Importante successo esterno del Napoli Basket, che vince a Trento 87-93. Prestazione di grandissimo livello per gli azzurri di Magro, che riscattano la doppia sconfitta contro Tortona e Trapani.
Gentile e compagni conducono il match sin dal primo quarto, trascinati da Naz Mitrou-Long, autore di ben 24 punti e top scorer del match. In doppia cifra anche Bolton (17), Simms (16), El Amin (13) e Flagg (10).
Napoli chiude già la prima frazione avanti di 5 (15-20), mantenendo il ‘muso’ avanti anche al rientro negli spogliatoi per l’intervallo (39-41). Nel terzo periodo la squadra di Magro costruisce il successo, incrementando il vantaggio e andandosi a giocare l’ultimo quarto avanti di 6 (63-39). Nei 10 minuti finali regna perfetto equilibrio e gli azzurri riescono a portare a casa una vittoria pesante, chiudendo il match sull’87-93.
Ora ad attendere la squadra partenopea c’è un doppio turno casalingo, contro Brescia e Sassari.
Il tabellino
Dolomiti Energia Trento-Napoli Basket 87-93 (15-20, 39-41; 63-69)
Trento: Steward 23, Jones N.E, Niang 2, Jogela 8, Forray 9, Airhienbuwa, Mawugbe 3, Aldridge, Jakimovski 13, Bayehe 6, Hassan 3, Battle 20. Coach Cancellieri.
Napoli: Flagg 10, Mitrou-Long 24, El-Amin 13, Croswell 2, Faggian, Saccoccia N.E, Gloria N.E, Treier 2, Gentile 3, Simms 16, Caruso 6, Bolton 17. Coach Magro.
Le parole dei protagonisti
Magro: “È stata una vittoria importante. Venivamo da due sconfitte a causa di pochi possessi e dettagli. Anche stasera ovviamente la gara è andata proprio sui possessi, dettagli e situazioni. Mi auguro che possa essere una partita che alimenti la fiducia nel lavoro che stiamo facendo. Credo che questa squadra stia crescendo di partita in partita. Non riusciamo ancora ad essere costanti nei 40 minuti e dovremo imparare a farlo. Non è scontato assolutamente vincere in trasferta nel nostro campionato e non è scontato farlo a Trento. Siamo comunque sempre riusciti a tenere la partita in vantaggio tranne in qualche situazione dove abbiamo collezionato troppi errori consecutivi. Abbiamo avuto un black out sul 77-82 che poteva risultare determinante, però poi alla fine credo che la fiducia individuale e reciproca ci ha permesso di portare a casa un risultato importante. Prima della sosta abbiamo un doppio impegno casalingo e spero che, davanti al nostro pubblico, riusciremo a portare a casa delle vittorie per il nostro straordinario pubblico”.
Mitrou-Long: “È stata una vittoria davvero molto importante per noi. Il primo pensiero va alla mia famiglia presente oggi a Trento. È davvero fondamentale riuscire a vincere partite equilibrate e combattute come queste che ci danno tanta forza e consapevolezza delle nostre possibilità”.
Cancellieri: “Il quinto fallo di Toto Forray ha sostanzialmente segnato la nostra resa, sportivamente parlando. Da quel momento in poi, complice anche l’assenza di un altro equilibratore di gioco come DeVante’ Jones, la squadra si è un po’ smarrita e ha commesso alcune ingenuità che ci sono costate la partita. Questo è un gruppo di giovani imberbi, e l’assenza di Toto, soprattutto dopo la grande prestazione che stava offrendo, si è fatta sentire eccome: dimostra una volta di più quanto lui sia importante per il club e per la città. I ragazzi hanno mostrato energia e voglia di aggredire la partita, ma alla fine ci è mancato il killing instinct necessario: due appoggi sbagliati e qualche leggerezza hanno fatto la differenza. Dall’altra parte, Mitrou-Long ha dimostrato tutto il suo talento: aveva commesso un paio di errori nel finale, ma quando c’è stato da decidere la gara, l’ha fatto con classe e personalità. Mi è piaciuto invece l’impatto di Khalif Battle, al rientro dopo l’infortunio: il suo minutaggio doveva essere più limitato, ma la partita ci ha costretto ad allungarlo. Abbiamo giocato ancora una volta senza un americano e in generale non eravamo freschissimi, ma Khalif ha risposto bene. Abbiamo cercato per lunghi tratti la giusta chimica, però Napoli ci ha punito in molti modi e con tanti giocatori diversi. In sintesi, dovevamo essere più solidi: quando non difendiamo e non corriamo, finiamo per giocare azioni a basso ritmo anche in attacco”.