È considerato il maggior interprete del paesaggismo padano del secondo dopoguerra: a trent’anni dalla scomparsa di Paride Falchi (1908-1995), il Teatro all’Antica ospiterà una conferenza dedicata al pittore sabbionetano. L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, si terrà sabato 15 novembre alle 16 e segue precedenti appuntamenti promossi, ad esempio al Museo Diotti di Casalmaggiore e nella Casa del Rigoletto a Mantova, nel solco delle celebrazioni per il trentennale dalla dipartita dell’artista.

Pienamente inserito nel Novecento, artista dotato di una straordinaria modernità e forza espressiva, Falchi instillò nei suoi dipinti atmosfere e sensazioni capaci di evocare luoghi e stagioni diverse, anche attraverso nature morte, fiori e ritratti. “Riservato e profondamente legato alla propria terra – ricorda Madidini – amava dipingere “davanti al vero”, immortalando con tavolozza e cavalletto i paesaggi della campagna padana e le suggestioni delle località lambite dal Po. Ancora oggi i sabbionetani ricordano la sua figura gentile, in sella a un motorino o a una bicicletta, con la cassetta dei colori pronta per una nuova tela”.

La conferenza al Teatro della Piccola Atene è coordinata e promossa da Alberto Sarzi Madidini e realizzata con il supporto di Comune, Pro Loco e Fondazione Sabbioneta Heritage. Sarà un ulteriore momento per celebrare una figura così importante, arricchito dal contributo di Valter Rosa. Nel proprio intervento, il docente di storia dell’arte, apprezzato critico e curatore di numerose mostre, approfondirà la figura artistica e professionale di Falchi, analizzandola tramite immagini e studi che offrono nuove prospettive interpretative.

La conferenza al Teatro Olimpico sarà occasione preziosa per considerare la parabola artistica di Falchi da punti di vista inediti. Infatti, il contributo che offrirà Rosa si discosta dalla visione tradizionale di Falchi come pittore “del Contado”, mettendone in risalto invece la complessità e la modernità, spesso sottovalutate.

A seguire, l’intervento di Ernesto Flisi, che conobbe l’artista e lo frequentò a lungo fin dagli anni Settanta. Un contributo che permetterà di offrire ai presenti ricordi personali ed episodi inediti. Infine, Guido Rubini, pittore e musicista, racconterà la propria esperienza di giovane allievo di Falchi e presenterà una canzone a lui dedicata, lascito di un legame umano e artistico durato nel tempo.

Al convegno parteciperà anche la nipote di Paride, Ombretta Falchi, che porterà la sua testimonianza diretta presentando un libro dedicato alla memoria del nonno, curato con il giornalista e accademico dei Concordi Maurizio Romanato. Parole e immagini: al Teatro Olimpico sarà proiettato un filmato incentrato sulla vita e sulla produzione artistica di Falchi, interessante e ulteriore testimonianza del suo amore per il paesaggio mantovano. Conclusi i contributi degli ospiti, si potrà visitare l’esposizione permanente delle opere di Paride e Aldo Falchi nelle sale di Palazzo Ducale. Per informazioni è possibile contattare l’Infopoint al numero 0375 221044.

Un autoritratto dell’artista e un quadro di Falchi

L.C.

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