Il ko col Liverpool in Champions e il pareggio col Rayo in Liga hanno indispettito presidente e tifosi. La squadra corre poco e segna meno (e Mbappè fa la metà dei gol), Vinicius sbotta e l’ex Bayer sempre più isolato
11 novembre 2025 (modifica alle 17:48) – MADRID
Il pareggio a Vallecas, che seguiva la sconfitta di Anfield, ha fatto alzare in maniera evidente la pressione su Xabi Alonso. Le due partite contro Liverpool e Rayo si sono chiuse senza reti del Real Madrid, e domenica Florentino Perez ha mostrato ai giornalisti di fiducia tutta la sua delusione, e l’umore nero del ‘presi’ ha immediatamente invaso le cronache madridiste. Intorno alla Casa Blanca va così, il primo a saperlo è Xabi, che al Madrid ha giocato e ha già allenato, a livello di cantera, sì, ma il basco sa bene come funzionano le cose tra Valdebebas e il Bernabeu.
SOGNO KLOPP—
Florentino Perez non ha mai considerato Xabi Alonso come sua prima scelta. Voleva Jurgen Klopp, ma il tedesco si è preso un remunerato anno sabbatico in Red Bull e continua a resistere alle avances, discrete, ma puntuali, degli emissari della Casa Blanca. Attorno al Real Madrid c’è già chi paragona Xabi a Rafa Benitez, che nel 2015 sostituì Ancelotti e durò meno di 6 mesi, e chi fa dei parallelismi con l’ultima stagione di Carlo, passata tra difficoltà varie. Solo che Ancelotti non aveva difensori, che invece sono stati comprati a Xabi.
INCENDIO VINI—
La manita incassata al Metropolitano con l’Atletico ha fatto scattare l’allarme, e Perez ha convocato a rapporto il suo allenatore. La vittoria nel Clásico ha dato respiro, ma è arrivata con un Madrid rinchiuso nella sua area e accompagnata dall’incendio di Vinicius, che ha platealmente contestato il cambio. Nella disputa tra giocatore e allenatore Florentino ha lasciato solo Xabi, e la cosa è stata notata.
LA TORRE D’AVORIO—
L’ex centrocampista offre conferenze stampa piatte, mai un guizzo, nulla dell’empatia mostrata da Ancelotti che tanto piaceva ai colleghi spagnoli, e quando ad Anfield dopo le 9 parate di Courtois ha detto che la gara era stata decisa da ‘dettagli’ Florentino di nuovo ha scosso il capo. E poi Vallecas. E di nuovo una lettura posteriore poco convincente da parte del tecnico. Che pare solo, isolato in una torre d’avorio di convinzioni incrollabili che lo fanno apparire distante dai suoi giocatori.
SENZA ROCK’N’ROLL—
Il Madrid di Xabi non suona il promesso rock’n’roll, non pressa alto e non verticalizza, ha una forma sghemba e si affida all’estro di Mbappé, autore della metà dei gol della squadra in Liga. Endrick è sparito, Rodrygo congelato, Vinicius arrabbiato, Valverde deluso perché gioca terzino destro con Alexander-Arnold in panchina. Xabi ha provato a trovare l’equilibrio che manca usando Tchouameni e Camavinga come doble pivote, soluzione che fa incupire Florentino.
POCA CORSA—
Antonio Pintus è stato promosso e accantonato, va allo stadio in un palco in giacca e cravatta e non in campo con la tuta, e lo staff portato da Xabi Alonso è sotto esame: ad Anfield il Madrid ha corso 5 chilometri meno del Liverpool. Una squadra che tra l’altro nelle ultime 10 uscite ha perso 7 volte, non esattamente una macchina da guerra. Per tutti questi motivi Florentino non è contento, e l’ha fatto sapere in giro. La temperatura attorno a Xabi Alonso sale, e dopo la pausa il Madrid giocherà 4 partite fuori casa. Ostacoli non trascendentali, ma nemmeno il Rayo lo era. Florentino vuole risposte immediate, vedremo se arriveranno.
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