Beppe Marotta, chiede la parola. E di punto in bianco chiede a Rocchi: “Di cosa avete bisogno per poter migliorare?”
“La scena è stata più o meno questa, sul finire della riunione voluta dalla Federcalcio con i dirigenti (e non tecnici e capitani) e gli arbitri, per cercare di smorzare i toni che sono già piuttosto alti. Il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, chiede la parola. E di punto in bianco chiede a Rocchi, che è sul palco (sotto di lui, seduto, il presidente federale Gravina): «Di cosa avete bisogno per poter migliorare? Siamo tutti qui, abbiamo disponibilit໓. Così il Corriere dello Sport nel suo focus sul confronto avvenuto nella giornata di ieri tra i dirigenti dei club di Serie A e i direttori di gara.
Questa la risposta del designatore arbitrale e cosa succederà ora: “Che non è certamente quella di tempo…. Rocchi risponde e – giurano quelli presenti – ogni tanto rivolge lo sguardo proprio alla prima poltrona in platea: «Avrei bisogno di vedere tutte le settimane gli arbitri, non solo una volta ogni tre settimane. Avrei bisogno di uno staff che li segua in maniera costante, continua, compreso uno psicologo, soprattutto per il VAR». Provate a farvi una domanda: come definireste una squadra di calcio (o di basket, o di pallavolo) che è organizzata in questa maniera? Ve lo suggeriamo noi (possiamo, non come certi VAR che imboccano gli arbitri prima delle review): professionisti.
Ovvero, il progetto che Gabriele Gravina ha posto in cima alla lista fra le sue priorità. Perché, come ha detto agli arbitri in una riunione ristretta prima di entrare nel salone con i dirigenti, «sarò sempre dalla parte vostra, svolgete una professione difficile con grande dignità e sacrificio». Gravina vuole creare quella che abbiamo definito PGMOL (la struttura inglese che gestisce gli arbitri, Premier in testa) all’italiana. Gli attuali arbitri della CAN staccati dall’AIA (che gestirebbe dalla C in giù), con impegni e retribuzioni differenti dalle attuali. Gli arbitri sarebbero d’accordo, al di là delle dichiarazioni di facciata. Le società sono pronte, la Figc sta studiando perché è un progetto da sviluppare bene, schivando insidie e problemi.
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