“Dal tumore al pancreas si può guarire. Io sono rinato”. A farlo sapere Gianni Mazza, noto direttore d’orchestra e uno dei volti più amati e riconoscibili della Rai, che per la prima volta ha svelato pubblicamente la malattia che ha contrassegnato gli ultimi anni della sua vita.

Un cancro scoperto per caso, grazie ad un colpo di fortuna, che però è riuscito a sconfiggere. Una testimonianza intensa, di quelle che lasciano il segno: il musicista ha voluto condividere la sua rinascita.

La malattia di Gianni Mazza, il tumore al pancreas

Gianni Mazza ha scoperto il tumore al pancreas quasi per caso. “È stato un colpo di fortuna”, ha raccontato a La Volta Buona, il programma tv di Caterina Balivo.

“Il cancro al pancreas non perdona ed è un male molto subdolo. Non dà dolore e non è facile accorgerti che stai male. Ma è stata una storia lunga e veramente un colpo di fortuna”, ha aggiunto. Un dettaglio che fa comprendere quanto sottile e insidiosa possa essere la malattia.

La diagnosi è arrivata grazie a controlli di routine ai quali il direttore d’orchestra si era sottoposto “Ho 81 anni, non è un problema dirlo. E ho contratto il male più brutto che c’è, dal quale è possibile uscire”, ha detto.

Operato e curato al Policlinico Gemelli di Roma, il maestro non ha nascosto la sua gratitudine verso chi gli ha restituito la vita: “Devo tutto all’équipe del Gemelli. Dopo la malattia, sono rinato. E voglio dirlo a tutti: se ne può uscire”. Oggi quindi si è ripreso e sta meglio.

Un messaggio di speranza, ma anche una lezione di forza e consapevolezza. Perché dietro il sorriso garbato e l’ironia che lo hanno reso un volto apprezzato della televisione italiana, oggi c’è un uomo che ha guardato in faccia la fragilità e la paura.

Gianni Mazza ha rischiato di morire per il Covid

Il tumore al pancreas non è di certo il primo importante problema di salute per Gianni Mazza. Durante la prima ondata della pandemia, l’artista è stato colpito da una grave forma di Covid-19. Era stato ricoverato a lungo, in condizioni difficili. In un’intervista rilasciata a Fanpage, aveva raccontato come, in quell’occasione, sia stata sua figlia Simona a salvargli la vita.

“Stavo malissimo, ma non volevo ammettere di avere il Covid – aveva ricordato – Ero in collegamento con Serena Bortone per un’intervista e parlavo in modo rallentato. Avevo anche un ritorno in cuffia che ripeteva le mie parole con ritardo, e questo mi faceva sembrare ancora più confuso. La mia ex moglie Mirella mi ha visto e ha subito chiamato nostra figlia: “Vai da papà, non sta bene”. Simona è arrivata con un medico, e poco dopo mi hanno ricoverato. Ero davvero a pezzi“.

La malattia lo aveva colpito proprio pochi giorni prima del vaccino, che aveva già prenotato. “Per fortuna me la sono cavata – aveva chiarito all’epoca – Forse perché ho ancora un fisico forte e ho reagito bene alle cure. Hanno sperimentato su di me alcune terapie che poi si sono rivelate efficaci anche per altri”.

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