Paolo Vanoli nuovo tecnico viola (Foto Acf Fiorentina)
Il delicato match salvezza Genoa-Fiorentina termina per due a due. Partita equilibrata che ha visto il pareggio il risultato più giusto alla luce di quanto visto sul campo. Un punto che permette anche alla viola di muovere la classifica anche se la formazione di Vanoli testa ultima in classifica e con zero vittorie. Ecco le parole del mister viola nella sala stampa del Ferraris:
“Sono entrato in un frullatore in due giorni. Ai ragazzi ho detto che è una pagina vuota da scrivere. Ci dobbiamo ‘dimenticare’ quanto fatto fino ad ora consapevoli di dove siamo. Oggi abbiamo giocato da squadra e che ha capito che deve lottare. Questa è la base che non deve mai mancare. Per uscire da questa situazione ci vuole pazienza. Abbiamo due settimane per mettere un altro tassello ma se ripartiamo dall’atteggiamento usciranno le qualità. E aprendo un’altra pagina, tutti sono importanti. Bisogna mettere da parte l”io’ e pensare al ‘noi’. C’è tanto da lavorare”.
La squadra resta ultima in classifica con zero vittorie ed evidenti problemi. Vanoli esordisce così su questo punto:
“E’ andato via un grande uomo e un grande allenatore. Da fuori è difficile parlare. Ora sono entrato in un frullatore. A volte è la testa che non fa andare le gambe. Piano piano cercheremo di mettere i tasselli al proprio posto. Per farlo però serve la consapevolezza di dove siamo. So quanto ci tengono i nostri tifosi, ho voluto venire qua con tutte le mie forze e farò di tutto per uscire da questa situazione”.
Aspetto mentale,elogi ma non solo. Vanoli esprime il suo pensiero così sul momento della squadra:
“Le carezze bisogna meritarsele. Ora bisogna tenere la testa bassa. Bisogna saper ascoltare e mettersele da parte. Oggi chi ha torto siamo noi perché siamo in fondo alla classifica. E’ una bella lezione di umiltà. Posso dire che in questi due giorni ho avuto la fortuna di conoscere questi ragazzi e penso che oggi mi abbiano dato una bella risposta. Sono contento per Piccoli perché per uscire da queste perché per uscire da queste situazioni non possiamo contare solo su un elemento”
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