Uscirà il 24 dicembre in America The Plague, un film sugli orrori dell’adolescenza presentato con successo al festival di Cannes. Nel cast Joel Edgerton. Ecco il trailer originale.

Presentato con successo al festival di Cannes nella sezione Un certain regard, vincitore del Gran Premio al festival di Deauville e del premio come miglior film, arriverà il 24 dicembre nei cinema di New York e Los Angeles, prima di espandersi sul territorio nazionale, The Plague, un interessante horror psicologico che, come dice una delle critiche, “porta il body horror e Il signore delle mosche all’interno di spazi emotivi straordinari”. Diretto da Charlie Polinger alla sua opera prima, è un horror psicologico che racconta gli orrori dell’adolescenza e ha nel cast, composto in massima parte da ragazzini, anche Joel Edgerton. Questo è il suggestivo trailer di The Plague, che speriamo di vedere presto anche nei cinema italiani.

The Plague: Il Trailer Ufficiale del Film con Joel Edgerton – HD

The Plague: la trama e l’ispirazione di un horror sull’adolescenza maschile

Letteralmente, The Plague significa la peste, e in genere una malattia contagiosa che implichi l’insorgere di piaghe sul corpo. La storia raccontata nel film si svolge in un campo estivo maschile di pallanuoto per ragazzi, dove un dodicenne che soffre di ansia sociale viene preso a bersaglio dagli altri per una crudele tradizione tra bulli, cioè il più fragile del gruppo viene definito affetto da una malattia che chiamano la peste. Ben presto, però, i confini tra realtà e fantasia si confondono e il ragazzo inizia a temere che quello scherzo infelice nasconda qualcosa di reale. Come dicevamo, nel cast c’è il sempre ottimo Joel Edgerton, qui anche in veste di produttore, che affianca i giovanissimi protagonisti Everett Blunck, Kayo Martin e Kenny Rassmussen. Charlie Polinger ha dichiarato a proposito del suo film: “Mi sono ispirato a film di genere come Carrie Raw, Black Swan e Eighth Grade, storie che esplorano il terrore sociale della vulnerabilità, la trasformazione e il corpo. Ma mi sono reso conto che questo tipo di narrativa è quasi sempre incentrata su giovani donne. Quando si parla di maschi, o i film trattano l’amicizia o sono nostalgici e raramente li mettono al centro di un horror. Perché il vero horror richiede vulnerabilità e la mascolinità tradizionale non ha spazio per questa”. Una premessa, diremmo, condivisibile ed estremamente interessante.