Ancona, 11 novembre 2025 – Stamira è da secoli l’eroina di Ancona, uno dei veri e propri simboli della città. Eppure alla statua che la raffigura, situata in uno dei principali luoghi di passaggio del centro, non sembra essere riservata grande attenzione. Al contrario. Basti guardare la foto. E’ stato messo un cartello stradale praticamente davanti all’opera, compromettendone la visione. Per i pochi che non sanno, ci troviamo proprio nella piazza a lei dedicata, tagliata in due dal corso, ugualmente a lei intitolato. Sono vent’anni che la scultura fa bella mostra di sé in una piazza altrimenti piuttosto anonima.

Il disappunto di Armeni: “Quel cartello deturpa tantissimo la visione della scultura”

Ma invece di essere valorizzata continua a subire ‘sfregi’, per il disappunto del suo autore, l’artista Guido Armeni: “Quel cartello deturpa tantissimo la visione della scultura – sottolinea Armeni – Nessuno nega l’importanza del cartello che segnala il passaggio pedonale, ma basterebbe un compromesso. Ad esempio, il cartello potrebbe essere messo più in là, vicino al chiosco dei giornali. Oppure si potrebbe utilizzare un palo più lungo e sottile e collocare il segnale in alto. In altre città i cartelli sono illuminati dall’alto. All’estero ho visto delle lampadine di segnalazione verdi messe a terra, visibili anche di giorno”.

“Si possono trovare soluzioni migliori di questa”

Insomma, lo scultore è il primo a evidenziare che i cartelli stradali debbano essere messi nella posizione migliore: “La salvaguardia dei pedoni è la prima cosa, tanto più che spesso accadono degli incidenti in cui chi attraversa la strada viene investito. Ma si possono trovare soluzioni migliori di questa. E’ anche una questione di decoro. Tra l’altro proprio quest’anno è stato assegnato per la prima volta il Premio Stamira a due anconetane”. Non è la prima volta che Armeni si vede costretto a difendere la ‘sua’ Stamira: “Hanno messo un albero troppo vicino alla scultura. E’ chiaro che l’albero cresce, così come i suoi fiori, gialli come le mimose. Tempo fa avevano messo i cassonetti dell’immondizia proprio a ridosso della statua. Per fortuna sono riuscito a farli spostare”.

Un gruppo di ambientalisti e la protesta con il telo bianco in testa a Stamira

C’è poi un episodio curioso, che lo ha avuto come protagonista. Due anni fa un gruppo di ‘ambientalisti’ aveva messo in testa a Stamira un telo bianco a mo’ di cappello, e legato un cartello di protesta al braccio. Il telo presto sparì, mentre il cartello rimase. Armeni allora prese uno sgabello e lo tolse: “Proprio in quel momento sono passati i vigili, che mi hanno chiesto cosa stavo facendo…”. Una scena da film comico. Ma di certo la mancanza di rispetto per l’arte non fa ridere.