Dalle elezioni del sindaco di New York “vedo un monito, che potrebbe succedere anche in Italia, dal momento che se importo culture e civiltà diverse dalle mie e do loro il diritto di voto, queste culture voteranno per favorire questa immigrazione”. Lo ha detto Roberto Vannacci, europarlamentare e vicesegretario della Lega, a margine di un appuntamento elettorale a Napoli parlando delle politiche del nuovo sindaco di New York.
    Vannacci ha sottolineato che quelle scelte “sono ancorate a valori e principi diversi dal nostro, mettendo a rischio la civiltà dominante nella nazione ospitante”.
    “Se non vogliamo correre lo stesso rischio che si corre a NY e negli Usa – ha spiegato – dobbiamo prendere provvedimenti e la remigrazione è uno di quelli. E’ il ritorno presso il paese di origine di chi è andato via per svariati motivi, c’è addirittura il ritorno volontario, presente con numeri rilevanti, anche in Italia, dobbiamo promuoverla perché fa parte dei diritti dell’uomo. Ricordo l’articolo 13 della Carta universale dei diritti dell’uomo sulla libertà di movimento, secondo cui ogni uomo ha diritto di lasciare il proprio Paese. Ci sono 8 miliardi di persone sulla Terra con un proprio Paese, non siamo figli dell’umanità, e anche diritto di rientrare nel nostro Paese, quindi il fatto di favorire remigrazione, favorisce uno dei diritti innegabili dell’uomo”. 

 “Io non do lezioni a nessuno”  ha proseguito l’ex generale. “Constato però che la storia è una passione per molti, perché è bastato mettere in cronologia dei fatti storici incontrovertibili per suscitare un polverone incredibile. La cosa mi fa piacere, vuol dire che tanta gente è appassionata di storia”.  
“Cambiare opinione? Le versioni – ha risposto – non sono mie.
Io ho citato le fonti, un certo Perfetti, uno storico, ho citato dei libri, ho citato gli atti della Camera, che sono quelli, che sono veritieri. Non ho aggiunto alcuna altra considerazione, le considerazioni le hanno fatte gli altri, io no”.

 “Salvini ha detto che il fascismo è stato archiviato dalla storia ed è quello che dico anche io. Infatti stiamo parlando di storia”.  
“Da quanto sappiamo – ha detto – il fascismo è finito 80 anni fa e quindi non ha senso parlare oggi di fascismo o di antifascismo. Quindi la mia teoria è esattamente coerente con quello che ha detto Salvini”.  
   

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