Svolta nello stallo che blocca i servizi federali americani per mancanza di copertura. E’ stato raggiunto un accordo bipartisan al Senato per finanziare il governo federale fino al 30 gennaio e mettere fine allo shutdown. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. In base all’intesa, il voto sull’Obamacare è stato scorporato e avverrà a dicembre. L’accordo bipartisan raggiunto al Senato americano prevede anche una misura alla quale i democratici tenevano particolarmente: la riassunzione dei dipendenti federali licenziati durante lo shutdown. E stabilisce, inoltre, che gli impiegati in congedo forzato ricevano una retribuzione retroattiva. Il disegno di legge di spesa a breve termine impedisce all’Ufficio di Gestione e Bilancio di attuare ulteriori licenziamenti di massa fino al 30 gennaio.
Prossime fasi
Ora il disegno di legge passerà all’esame della Camera. Se anche la Camera dovesse approvare il provvedimento, questo verrà sottoposto alla firma del presidente Trump. Si ravviva cosi’ la speranza di un ritorno a breve alla normalità, dopo che negli ultimi giorni i viaggi aerei e i pagamenti dell’assistenza sociale hanno subito cancellazioni e interruzioni e centinaia di migliaia di dipendenti federali sono stati messi in congedo o lavorano senza stipendio dal 1 ottobre. “Sembra che ci stiamo avvicinando alla fine della chiusura”, ha detto il Presidente Donald Trump ai giornalisti al suo ritorno alla Casa Bianca dopo aver trascorso il fine settimana nel suo resort di Mar-a-Lago, in Florida. Secondo i senatori, l’accordo raggiunto al Senato dai Democratici mira, tra le altre cose, a ricostituire il programma di assistenza alimentare che sostiene 42 milioni di americani ed è attualmente sospeso a causa dell’impasse di bilancio. Include anche l’annullamento del licenziamento di migliaia di dipendenti federali da parte di Donald Trump e l’indizione di una votazione sull’estensione degli aiuti sanitari, che scadranno alla fine dell’anno.
La proposta “tutelerà i dipendenti federali dai licenziamenti ingiusti, reintegra coloro che sono stati licenziati ingiustamente durante la chiusura e garantirà che i dipendenti federali ricevano la loro retribuzione retroattivamente”, ha dichiarato il senatore democratico Tim Kaine in una nota. Il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer, tuttavia, ha lamentato il fatto che l’espansione degli aiuti sanitari sia stata soggetta a votazione piuttosto che ad adozione diretta. “Questa lotta continuerà e deve continuare”, ha dichiarato alla Camera Alta. A causa dell’impatto dello shutdown sul controllo del traffico aereo, domenica oltre 2.700 voli sono stati cancellati e 10.000 hanno subito ritardi, coinvolgendo gli scali chiave di Newark e LaGuardia a New York, O’Hare di Chicago e Hartsfield-Jackson di Atlanta. Il segretario ai Trasporti Sean Duffy aveva paventato conseguenze drammatiche per gli spostamenti anche nel fine settimana del Ringraziamento. “Il traffico aereo si ridurrà drasticamente, perché tutti vogliono viaggiare per vedere le proprie famiglie”, aveva detto a Fox News “meno controllori di volo andranno al lavoro, il che significa che ci saranno solo una manciata di voli in partenza e in arrivo”. Il ritorno alla normalità del traffico aereo potrebbe richiedere giorni, poiché i finanziamenti federali, che includono gli stipendi, hanno bisogno di tempo per rimettersi in moto.
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