie d’oro mondiali e arrivata a disputare cinque finali in altrettante Olimpiadi, un record di cui è ancora detentrice.
La Gazzetta dello Sport
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