Media: piano Usa per alloggi in zona controllata da Idf
L’amministrazione Trump intende costruire alloggi temporanei per migliaia di palestinesi nella parte della Striscia di Gaza controllata da Israele, oltre la Linea Gialla. Lo riporta la rivista Atlantic, secondo cui il piano americano, denominato “Comunità Sicure Alternative”, sorgerebbe su terreni molto probabilmente di proprietà palestinese e ospiterebbe solo palestinesi che, sottoposti a verifica da parte di Israele, non abbiano legami con Hamas.
In una mail ottenuta dalla testata, il Generale Patrick Frank, responsabile militare del coordinamento degli sforzi per l’attuazione del piano di pace del presidente Donald Trump, ha comunicato di recente ai colleghi che ogni insediamento dovrebbe comprendere un centro medico, una scuola, un edificio amministrativo e “alloggi temporanei per circa 25.000 persone”.
Un alto funzionario dell’amministrazione Trump ha confermato che verrà costruita almeno una comunità pilota e che il primo sito preso in considerazione, vicino a Rafah, è molto probabilmente di proprietà palestinese, così come gli altri potenziali siti. Il primo passo per la creazione di una nuova comunità a Gaza sarà la bonifica degli ordigni inesplosi e la rimozione delle macerie. Il dipartimento di Stato ha già assegnato un contratto a un’azienda Usa, Tetra Tech, che dovrebbe preparare il terreno per la prima Comunità Sicura Alternativa.
Secondo The Atlantic, il piano è sostenuto dagli inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, così come dal governo israeliano, mentre ha sollevato obiezioni da parte di alcuni funzionari del dipartimento di Stato, così come da parte di governi stranieri e organizzazioni umanitarie.
Le obiezioni riguarderebbero in particolare le restrizioni che verrebbero imposte ai palestinesi, dopo che le forze israeliane che controllano i valichi di frontiera umanitari verso Gaza hanno fatto sapere ai funzionari statunitensi che ai civili ammessi nelle comunità non sarà consentito di rientrare nella zona di Gaza controllata da Hamas. Quanti sollevano obiezioni temono che, impedendo ai palestinesi di muoversi liberamente in un periodo di relativa pace, si venga a creare una divisione duratura al centro di Gaza.