Nel maremoto delle musiche originali composte da Bartosz Szpak e di una manciata di canzoni cult di repertorio – da “Tanz bambolina” di Alberto Camerini a “Alghero” di Giuni Russo, da “E la vita, la vita” di Cochi e Renato (firmata anche da Enzo Jannacci) a “Cuccurucucù” di Franco Battiato – arriva a Napoli una speciale anteprima del film “Il Maestro”, nuova regia di Andrea Di Stefano.

Colui che fu attore per Marco Bellocchio e Julian Schnabel, Ang Lee e Dario Argento, ora siede con costanza alla cinepresa e dopo il thriller “L’ultima notte di Amore” interpretato da Pierfrancesco Favino ritorna nelle sale con una storia che vede nel ruolo di protagonista ancora una volta l’attore romano. Ora Favino interpreta uno strampalato insegnante di tennis, Raul Gatti.

Probabilmente un underdog – o perdente – o verosimilmente un uomo trafitto dalla vita e dai suoi stessi desideri. Si sa che il plot del lungometraggio nasce da un’esperienza autobiografica di Di Stefano, che lunedì 10 novembre alle 21 sarà al cinema Metropolitan di via Chiaia per dialogare con il pubblico. In sua compagnia proprio Favino e anche l’attore napoletano Giovanni Ludeno, cui tocca il ruolo di Pietro Milella, alias il padre del ragazzino (Felice Milella, interpretato da Tiziano Menichelli) allenato nel film da Gatti. “Con “Il Maestro” – commenta il regista – ho voluto celebrare i mentori imperfetti, figure con passati dolorosi, ma ricche di cuore, capaci di aprirci gli occhi e cambiarci la vita. A tredici anni un maestro di tennis mi disse una frase che divenne la mia salvezza. Questa commedia all’italiana è il mio tentativo di rendergli omaggio”. Il film prodotto da Indiana, Indigo e Vision, in collaborazione con Memo Films, Sky e Playtime, dura 125 minuti. Nel cast artistico, figurano pure Edwige Fenech e Valentina Bellè mentre nel cast tecnico ci sono il montatore Giogiò Franchini e lo scenografo Carmine Guarino, entrambi partenopei.