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Redazione online

Stava scontando una condanna a cinque anni per «attentato all’unità nazionale». Il suo caso all’origine di tensioni diplomatiche tra Algeri e la Francia

L’Algeria ha accettato la richiesta della Germania di concedere la grazia e di trasferire in Germania lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal, in carcere da un anno; la clemenza è stata concessa in considerazione dello stato di salute dello scrittore. Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune «ha risposto favorevolmente» alla richiesta del suo omologo, Frank-Walter Steinmeier, «riguardo alla concessione della grazia a Boualem Sansal», secondo il comunicato ufficiale. «Il presidente ha risposto a questa richiesta, che ha attirato la sua attenzione per la sua natura e per motivi umanitari», ha aggiunto il comunicato. Steinmeier aveva chiesto che Boualem Sansal, , fosse graziato e ricevesse cure mediche in Germania «data la sua età avanzata

Arrestato nel 2024, Boualem Sansal stava scontando una condanna a cinque anni per «attentato all’unità nazionale». Fatali, per lo scrittore, alcune dichiarazioni in cui sosteneva che la parte occidentale dell’Algeria, storicamente sarebbe appartenuta al Marocco. Sansal  aveva assunto anche posizioni molto aspre nei confronti della religione islamica: «L’Islam è diventato una legge terrificante, che non fa altro che promulgare divieti, bandisce il dubbio e i cui fanatici sono sempre più violenti». Molte critiche aveva suscitato anche il suo legame culturale e professionale con lo scrittore israeliano David Grossman. 



















































La vicenda di Sansal aveva creato frizioni diplomatiche anche tra il governo di Parigi e quello di Algeri. la Francia aveva più volte sollecitato la grazia per il suo concittadino e aveva letto l’arresto come una rappresaglia del regime di Algeri nei confronti della Francia, che nel luglio 2024 ha riconosciuto il piano di autonomia per il Sahara occidentale «sotto la sovranità del Marocco», schierandosi dalla parte di Rabat.  

Il primo ministro francese Sebastian Lecornu ha espresso «sollievo» per la decisione del presidente algerino: «Ci tengo a ringraziare sinceramente, dal profondo del cuore, coloro che hanno contribuito a questa liberazione, frutto di un metodo basato sul rispetto e sulla calma», ha aggiunto Lecornu.

12 novembre 2025 ( modifica il 12 novembre 2025 | 15:10)