2025, Fuga da New York, destinazione New Jersey. Anzi no, lì ci sono i Democratici, meglio tornare nella Grande mela, dove c’è il terribile sindaco «comunista» Zohran Mamdani, in attesa di fare rotta definitivamente verso la Florida, terra ricca di opportunità da quando il presidente degli Usa, Donald Trump, ha deciso di farne la sua base e il suo quartiere generale. Ha ragionato così a quanto pare l’imprenditore statunitense, ma inequivocabile immigrato greco, sia pure nella notte dei tempi, John Catsimatidis, un miliardario che in seguito alla decisione di Mandmani di aprire negozi di alimentari a basso costo gestiti dalla città di New York, un po’ sul modello degli enti comunali di consumo di italiana memoria, ormai spariti dal 2008.
Mamdani, invece, vorrebbe alzarne le serrande niente di meno che a New York, nel tempio del capitalismo finanziario mondiale, e ciò al proprietario del Red Apple Group, un colosso che ha un patrimonio netto di 4,8 miliardi di dollari, proprio non è piaciuto. Per questo ha deciso in un primo momento di spostare le sue attività nel New Jersey, dove un Democratico come Phil Murphy gli era gradito in quanto finanziere e quindi collega imprenditore.
Peccato che i suoi piani siano andati a monte, perché i cittadini del New Jersey, nell’ultima tornata elettorale, hanno dato la loro preferenza in maggioranza a una Democratica di lungo corso, come Rebecca Michelle Sherril, detta Mikie. Una Dem moderata, che ha servito il suo paese nella Marina militare, ufficiale della Us Navy e pilota di elicotteri, poi come procuratore federale. Ebbene, malgrado la sua posizione politica moderata, agli occhi di Catsimatidis Mikie Sherril ha un imperdonabile torto: quello di avere votato per l’impeachment di Donald Trump, dopo essersi opposta in un primo momento all’incriminazione A farle cambiare idea, nel settembre dello stesso anno, fu il fatto che The Donald fece pressioni sul presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, perché il suo rivale Dem, Joe Biden,e suo successore,fosse incriminato dall’Ucraina. E nel 2021, quattro anni prima che scoppiasse lo scandalo delle dimissioni dei vertici della britannica Bbc per avere diffuso filmati falsificati dell’attacco dei Proud Boys a Capitol Hill dai quali risultava chiara una partecipazione diretta di Trump a quello che a tutti gli effetti sembrò un tentativo di colpo di Stato, il voto di Mikie pesò molto nel secondo impeachment dell’attuale inquilino della Casa bianca.
Per questo, a quanto pare, Catsimatidis ha deciso una improvvisa retromarcia, in attesa di trasferirsi, più bagagli che armi, in Florida. Certo è che se ciò avverrà, per la Grande Mela la perdita in termini di entrate fiscali e di posti di lavoro non sarà irrilevante: il primo negozio dell’impero commerciale dell’imprenditore greco aprì i battenti nel 1971, e adesso controlla anche i Supermarket Gristedes e D’Agostino, tra i più popolari a New York. La sua compagnia afferma di gestire la più grande catena di supermercati di New York, con la maggior parte degli Store concentrati a Manhattan.
Il miliardario ha lanciato un allarme sulla potenziale perdita di posti di lavoro e sul ridimensionamento della società, e ha attribuito tutto all’aumento dei furti nei negozi, con i taccheggiatori in piena azione, e a quelle che considera politiche ostili della città allo sviluppo di un ambiente favorevole al business.