di
Monica Guerzoni

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Polo Onu: «Oggi, qui, a Vienna, rinnoviamo il nostro impegno contro la criminalità organizzata, è una responsabilità morale»

DALLA NOSTRA INVIATA
VIENNA – L’adesione dell’Italia alla carta delle Nazioni Unite è scolpita nella nostra Costituzione. Sergio Mattarella lo ricorda aprendo a Vienna la Giornata per la prevenzione e la lotta a ogni forma di criminalità organizzata transnazionale e il discorso dal palco è un nuovo, energico appello a non smantellare l’Onu. Nei suoi primi ottant’anni di vita «non sono mancati ostacoli, errori e lacune», riconosce il capo dello Stato e al tempo stesso blinda metaforicamente il Palazzo di Vetro, senza la cui azione il mondo rischierebbe di precipitare nella barbarie. Il multilateralismo è la sola via per la pace, a meno che non si voglia «imboccare la strada dei conflitti permanenti, con una visione primitiva dei rapporti fra popoli».

Nonostante tutti i limiti, le Nazioni Unite «restano uno straordinario, insostituibile strumento di pace e di stabilità, che sarebbe irresponsabile indebolire». Senza citare Trump, che a settembre randellò l’Onu parlando a New York all’Assemblea generale e senza nominare Putin, che ha mosso le sue truppe verso Kiev in sfregio di ogni regola internazionale, il presidente della Repubblica denuncia «l’altalenante volontà politica degli stessi Stati membri a sostenerne pienamente l’azione». E sprona i Paesi che ne fanno parte a lavorare per rendere più efficace l’azione delle Nazioni Unite. Perché l’Onu può «adempiere al suo mandato di garante della pace internazionale solo se gli Stati che ne fanno parte gli consentono di farlo».



















































Il quadro geopolitico, con le «drammatiche crisi umanitarie» in Ucraina, a Gaza e in diverse zone dell’Africa, richiedono per Mattarella «un sostegno attivo dell’Onu, non certamente il suo smantellamento». E qui il presidente, allarmato dalle notizie di un possibile ritorno ai test nucleari che arrivano da Usa, Russia e Cina, chiede di «rafforzare e non demolire l’architettura relativa al disarmo e alla non proliferazione delle armi nucleari in una fase storica in cui assistiamo a inaccettabili allusioni all’impiego di armi di distruzione di massa».

Le Nazioni Unite sono sempre più una «cornice di riferimento fondamentale» per proteggere il pianeta, promuovere la pace, affrontare le sfide poste dall’intelligenza artificiale. Obiettivi cruciali, che richiedono una riforma del Consiglio di sicurezza e dei meccanismi decisionali. Nel discorso di Mattarella, che ha visitato la mostra dell’Ansa su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nell’atrio del Palazzo Onu di Vienna, ricordando di aver avuto «il privilegio di conoscerli e sovente frequentarli», c’è spazio anche per celebrare i 25 anni della Convenzione di Palermo, frutto dell’intuizione di Falcone. Le attività criminali transnazionali, come la mafia, possono essere vinte con la cooperazione internazionale e «a patto che le istituzioni e le varie articolazioni della società si riconoscano nei doveri condivisi di civica responsabilità».


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11 novembre 2025 ( modifica il 11 novembre 2025 | 13:38)