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L’alto Varesotto ritrova un ciclista professionista: è Christian Bagatin, talento nato a Orino nel 2002, che qualche giorno fa ha siglato il contratto che segna il suo passaggio al professionismo con il team MBH BANK Ballan CSB Colpack.

Passista potente, ragazzo solare ed espansivo e ideatore del podcast Fuori dal Gruppo – come lo descrivono sul sito della squadra – Bagatin è cresciuto nelle fila dei gialloblu della Società Ciclistica Orinese prima di fare il grande salto nelle categorie superiori e raggiungere questo importante traguardo, che vive come un momento chiave della sua carriera.

«La Coppa Bernocchi, con 17 team WorldTour al via, mi ha dato una grande spinta: sono riuscito a restare in gara in una prova di altissimo livello. È stato l’inizio per capire che posso trovare il mio spazio nel ciclismo. Sono felice per il passaggio al professionismo, perché mi confronterò con i migliori al mondo. Ora – afferma – si azzera tutto: nuovi stimoli, livello tecnico più alto. Quando si entra in una nuova categoria non sai mai davvero quanto sei pronto, ed è proprio questo a creare un’emozione unica».

Nella stagione da poco conclusa, il corridore di Orino «è stato più volte fondamentale per i successi del team anche nelle corse più impegnative», come sottolinea il team manager Antonio Bevilacqua.

Due i successi ottenuti in maglia MBH Bank Ballan CSB Colpack nel 2024, oltre a due secondi e tre terzi posti e l’aver sfiorato il titolo italiano a cronometro a Grosseto, mentre nel 2025, a maggio, è arrivato secondo al Trofeo Tortolì in Toscana. Queste, commenta Bevilacqua, «sono state stagioni segnate anche da imprevisti, infortuni e dagli anni del Covid, ma ora tutto torna e arriva una bella rivincita».

La stagione 2025 di Bagatin? «Sono partito molto forte, forse troppo, – racconta – poi è arrivata la caduta in Croazia, riprendendomi al Giro di Bretagna. Sono arrivati molti piazzamenti, anche se senza vittorie. Ci sono andato vicino al Trofeo De Gasperi e nelle Marche. Ho passato un’estate in altura e ho chiuso in crescendo, lavorando tanto per Cesare Chesini, vincitore al Tour of Romania. Poi una buona Coppa Bernocchi e le gare in Cina».

E ora, il tanto agognato passaggio al professionismo, che arriva dopo che, a fine 2024, il giovane atleta aveva quasi deciso di smettere: «Solo a metà settembre ho realizzato che avrei firmato il mio primo contratto da professionista», dice, analizzando poi le proprie qualità: la versatilità e la capacità di mettersi al servizio del team, che sarà fondamentale nelle corse più dure e veloci che lo attendono nell’immediato futuro.

Se ci sono dei ringraziamenti da fare, in questo momento, sono senza dubbio quelli per i genitori «che mi hanno accompagnato a gare e allenamenti», per i direttori sportivi che lo hanno guidato negli anni, per la sua ragazza Isabelle e «ovviamente a tutta la squadra che ha creduto in me. Senza di loro – conclude Bagatin – non avrei mai avuto questa opportunità da giocarmi».