LONDRA – “Siamo stati davvero degli stupidi a capitolare proprio su Trump. Non era necessario un montaggio sbagliato per mostrare quanto il presidente Usa sia un personaggio atroce”. Un anonimo giornalista della Bbc racconta a Repubblica il disagio interno e il tutti contro tutti nella redazione dell’emittente “più famosa e rispettata del mondo”. Ossia come l’ha definita oggi stesso anche la dimissionaria responsabile del settore news Deborah Turness, che ha respinto le accuse di faziosità da parte del presidente americano Donald Trump, vittima di un servizio poco accurato nei suoi confronti: “Sono la responsabile delle notizie e quindi alla fine devo pagare io. Ma, al di là di quello che è successo, la Bbc non ha e non avrà mai pregiudizi di ogni sorta, e i nostri giornalisti restano coraggiosi e straordinari”.

(afp)

La minaccia di Trump

Ora però, nonostante le ripetute scuse della Bbc e le dimissioni di Turness e del direttore generale Tim Davie, il presidente americano minaccia l’emittente pubblica britannica – mediante una lettera inviata al quartier generale a Londra – con una causa legale da un miliardo in caso di mancata rettificata entro il 14 novembre, oltre a un risarcimento.

Per la cronaca, Trump ha già denunciato il Wall Street Journal e l’editore Rupert Murdoch con una richiesta di danni da 10 miliardi di dollari per esser stato menzionato in un articolo sul libro di auguri del pedofilo americano Jeffrey Epstein. È possibile che la tv britannica subisca lo stesso trattamento. Il leader della destra brexiter Nigel Farage ha dichiarato oggi di aver sentito Trump venerdì scorso al telefono, e il leader Usa gli avrebbe detto che “non si tratta un presidente americano così”.

Deborah Turness

Deborah Turness (afp)

I giornalisti della Bbc ci parlano ovviamente sotto richiesta di anonimato. Non sono autorizzati a commentare e non vogliono pagare sulla propria pelle la crisi più grande della storia della tv “zietta”, come la chiamavano gli inglesi. Un altro reporter ci dice: “Meno male che non ero in redazione ieri”, ossia domenica, quando sono avvenute le dimissioni di Turness e del direttore generale Davie, “ma il clima tra di noi è davvero pesantissimo”. Da tutti contro tutti.
L’attacco di Robinson

Stamattina, però, Nick Robinson, una delle voci più celebri della radio nazionale, ha sbottato (lui può permetterselo). E ha imbandito un lungo monologo, molto critico delle decisioni della dirigenza Bbc e delle critiche contro la “Beeb”: “Lo stesso montaggio del programma Panorama (quello incriminato di Trump, ndr) era stato trasmesso nel 2024, e allora nessuno aveva detto niente”, nota il giornalista.

Ma Robinson aggiunge un retroscena, che fomenta i complottismi di una parte della redazione: “I dirigenti di Bbc News avevano concordato all’inizio della scorsa settimana il testo di una dichiarazione in cui ammettevano che era stato un errore montare insieme due parti diverse del discorso di Donald Trump, pronunciato il giorno delle rivolte a Capitol Hill nel 2021, senza segnalare chiaramente al pubblico che era stato effettuato un montaggio. La dichiarazione avrebbe concluso che, nonostante l’errore, “non c’era alcuna intenzione di ingannare” gli spettatori”.

“Questo, però, non è bastato al consiglio di amministrazione della Bbc, che si è rifiutato di approvare la dichiarazione”. Robinson accusa di ostruzionismo Robbie Gibb, nel consiglio di amministrazione dell’emittente ed ex portavoce dell’allora prima ministra Theresa May. Il conflitto interno al consiglio ha fatto sì che la Bbc, giorno dopo giorno, non difendesse se stessa né ammettesse i propri errori dopo la fuga di notizie del dossier di un ex consulente”, che ha denunciato una “parzialità istituzionale” all’interno dell’emittente su temi come Trump, Gaza e diritti trans. Rivelazioni pubblicate dal Telegraph a inizio settimana scorsa.

Un altro giornalista della Bbc, decisamente affranto, racconta a Repubblica come, secondo quanto si respirava in redazione, “ci si aspettava che soltanto Turness, responsabile delle news, si dimettesse, mentre Davie avrebbe dovuto rimanere al suo posto”. Invece, l’addio del direttore generale ha sorpreso tutti, persino il governo Starmer, risucchiato in questo terremoto. Mentre un altro reporter dell’emittente spiega di essere stanco di queste “guerre culturali all’interno della redazione”.

Le scuse del presidente Shah

Stamattina il presidente supremo della Bbc, Samir Shah, si è scusato ulteriormente con Trump e tutti, citando “un errore di giudizio” da parte della tv e radio pubblica britannica: “Ammettiamo l’errore sul montaggio”, spiegando di aver ricevuto 500 lamentele dopo la pubblicazione dello scoop del Telegraph la settimana scorsa sul montaggio errato delle parole di Trump del 6 gennaio 2021, in cui sembrava aizzare direttamente l’assalto al Campidoglio americano. Ma, a quanto pare, le scuse non bastano al presidente americano.

John Simpson, 81enne reporter veterano di Bbc World, ha scritto su X: “Tim Davie è stato uno dei migliori direttori generali che la Bbc abbia mai avuto, e Deborah Turness è stata una straordinaria responsabile delle news. Solo i nemici della Bbc potrebbero essere felici delle loro dimissioni. Ora abbiamo una vera battaglia davanti a noi per difendere il servizio pubblico radiotelevisivo, perché anche quello è sotto minaccia”.