Le forze di opposizione scendono in piazza al grido “Decuffarizziamo la Sicilia”. Con loro anche decine di cittadini che si sono ritrovati davanti a Palazzo d’Orleans con bandiere e striscioni. Obiettivo del sit in è chiedere le dimissioni del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per l’inchiesta su appalti truccati che coinvolge tra gli altri l’ex governatore e leader della Dc Totò Cuffaro e Saverio Romano parlamentare di Noi Moderati.
Alla manifestazione, promossa da un “fronte alternativo progressista”, numerosa la partecipazione da parte delle forze di opposizione, tra cui esponenti del Pd, M5s, Controcorrente, Avs, Italia viva, del sindacato. La manifestazione arriva il giorno dopo la revoca dei due assessori regionali della Dc, Nuccia Albano e Andrea Messina, rispettivamente alla Famiglia e agli Enti Locali. Ma secondo il segretario del Pd Anthony Barbagallo, la mossa di Schifani “non risolve il problema. Vi è una negligenza da parte del governatore. Non ci sono più le condizioni di credibilità del governo della regione e Schifani deve andare a casa”. Il vicepresidente dell’Ars e coordinatore del Movimento 5 Stelle in Sicilia Nuccio Di Paola tiene a precisare che “un’alternativa possibile a questo governo esiste, dobbiamo costruirla e siamo qui per cercare tutti insieme di portare avanti un percorso che finalmente liberi la Sicilia da questo centrodestra”.
Tra gli striscioni esibiti in piazza le scritte: “Renato-Cuffaro dimettiti” o “Rispetto per la Sicilia”. “La democrazia in questa terra è stata mortificata – dice Pierpaolo Montalto, segretario regionale di Sinistra Italiana – chiediamo le dimissioni di questo governo di indagati. Non possono scaricare le loro responsabilità solo su Cuffaro”. Dello stesso parere Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva: “Dobbiamo mandare a casa questo governo a prescindere dalle vicende giudiziarie, che non riguardano solo la Dc ma tutte le forze politiche che sostengono il governo Schifani”. Ismaele La Vardera, leader di Controcorrente rincara la dose: “Vorrei ricordare a Schifani che come ha staccato la spina agli assessori Dc, deve farlo anche con Fratelli d’Italia e Lega considerate le indagini su Sammartino e su Elvira Amata. Il presidente ‘Totò Schifani’ abbia il coraggio di usare lo stesso peso e le stesse misure. Questo governatore é il peggiore della storia della Sicilia il suo unico obiettivo è quello di rimanere saldo nella sua poltrona. Si dimetta”.
Secondo il segretario della Cgil Sicilia, Alfio Mannino “Schifani dovrebbe fare un passo indietro, se non vuole farlo deve dare un senso di profonda discontinuità con i soggetti politici che, fin qui, lo hanno sostenuto. La questione non può essere risolta solo con il passo indietro dei due assessori della Dc”.